VIDEO Villa sequestrata in via Nascosa, tutte le presunte irregolarità. I migranti andranno altrove

23/11/2017 di

Sono diverse le zone d’ombra da chiarire in merito alla villa in via Nascosa, esattamente via delle Mortellette, destinata a ospitare 140 migranti, sottoposta a sequestro preventivo. Il Comune ritiene abusivi i lavori di ampliamento sui quali sono in corso le necessarie verifiche. Secondo la ricostruzione, dopo un precedente stop ai lavori, la proprietà aveva presentato una “Scia” con un cambio di destinazione d’uso mai autorizzato, da residenza a struttura ricettiva. Un passaggio necessario per poter ospitare i migranti in arrivi da Casal delle Palme e dall’hotel De La Ville, struttura ormai all’asta.

LE IPOTESI. I nodi riguardano gli aumenti di volumetria, il cambio di destinazione d’uso e alcuni presunti errori nella procedura. L’incremento di volumetria riguarda la chiusura di un portico. Da verificare anche i bagni, la cucina e un numero notevole di stanze da letto che porterebbe a ipotizzare il cambio di destinazione d’uso, da residenziale a struttura ricettiva.

Dopo un’analisi più specifica della villa sarà inviata un’informativa completa che potrebbe portare all’emissione di un’ordinanza di sospensione dei lavori da parte dell’ufficio anti abusivismo. La stessa informativa sarà inviata anche alla Procura che indaga sul caso.

Nei giorni scorsi alcuni residenti della zona avevano presentato un dettagliato esposto chiedendo accertamenti sui lavori in corso nella villa che avrebbe subito notevoli ampliamenti. Si dovranno ora verificare tutti i passaggi effettuati e il tipo di intervento effettuato materialmente.

CACCIA ALLE ALTERNATIVE. Intanto la cooperativa Karibu sta provvedendo a trovare una sistemazione alternativa per i 140 migranti che dovevano essere trasferiti in via Nascosa. Alcuni saranno dirottati probabilmente all’hotel De la Ville, creando un altro problema visto che la struttura, prima dei requisiti di sicurezza, è anche finita all’asta dopo il fallimento.

(Video Lazio Tv)

  1. Sia marito che moglie, medici entrambi, sono indagati, possono tranquillamente continuare ad operare , infischiandosene di tutto e di tutti , utilizzando prestanomi? A me non sembra normale