Mancoop, interrogazione del M5S per difendere i lavoratori

22/09/2017 di

«Il governo non può e non deve rendersi complice di un colpo di mano che sta minando la libera iniziativa imprenditoriale di un gruppo coraggioso di lavoratori. Noi siamo accanto agli addetti della Mancoop e siamo stati i primi a promuovere e difendere le esperienze di Workers buy-out (Wbo) come questa, miracoli che nascono da una scommessa e che creano lavoro e ricchezza dal basso».

Lo dicono i deputati M5S – si legge in una nota – che con la portavoce Tiziana Ciprini hanno presentato una seconda interrogazione all’esecutivo circa il caso della cooperativa di Latina che produce nastri adesivi, sorta sulle ceneri della Evotape Packaging grazie all’intraprendenza degli stessi dipendenti, trasformatisi appunto in imprenditori di loro stessi pur di non finire disoccupati.

«Il Consorzio Industriale Sud Pontino, formato dalla Camera di Commercio di Latina e da altri enti locali, vuole acquisire l’area della Mancoop senza un progetto chiaro – spiega Ciprini – Si tratta di un vero e proprio esproprio che danneggia persino la curatela fallimentare della Evotape, cui Mancoop paga l’affitto del ramo d’azienda. Curatela che non a caso ha fatto ricorso al Tar».

«Mancoop rappresenta un bellissimo esempio di Wbo. Sei anni di sacrifici che hanno permesso a 52 ex dipendenti di non perdere il lavoro e, anzi, di creare oltre 230 posti con un investimento di 3,2 milioni. Non si può azzerare un’esperienza del genere e mettere a repentaglio il futuro di tante famiglie con il pretesto di progetti industriali dai contorni perlomeno fumosi. E dal governo stavolta ci aspettavamo delle rassicurazioni più convincenti. Il nostro obiettivo – conclude la portavoce Cinquestelle – è che il Consorzio Sud Pontino ripensi o ritiri il proprio progetto».