Monica Cirinnà scrive a Latina24ore.it e spiega le sue parole: Non facevo riferimento alla storia di Latina

06/07/2017 di

Gentile redazione,

Chiarisco con piacere i dubbi di Emilio Andreoli. Nell’intervista ho semplicemente ricordato – e di certo non per motivazioni “storiche” – che a Latina si sono in più occasioni verificati episodi di razzismo e intolleranza. Cosa sicuramente nota, anche al signor Andreoli. Nella maggior parte casi legati al tifo calcistico, ma non solo. Non penso che questi episodi rappresentino il pensiero e l’agire della cittadinanza, ma è indubbio che sul territorio siano presenti soggetti e forze organizzate, politiche e non, che “non brillano per inclusione e per democrazia”.

Accolgo con favore, per esempio, che in occasione della seconda edizione del Gay Pride non si siano verificati i blitz degli estremisti di Forza Nuova come nell’anno precedente, ma “solo” l’esposizione di uno striscione quantomeno discutibile, sicuramente offensivo e volgare, da parte di un privato.

Che sia un passo in avanti? Me lo auguro. Così come sono convinta che il futuro sia dei tantissimi cittadini di Latina, dei quali sicuramente il signor Andreoli è parte, che quotidianamente scelgono l’inclusione e la solidarietà come pratica per migliorare il tessuto sociale della provincia pontina.

Grazie e buon lavoro
Monica Cirinnà

  1. e lei al quanto discutibile come deputato/a della repubblica… delle banane!