Sequestrata una lista di nomi nella cantina dell’avvocato spacciatore

23/05/2018 di

Un’agenda piena di nomi, numeri, contatti. I carabinieri analizzano a fondo la vita dell’avvocato Ugo Pernigotti, arrestato per spaccio di droga, a caccia di elementi utili alle indagini. Si parte dai suoi contatti per ricostruire il traffico di sostanze stupefacenti ma anche per accertare l’origine del materiale sequestrato nella sua cantina: sigarette, monete da 1 e 2 euro, passamontagna, guanti e un “jammer“, l’apparecchio in uso alle forze di polizia per disturbare le frequenze dei telefonini rendendoli inutilizzabili.

Oggi il quotidiano Il Messaggero fornisce ulteriori dettagli sull’inchiesta. Il giudice Giorgia Castriota, nell’ordinanza con la quale ha convalidato l’arresto di Pernigotti confermando la custodia in carcere, definisce l’ambiente dell’avvocato un «contesto pericoloso». Anche per questo motivo ha stabilito la detenzione in carcere per Pernigotti, negando gli arresti domiciliari.

Il materiale sequestrato dai carabinieri nella palazzina di piazza Roma dovrà essere analizzato. Bisognerà stabilire l’origine delle stecche di sigarette verificando ogni lotto e confrontandolo con i furti avvenuti negli ultimi mesi. Poi si dovranno accertare i canali di approvvigionamento della cocaina che l’avvocato vendeva la sera a pochi passi dalla zona dei pub, dove gestiva anche un locale.

E poi, naturalmente, ci si concentrerà sui contatti, numerosi, di Pernigotti per arrivare eventualmente ad altri responsabili.