Tia 2, De Marchis: “Gli errori non si fanno pagare ai cittadini”

03/01/2011 di
giorgio-de-marchis

“L’ipotesi di passare dalla Tia1 alla Tia2 non è che la certificazione inequivocabile che la nostra battaglia sull’illegittimità della Tia che stiamo portando avanti è giusta e vincente”. È il commento di Giorgio De Marchis, candidato alle primarie del 16 gennaio 2011, sulla possibilità, presa in considerazione dal commissaro prefettizio del Comune di Latina Guido Nardone, di superare l’attuale Tia a favore di una “Tia2”, ovvero una tassa considerata corrispettivo ed imponibile ai fini dell’Iva.

L’amministrazione comunale ha affidato l’incarico di consulenza ad una società di Genova per capire in che maniera sia possibile passare alla cosiddetta Tia 2.

“Mi sembra che il commissario Guido Nardone stia cercando una soluzione per evitare i problemi che ci sono stati finora con la Tia – ha detto Giorgio De Marchis, da anni in prima linea per la restituzione della Tia ai cittadini e fondatore del comitato NO Tia – Ma il punto vero, però, è che questa strada non risolve il problema dell’illegittimità della tassa e quindi dei rimborsi ai cittadini. Anzi, a fronte di una situazione ancora complessa e irrisolta, sembra una decisione frettolosa con la quale si vuole mettere una ‘toppa’ a quelle che invece è una voragine”.

Sull’impatto che l’eventuale restituzione della Tia versata dai cittadini dal 2006 al 2009 potrebbe avere sulle casse comunali, Giorgio De Marchis ha le idee chiare: “E’ vero che potrebbe essere un contraccolpo per le casse comunali, ma la mia domanda è: possibile che un errore degli amministratori, che hanno fatto pagare ai cittadini una tassa illegittima, debba ricadere proprio sui contribuenti? Il tema del bilancio comunale non può essere una scusa per coprire i danni dell’amministrazione di centrodestra e farli ricadere sulle nostre famiglie. La difesa dei latinensi viene prima di tutto”

La battaglia contro la Tia, dunque, va avanti. “Ho iniziato questa battaglia nel 2006 e continuerò a portarla avanti anche da sindaco fino a quando non sarà ristabilito il rispetto delle regole e i cittadini non vedranno difesi i loro diritti – conclude De Marchis, candidato alle Primarie per il Sindaco del Centrosinistra – Perché in futuro i latinensi, non dovranno mai più difendersi dal Comune”.

  1. Tutto quello che vi pare…porgo una questione che non c’entra niente…apparentemente. Ma perchè tutti voi (di destra, di sinistra, di centro o come volete) affiggete (o meglio fate affigere) i vostri manifesti in modo abusivo sugli spazi acquistati e regolarmente pagati da altri?
    Poi proponete visioni di legalità da altro pianeta (sia chiaro visioni sposabilissime). Non sarebbe il caso di iniziare dal basso?

  2. tanto non pagano loro! Oltre a prendere per i fondelli il popolo italiano che aveva abrogato con un referendum popolare il finanziamento ai partiti poi rifinaziati con una nuova legge inganno come rimborso elettorale che ci costa in 5 anni 1 miliardo d’euro, l’anno scorso c’è stata la sanatoria per tutti quei politici che affissero abusivamente i manifesti anche dove c’era il divieto d’affissione in barba alle Leggi, multe per svariate centinaia di migliaia di euro per tutta Italia, che con un condono di 1000 euro a testa che ovviemente hanno pagato i partiti, cioè con i nostri soldi avuti sottoforma di rimborsi elettorali!!!!! W l’ITALIA .

  3. tornando la tema dell’articolo,

    che domanda!!!! pagheranno i cittadini e chi se no? I politici di tasca loro? I dirigenti dei settori amministrativi coinvolti? Ma dai su DeMarchis non faccia l’ingenuo!

  4. Pensa forse il “futuro” sindaco di risolvere i problemi con la demagogia?

  5. Per il sig. De Marchis. Mi fa piacere che non risponde alla questione da me posta. Credo che Lei frequenti questo sito visti i suoi interventi…e la non risposta mi dice cmq molto.
    Il mio voto non lo avrà.