Terrorismo, espulso un tunisino residente a Latina: aveva tre profili Facebook con collegamenti sospetti

27/06/2018 di

Altri due tunisini sono stati espulsi con accompagnamento alla frontiera, perché ritenuti «pericolosi e contigui ad ambienti dell’estremismo islamico. Lo fa sapere il Viminale. Il primo, 36enne, irregolare sul territorio nazionale, rintracciato a Latina, presentava tre profili Facebook, attraverso i quali si è risaliti a rapporti con personaggi vicini al terrorista Anis Amri, autore dell’attacco compiuto a dicembre 2016 al mercatino natalizio di Berlino e ad Ahmed Hanachi, tunisino già residente ad Aprilia che ad ottobre 2017 uccise due giovani donne alla stazione di Marsiglia.

Il tunisino di 36 anni, da lungo tempo residente a Latina, è stato espulso ed accompagnato nel paese di origine perché ritenuto pericoloso e contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico. Conosciuto dalle forze dell’ordine per piccoli precedenti di polizia, è stato monitorato nelle ultime settimane dagli agenti della Digos poiché risultato in contatto con soggetti stranieri vicini ai terroristi Amri e Hanachi.

“Accertato – spiega la Questura – il suo status di irregolare sul territorio nazionale, è stato fermato nei pressi della sua abitazione, ubicata in una via prospiciente il quartiere Nicolosi, ed accompagnato in Questura. Nel corso degli accertamenti in questi uffici, avendo probabilmente intuito il rischio di essere espulso, strattonava gli agenti presenti tentando di fuggire. Il pronto intervento del personale della Polizia di Stato impediva che il tentativo di fuga venisse portato a compimento. Per tal motivo lo straniero è stato altresì deferito per resistenza. Successivamente, accompagnato al C.P.R. di Torino, è stato rimpatriato in Tunisia”.

E’ questa la seconda espulsione avvenuta nel mese di giugno, riguardante soggetti rintracciati nel capoluogo, considerati pericolosi, perché vicini agli ambienti dell’estremismo e del terrorismo di matrice islamica.

L’altro straniero, 42 anni, detenuto per reati comuni a Sanremo e inserito nel livello più alto del monitoraggio carcerario, è stato trovato in possesso di materiale inneggiante alla supremazia della religione islamica rispetto alle altre. Salgono così a 296 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi, di cui 59 nel 2018.