LETTERA Pietro Gava (Lbc): Dialogo con il Pd, la rivoluzione non si fa da soli

22/09/2017 di

Cari cittadini, il movimento, alle cui attività partecipano anche eletti e assessori, è linfa per l’amministrazione e al tempo stesso è uno strumento utile a contrastare l’indifferenza e l’ignavia, mai buone compagne di viaggio nella crescita di una città.

Latina Bene Comune è nata per cambiare la seconda città del Lazio, siamo convinti che la vera libertà si concretizzi nella partecipazione e nostro obiettivo primario è combattere la distanza tra gli elettori e i loro rappresentanti. In poche parole, nostro primo compito è mettere i cittadini nelle migliori condizioni per poter esercitare un ruolo attivo.

Da un grande consenso, e da una grande attesa, derivano grandi responsabilità. Abbiamo l’ambizione di ridisegnare il rapporto Comune – cittadino grazie al regolamento sulla gestione condivisa dei beni comuni a cui si sta lavorando. Nessuno ha obblighi di contribuire a co-progettare interventi per migliorare Latina, ma chi vuole impegnarsi va senza dubbio facilitato. Vogliamo realizzare un Urban Center, ovvero un luogo in cui sia possibile conoscere le principali politiche e i progetti che cercano di cambiare la città, in cui i cittadini, le istituzioni pubbliche, le associazioni e i rappresentanti del mondo economico possano incontrarsi e discutere delle trasformazioni del territorio. Procedono i lavori per l’istituzione del Forum Giovani. Anche nell’ azienda speciale per i rifiuti i cittadini potranno esercitare attività di controllo della gestione e del servizio.

Antonio Costanzo ha lasciato il ruolo di assessore, Eugenio Lendaro ha deciso di non essere più consigliere comunale, Olivier Tassi si è dimesso da presidente del consiglio comunale, Laura Perazzotti e Francesco Giri da presidenti di commissione, siamo persone non ossessionate da cariche e ruoli politici, se si genera un significativo dissenso o sopraggiungono situazioni private e/o professionali non prevedibili al momento di una nomina o di una candidatura, nell’interesse collettivo siamo disponibili a fare passi indietro certi che altri porteranno il lavoro avanti.

Dopo più di venti anni abbiamo sottratto il governo della città ai partiti di destra, partiti presi più da accanite liti di potere tra di loro che dal fare gli interessi della città. Oggi la seconda città del Lazio è governata da un movimento civico coeso ed eventualmente il verificarsi di liti è tra maggioranza e opposizioni, una premessa diversa per raggiungere risultati.

Così come affermato appena eletto segretario (sul nostro sito www.latinabenecomune.it si trova anche il video della conferenza stampa di un anno fa insieme al sindaco), credo sia auspicabile un dialogo che porti a prendere impegni pubblici insieme alle opposizioni, quindi anche con il PD, di cui sarò ospite sabato alla sua festa di partito. Lo ribadisco: la rivoluzione non si fa da soli, non mi riferisco solo alla vita e agli atti amministrativi, ma anche all’impegno per i cambiamenti culturali necessari per la crescita e lo sviluppo di Latina, in primis alla lotta all’illegalità, motore indispensabile per migliorare, all’accessibilità e alla promozione del nostro territorio, al recupero di beni ed edifici storici .

Ci proponiamo di far continuare ad essere la sede del movimento uno spazio aperto a tutti, in cui dare vita ad eventi e ad incontri non solo con i nostri esponenti e di contribuire ad aumentare la partecipazione politica attraverso le attività dei forum Lbc, Cultura, Città del futuro, Qualità della vita, Governo del Territorio, Decoro Urbano, Sanità e Sport.

Riprenderemo i nostri appuntamenti settimanali in sede lunedì 2 ottobre alle 18,30, incontreremo Mario Leone, che presenterà il suo libro “La mia solitaria fierezza”, pubblicato dalla casa editrice Atlantide, lavoro basato su documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Latina che raccontano i quattro anni di confino di Altiero Spinelli a Ventotene e aiutano alla comprensione del contesto e del pensiero politico in cui nacque il Manifesto di Ventotene “Per un’Europa libera e unita”.

Pietro Gava, segretario LBC