VIDEO Il sogno di Sandro D’Onofrio si avvera: il pianista suonerà al teatro in Mozart – Il sogno di un clown

11/04/2018 di

Il sogno del Maestro Sandro D’Onofrio si avvera: il pianista pontino suonerà sul palco del teatro D’Annunzio nello spettacolo “Mozart – Il sogno di un clown”. Qualche mese fa, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero, D’Onofrio aveva espresso questo suo desiderio. L’Assessorato alla Cultura l’ha esaudito e, con la collaborazione dell’Atcl, ha inserito l’opera ispirata alla vita del musicista austriaco nel programma della stagione di prosa del teatro comunale.

Lo spettacolo andrà in scena venerdì 13 aprile alle 21.00. A trent’anni dalla prima esperienza che lo proietta dall’attività clownesca per le piazze di Roma al palcoscenico teatrale, Giuseppe Cederna torna a interpretare per la seconda volta il genio di Salisburgo in un monologo intenso in cui ripercorre la storia del compositore intrecciandola alla sua carriera artistica, iniziata nel 1987 quando viene scelto da Umberto Orsini per la parte di “Amadeus” nell’omonima commedia di Peter Schaffer, da cui fu tratto il film di Milos Forman. Cederna firma anche il testo, per la regia di Ruggero Cara ed Elisabeth Boeke.

Le musiche di Mozart sono affidate al pianoforte del maestro D’Onofrio ed eseguite dal vivo, in una performance che si alterna e fonde con l’azione teatrale. In scena un Mozart enfant prodige perennemente in tournée per le strade dissestate d’Europa; i suoi tic e il talento per la comicità tramandatogli dalla mamma; Mozart il virtuoso e il buffone, il Flauto Magico e il Don Giovanni; le umiliazioni, i successi, gli amori e i dolori che hanno segnato la sua fulminante esistenza.

«Dopo quasi trent’anni – scrive Cederna – Wolfgang Amadè è tornato a trovarmi. Mi ha chiesto di aiutarlo a ritrovare se stesso. Di provarci almeno. Di raccontare la mia e la sua storia. Di tornare, per amore suo, a fare il clown come una volta. Ed eccomi qui».

MOZART – Il sogno di un clown scritto e interpretato da Giuseppe Cederna

pianoforte M° Sandro D’Onofrio

regia Ruggero Cara, Elisabeth Boeke

scene Francesca Sforza

costumi Alexandra Toesca

luci Paolo Latini

produzione Art Up Art e Teatro Franco Parenti

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso il botteghino del teatro D’Annunzio, in viale Umberto I, aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, il martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 18.00.

Prezzi: poltronissima 28 euro (intero), 26 (ridotto); poltrona 25 euro (intero); 23 (ridotto); galleria 21 euro (intero), 19 (ridotto).

CHI E’. Sandro D’Onofrio è un pianista italiano tra i più apprezzati nella scena musicale internazionale. Formatosi con Eke Mèndez e Nora Doallo, allievi della scuola di Vincenzo Scaramuzza a Buenos Aires, si perfeziona successivamente con Jakob Gimpel a Los Angeles ed Eduardo Vercelli a Ginevra e ancora in seguito con Aldo Ciccolini, Alexis Weissenberg e Maria Joao Pires. Allo stesso tempo si appassiona al repertorio cameristico grazie sia all’incontro con Sandor Vegh sia a quello con Alberto Lysy, il quale lo invita a collaborare con la sua Camerata nell’ambito della Fondazione “Yehudi Menuhin”, riconoscendogli grande stima artistica. Studia in seguito con Bruno Giuranna e Riccardo Brengola, conseguendo il diploma di musica da camera all’Accademia di Santa Cecilia in Roma.
Ha suonato sia come solista sia in svariate formazioni da camera in tutta Europa, Stati Uniti, Estremo Oriente ed America Latina, effettuando numerose registrazioni su disco. Da anni risiede a Lugano dove è docente del Conservatorio della Svizzera Italiana. Svolge un’intensa attività concertistica e tiene diverse masterclass pianistiche.

Dalla primavera del 2016 si esibisce in teatro con l’attore Italiano Giuseppe Cederna nello spettacolo “Mozart. Ritratto di un genio”, ispirato alla biografia di Wolfgang Hildesheimer “Mozart”. Sandro D’Onofrio ha infatti dedicato uno studio appassionato ed approfondito delle musiche del compositore salisburghese. Le sue interpretazioni riscuotono costantemente grande successo di pubblico e critica.