Arriva Buran, a Latina prevista una minima di -3°. Non si esclude la neve

23/02/2018 di
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A Latina è prevista un minima di -3° quando arriverà il “Buran”, il vento gelido proveniente dalla Siberia previsto in Italia da domenica sera. Una nuova allerta meteo della Protezione civile è stata diramata ieri sera e parla ancora di vento, pioggia e neve su gran parte dell’Italia. In attesa di domenica e dell’ondata di gelo che sta per arrivare e che sarà paragonabile a quella del febbraio 2012 o del gennaio 1985, con crolli termici e temperature che di giorno non supereranno lo zero, l’Italia è già stretta nella morsa del freddo. A Latina il picco è previsto tra martedì e mercoledì, non è escluso l’arrivo della neve.

COSA E’ IL BURAN. Il vento che porterà da domenica l’ondata di gelo in tutta Europa, Italia compresa (qui arriverà domenica sera), è il Buran, e non Burian come chiamato erroneamente da alcuni. «Questo vento gelido – spiega il Centro Epson Meteo-Meteo.it – ha origine dal settore russo-siberiano, ad est degli Urali nei pressi del bassopiano sarmatico siberiano: si tratta di un vento forte da Nordest o Est-Nordest che soffia in Siberia ed è accompagnato da freddo intenso che dà origine a vere e proprie tempeste di neve. Quando il Buran scavalca gli Urali può invadere anche l’Europa e arrivare fino all’Italia (seppur attenuato rispetto alle origini)». Ma come mai si chiama Buran e non Burian? «Il termine Buran – continua il Centro Epson Meteo – ha origine dalla parola russa e da quella turca buraan, “vento molto forte”. La radice comune è bor, che significa ‘volgere, trascinarè. Quindi Buran e Burian sono esattamente la stessa cosa», il nome giusto è però il primo».

A Trieste, nella notte, le raffiche di bora hanno raggiunto i 133 chilometri orari causando danni, seppur limitati. Coperte di neve le zone terremotate delle Marche nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Scuole chiuse a Camerino e San Ginesio (Macerata). Anche in Sardegna si fanno sentire i primi effetti del freddo: già ieri notte la neve ha imbiancato i monti della Gallura e le cittadine di Tempio e Luras, dove si registrano temperature rigide. Scuole chiuse per neve a Ollolai, paese del Nuorese. E nevica ancora sui passi appenninici e fino a quote di fondovalle in Alto Mugello (Firenze), in particolare sui versanti emiliano-romagnoli. Imbiancata anche Bologna.

L’allerta neve è stata prolungata sulle zone alle spalle di Genova e Savona mentre è stata dichiarata cessata l’allerta nei comuni interni dell’Imperiese e del levante ligure e nei comuni costieri del genovesato. Anche Roma, fa sapere la sindaca Virginia Raggi, è pronta ad affrontare un’emergenza neve. Dalla tarda mattinata di domani continueranno le nevicate fino a quote di pianura su Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna, a quote superiori ai 300-500 metri sulla Toscana. Ancora venti forti con raffiche fino a burrasca forte su Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Basilicata, Calabria e Sicilia, con possibili mareggiate sulle coste esposte.

Dal primo pomeriggio di oggi, inoltre, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Marche, Basilicata e Puglia. Valutata per domani allerta arancione per rischio idrogeologico sul settore orientale dell’Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, sul settore centro-settentrionale della Sicilia. Allerta gialla su gran parte dell’Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Molise, Basilicata, sul resto della Puglia e della Sicilia.

Intanto il rischio freddo si fa ancora più concreto a Roma da lunedì nelle scuole elementari e medie, ma anche in case di riposo e centri anziani, presenti in immobili di proprietà comunale, a causa dello sciopero proclamato dai 60 addetti alla manutenzione degli impianti di riscaldamento. Rfi e Trenitalia hanno attivato i «Piani neve e Gelo». Al momento, è confermata la piena disponibilità di tutte le linee ferroviarie.

I servizi commerciali potranno subire modifiche in base al peggioramento delle condizioni meteo. Anche l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) chiede di prestare attenzione per aiutare gli animali a superare l’emergenza neve. Tenere in casa gli animali d’affezione o farli uscire con un cappottino se a pelo corto, e lasciare cibo per quelli randagi.