VIDEO Il bilancio di Damiano Coletta: ecco 8 punti realizzati

21/06/2018 di

Damiano Coletta traccia il bilancio dopo 2 anni di amministrazione. Ecco in sintesi i punti e i numeri citati dal sindaco:

  • Approvati 20 regolamenti, 60 gare pubblicate. «Abbiamo ripristinato le regole che erano state dimenticate. Questa città veniva da venti anni di patologia amministrativa»
  • Riconosciuto l’errore «sullo sfalcio dell’erba, un errore di valutazione su macchine e risorse umane necessarie. Prima però facevano gli spacchettamenti, con gli affidamenti diretti, consentiti però solo nelle more di un bando di gara e non come metodo. Noi invece la gara l’abbiamo fatta»
  • Sulle suore dice: «C’era una situazione di irregolarità che andava avanti da anni e che abbiamo risolto»
  • Sugli impianti sportivi: «Gli impianti venivano assegnati in maniera discrezionale: lo stadio comunale, l’allora commissario Giacomo Barbato, stava per chiuderlo alla società che non pagava il canone. Gli impianti li assegneremo con i bandi: non ce la faremo per questa stagione, ma per la prossima sicuramente sì»
  • Il Palabianchini sarà chiuso fino al 31 agosto per essere messo in sicurezza, poi però sarà un impianto in regola
  • Sui parchi pubblici: «San Marco aprirà a breve con il nuovo gestore scelto con un regolare bando»
  • Il teatro D’Annunzio «Era inagibile e stiamo lavorando per rispettare tutte le prescrizioni dettate. Se non ce la dovessimo fare, per gli ultimi appuntamenti di giugno troveremo una soluzione alternativa»
  • Il Trasporto pubblico locale sarà finalmente affidato non in proroga. «Dopo ben 14 proroghe vedrà il 1 luglio il nuovo gestore»
  • La gestione dei rifiuti è in mano pubblica con la creazione di ABC che a breve lancerà la raccolta differenziata porta a porta
  • L’università «deve diventare una risorsa importante per Latina con un corso di laurea in chimica farmaceutica».

Coletta attacca le precedenti amministrazioni sui debiti fuori bilancio e sui progetti inutili con enorme sperpero di denaro pubblico: “Oggi curiamo i mali del passato, ma ancora ne paghiamo le conseguenze“.

  1. Chiedo scusa, anche a nome di altri cittadini, non ci siamo resi conto. Noi eravamo rimasti alle unioni ” civili”, ai gay pride, ai fiorellini di palazzo m, ai cambi di nome nei giardini, al celebre incontro con la presidenta Boldrnina,… ed altre cosettine di poco conto