Asl scrive ai sindaci di Latina, Cisterna, Nettuno e Aprilia: Arsenico nell’acqua oltre i limiti

17/08/2017 di

«La concentrazione dell‘arsenico continua a essere, seppur leggermente, al di sopra dei limiti previsti dal d.lgs 31/2001 relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano». È quanto si legge in una lettera inviata oggi dalla Asl di Latina al sindaco di Latina e ai primi cittadini di Cisterna, Nettuno, e Aprilia, comuni nei cui territori sono scattate nei giorni scorsi delle ordinanze di divieto di uso dell’acqua dei rubinetti a causa di una eccessiva concentrazione di arsenico, dovuta a sua volta al rogo di un impianto idrico avvenuto sabato scorso a Carano.

La Asl ha comunicato alle autorità locali e al gestore idrico Acqualatina – che sta portando sostegno ai cittadini con autobotti ed è al lavoro per una soluzione – «il quadro riassuntivo dei controlli effettuati nella rete idrica dal 13 al 16 agosto 2017». Dal prospetto risulta come, a fronte di un tetto di legge di 10 microgrammi/litro, i valori registrati su tre giorni in quattro punti di prelievo a Aprilia sono pari a 10 o 11. Il valore registrato a Cisterna è di 10 microgrammi/litro. Sui quattro punti di prelievo di Latina sono stati registrati invece dei valori mediamente più alti (11-12) ma anche un picco negativo a 8 microgrammi/litro, quindi sotto la soglia di legge. «Si richiede contestualmente alla società Acqualatina di comunicare tempestivamente il ripristino della funzionalità dell’impianto di dearsenificazione – scrive infine la Asl – al fine di poter programmare ulteriori attività di monitoraggio sulla rete idrica».