Processo Midal tutto da rifare, ma la prescrizione è lontana

22/09/2017 di
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E’ tutto da rifare il processo ai vertici dell gruppo Midal. Ieri pomeriggio nel corso dell’udienza davanti al Tribunale di Latina, il collegio composto da De Angelis, Artuso e Velardi ha comunicato che il presidente De Angelis lascerà Latina per diventare presidente del Tribunale di Rieti. Il collegio ha deciso di rinviare all’udienza del 2 maggio 2018. Chi ha già testimoniato dovrà tornare in aula, ascoltare la lettura delle proprie dichiarazioni e confermare quanto detto di fronte al nuovo collegio penale.

Una battuta d’arresto che tuttavia non mette a rischio l’esito del processo, i tempi di prescrizione superano i 12 anni e dunque la sentenza potrebbe arrivare in tempo, salvo ulteriori intoppi nell’iter giudiziario.

Sul banco degli imputati, con l’accusa a vario titolo di bancarotta fraudolenta, l’ex amministratore delegato Paolo Barberini, il revisore addetto al controllo contabile Sandro Silenzi, il presidente del collegio sindacale, Sergio Gasbarra, il presidente del consiglio di amministrazione Rosanna Izzi, il manager Ivo Lucarelli, i sindaci Pietro Gasbarra e Stefano Pisanu, gli imprenditori Piero e Antonio Bova e Giuseppe Piscina e il marito della Izzi, Giacomo Pontillo.

Gli indagati avrebbero distratto dall’attivo della società enormi somme di denaro – oltre dieci milioni di euro – a danno dei creditori. Gli amministratori Midal avrebbero utilizzato la falsificazione del bilancio, lo spostamento di denaro all’estero sotto forma di consulenze pagate per prestazioni mai ricevute, l’acquisto di un immobile da una società controllata dalla stessa Midal.

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