Immigrazione tra legalità e integrazione, primo forum provinciale

23/11/2010 di
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Qual è la situazione del fenomeno migratorio in provincia di Latina e in Italia? Se ne parlerà al primo forum sull’immigrazione dal titolo “Immigrazione tra legalità e integrazione”, che si svolgerà giovedì 25 novembre , dalle 10 alle 13 nella sala conferenze della Facoltà di Economia di Latina.
Interverranno Antonio D’Acunto, prefetto di Latina, Giuseppe Petrocchi, vescovo della diocesi di Latina, Luigi Frati, rettore dell’Università “La Sapienza”, Guido Nardone, commissario straordinario del comune di Latina, Armando Cusani, presidente della provincia di Latina, Pasquale Verrengia per le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Fabio Mazzenga, presidente della Confindistria di Latina, Michele Fantasia, presidente della Federlazio di Latina, Angelo Malandrino, vice capo dipartimento direttore centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo del ministero dell’Interno, Giuseppe Procaccini, prefetto capo di gabinetto del ministro dell’Interno.
Secondo i dati del Dossier Statistico 2010 sull’immigrazione, edito da Caritas, i residenti stranieri in Italia sono 4 milioni e 235 mila, pari al 7% della popolazione italiana che è di 60 milioni e 340 mila persone. I migranti versano alle casse dell’Inps 7 miliardi di euro l’anno, dichiarano al fisco 37 miliardi l’anno e contribuiscono al Pil per più dell’11%. Sono il 10% dei lavoratori dipendenti, mentre sono circa 400 mila gli stranieri titolari di impresa.
Nel Lazio i residenti stranieri sono 498 mila su un totale di 5 milioni e 682 mila persone, con un’incidenza dell’8,8%. Un dato influenzato dalla città di Roma, considerando infatti la provincia di Latina, i residenti stranieri sono circa 34 mila su una popolazione regionale di circa 551 mila persone, pari al 6,2%.
In un’Italia alle prese con un elevato tasso di invecchiamento della popolazione, gli immigrati sono un fattore parziale di riequilibrio demografico, influendo positivamente anche sulla forza lavoro. Se l’età media dei residenti nel Lazio è 43,1 anni, quella dei migranti in regione è 33,1 anni, il numero medio di figli per donna nel 2008 era di 1,37 per le italiane, e 1,91 per le straniere. Cosicché nel 2009 il Lazio registra il tasso di incremento demografico più elevato di tutte le regioni italiane, pari all’1%, con un evidente contributo dei migranti.
Gli iscritti all’anno scolastico 2009-2010 nel Lazio sono stati circa 822 mila, di cui circa 64 mila stranieri (7,9% del totale) e di questi circa 14 mila sono nati in Italia (pari al 22,5% degli iscritti non italiani).
I lavoratori nati all’estero assicurati all’Inail nel 2009 sono 294 mila a livello regionale, pari al 14,1% del totale degli assicurati. Il 61% dei lavoratori migranti ha meno di 40 anni. In provincia di Latina si registra un tasso di lavoratori stranieri del 18,4%, di questi il 32,4% è impiegato nel settore agricolo.
Al netto di ogni retorica da “basso ventre”, le denunce di reati verso persone di nazionalità straniera nel triennio 2005-2008 sono aumentate del 6,8% (compresi gli irregolari) in regione, a fronte di un incremento delle presenze del 63,7%. Emblematico il caso dei romeni, che nel triennio sono aumentati del 142% nel Lazio, ma con una diminuzione delle denunce a loro carico del 13,7%. (Fonte: Dossier Statistico Immigrazione 2010 – a cura di Caritas/Migrantes – Edizioni Idos)
  1. Se si rispettasse alla lettera la legge Bossi-Fini, forse questo forum non avrebbe senso. Spero che gli attori che enterverranno al forum non se ne escono con la solita frase “Gli italiani non hanno voglia di lavorare. E i lavori che non vengono fatti da loro vengono fatti dagli immigrati” Se così fosse, sappiate che stanno mentendo.