Fusione Forestale-Carabinieri, l’allarme del sindacato: operai forestali a rischio estinzione

16/05/2018 di

La fusione tra Corpo Forestale e Carabinieri continua a provocare disagi notevoli. Lo sottolinea il sindacato Flai CGIL di Frosinone Latina evidenziando ciò che sta accadendo al personale operaio forestale dell’ex UTCB di Fogliano-Sabaudia (oggi Reparto CC Biodiversità), a seguito dell’accorpamento coi Carabinieri.

“Dal 01/01/2017 il personale “in divisa” – si legge in una nota – è entrato a far parte dei Carabinieri mentre i circa 1.500 operai forestali ex CFS sono stati fatti transitare dal MIPAAF alla Difesa mantenendo un contratto privatistico. Ciò, oltre a far restare in piedi i vecchi problemi, ne ha generati di nuovi. Restano i continui errori negli stipendi a seguito dell’obbligo di utilizzo per questo personale del sistema Noipa, ritardi significativi nei tempi di pensionamento a causa dei mancati accrediti da parte dell’Amministrazione all’INPS, nel percepimento della maternità e nella L.104 a causa di scelte infelici operate dall’ex Amministrazione ma che vengono mantenute da quella attuale dei Carabinieri.

Come se ciò non bastasse – continua il sindacato – emergono nuovi gravi problemi. Non viene infatti rispettato quanto previsto dal D.lgs 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Cosi nell’ex UTCB di Fogliano l’RSPP risulta scaduto da ormai 5 mesi. Tanti cantieri non risultano in sicurezza. Le visite mediche non sono ancora state espletate, le cassette medicinali di pronto soccorso sono da sostituire così come i DPI. Il ricovero lavoratori è inesistente o comunque non a norma. Inoltre, alle soglie della stagione estiva il personale che turnerà alle stazioni di pompaggio idrovore si vorrebbe far lavorare in posti insalubri ein assenza di bagni. Le progressioni di livello, persino quelle concordate con l’ex CFS, risultano bloccate senza una concreta motivazione. L’antincendio boschivo, effettuato dagli operai forestali ex CFS si sta perdendo. Già nella scorsa stagione antincendio non c’è stato il consueto servizio AIB nel Parco Nazionale del Circeo.

La burocratizzazione delle procedure amministrative dovute al passaggio nei CC sta danneggiando poi ancora una volta il personale che da anni opera in ufficio. Infatti solo a questo personale non è stato attribuito il CIP identificativo (un codicetto che consente di entrare nel sistema Arma) impedendo di fatto di svolgere le funzioni burocratico amministrative che si svolgevano in passato e quelle nuove che i Carabinieri hanno posto in essere.

Abbiamo ritenuto necessario – spiega la Flai CGIL – concedere del tempo ad una nuova controparte priva di esperienza con il personale civile e con la contrattazione sindacale ma la pazienza e la comprensione offerta sinora è finita. Il tempo è passato e troviamo davvero ingiusto che di fronte alla disponibilità da sempre data dal personale “civile” alla nuova Amministrazione abbia corrisposto invece un progressivo peggioramento delle condizioni lavorative ed economiche.

Forse gli operai forestali ex CFS, non essendo stati militarizzati, sono destinati a sparire? Non pensiamo però che trasformare gli operai ex CFS in personale manutentore factotum vagante da una caserma CC all’altra per piccole manutenzioni, opere di giardinaggio e quant’altro centri davvero ben poco con quello che è il compito effettivo di questi lavoratori: la tutela della Biodiversità. Ma forse la nuova Amministrazione Carabinieri non ha alcun interesse a mantenere la Biodiversità? E’ davvero arrivato il momento di fare chiarezza e prendersi delle responsabilità verso questi lavoratori e le 130 Riserve Naturali in cui finora hanno operato e bene” conclude la Flai CIGL.