Littoria mia, una poesia sull’infanzia perduta degli anni ’40

02/07/2018 di
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Gentile Direttore, come le ho già detto in altra occasione, seguo le “vicende” di Latina attraverso il suo giornale, dove le parlai anche  della mia infanzia trascorsa a Latina, nell’immediato dopoguerra, inviandole un’altra mia composizione.
In questa ho preferito utilizzare il nome Littoria solo perché che mi ricordava i tempi della mia prima infanzia… non ci sono altri motivi. E poi, non sarà certo un nome (o un simbolo) a cambiare la… Storia o a “mettere una pietra” sul passato. Non le pare? Saluto con tanta cordialità.
Alberto Marino

Littoria mia…  

E all’improvviso

l’odore di Eucalipto,

che antichi ricordi

affiorare fa

alla mente mia.

L’infanzia  in loco

il core ancor conserva.

Fa sentir casa mia,

ciò che più non è.

Ingrato percorso di un destino

che mente  ancor rifiuta,

 per rifugiarsi in ricordi antichi.

Animo sublime,

 fa ritorno a un passato

che il core ancor tenea.