Cade dal tetto, morto un operaio di Aprilia

16/05/2018 di

Un operaio di 52 anni, Claudio Picciuto di Aprilia, è morto cadendo dal tetto di un capannone dove stava effettuando dei lavori su un lucernaio. L’incidente è avvenuto lunedì sera a Dragona, nei pressi di Ostia, dove Claudio Picciuto stava effettuando un lavoro a un’altezza di circa 10 metri. Per cause da accertare l’uomo ha perso l’equilibrio precipitando nel vuoto. Inutile la corsa in ospedale, l’operaio è deceduto poco dopo. Sulla dinamica dell’incidente sul lavoro è stata aperta un’inchiesta, la salma sarà sottoposta ad autopsia.

Il Presidente dell’ANMIL Provinciale – Elio Compagnucci – interviene sull’ennesimo incidente sul lavoro: “Ancora una volta la provincia di Latina viene colpita da un incidente mortale sul lavoro in cui ha perso la vita Claudio Picciuto operario di 52 anni di Aprilia mentre svolgeva il proprio lavoro sul tetto di una carrozzeria a Dragona.

Esprimo in primo luogo il mio cordoglio e quello dell’ANMIL per la morte del lavoratore; siamo vicini alla famiglia a cui vanno le nostre più sincere condoglianze, ma non possiamo non registrare
l’ennesimo fallimento della prevenzione e della scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro. Di lavoro si continua a morire – continua il Presidente – perché in questi anni non si è fatto
abbastanza per costruire una solida cultura della prevenzione dei rischi nei datori di lavoro e nei lavoratori; da una parte si fatica a vedere la sicurezza come un valore aggiunto, un investimento e
dall’altra non si dimostra sufficientemente matura la consapevolezza dei rischi presenti all’interno di un ambiente di lavoro.

La situazione per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro è ormai drammatica – continua il Presidente Compagnucci – è del tutto evidente la responsabilità dei datori di lavoro che risparmiano sui costi della sicurezza a vantaggio della quota di profitti.

“Per questo – aggiunge Compagnucci – l’ANMIL chiede da lungo tempo che siano velocizzati i tempi di attivazione della commissione Consultiva Permanente per la Sicurezza; che sia completata
l’attuazione del testo Unico Sicurezza e che venga creata una Procura unica che si occupi di tutte le questioni legate agli incidenti sul lavoro per evitare lungaggini e soprattutto eventuali prescrizioni. Siamo convinti che ognuno debba fare la propria parte e, nel decennale dell’entrata in vigore del Decerto 81 del 2008, troviamo assurdo che non sia ancora completata la sua azione in quanto manca tuttora la firma di una ventina di Decreti attuativi – conclude Compagnucci – al fine di fermare il conteggio di nuove tragedie che colpiscono le famiglie italiane.
L’ANMIL nel rinnovare il proprio cordoglio alla famiglia di Claudio Picciuto si mette disposizione dei familiari per ogni necessità di cui avessero bisogno.