La sfida di Vigorelli: Zannone sarà aperta al turismo intelligente

22/04/2017 di
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L’isola di Zannone, terza perla dell’arcipelago laziale ponzese, potrebbe aprirsi al flusso turistico, ancorchè “intelligente”, e ospitare un agriturismo di charme nella prestigiosa Casa di caccia, dove soggiornarono principi e artisti, tra cui Edoardo Scarfoglio, Matilde Serao e Mafalda di Savoia.

Constatato, e più volte denunciato, il degrado in cui versa l’isola da anni, «il Consiglio comunale di Ponza (a cui Zannone appartiene) ha infatti deciso all’unanimità l’uscita dal Parco nazionale del Circeo», al quale l’isola aveva fatto ingresso nel 1979, spiega il sindaco di Ponza, Piero Vigorelli.

«I ponzesi hanno pensato all’epoca di affidare Zannone al parco del Circeo, per una valorizzazione di questa isola di straordinaria bellezza, e invece il Parco in questi 38 anni non ha fatto nulla e non prevede nulla per il futuro» afferma Vigorelli, in un’intervista che andrà in onda stasera su Marco Polo Tv, nel corso del programma Week end con Paolo Notari. «Invece Zannone è meravigliosa e andrebbe molto valorizzata».

L’idea è quella di un recupero, a fini turistici, della bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi fondali. «Ci sono tanti imprenditori ponzesi che vogliono farlo. Oltre a Ponza e a Palmarola, Zannone potrebbe così diventare un’altra bella meta per un turismo intelligente» dice ancora il sindaco di Ponza, che da anni denuncia lo stato di abbandono in cui versa l’isola-gioiello. «Da quando il Parco ha annesso l’isola di Zannone nonché da quando (maggio 2007) è subentrato l’Ente PNC, le situazioni di degrado si sono progressivamente e notevolmente accentuate, con un’incuria del patrimonio naturalistico, con una minore presenza di avifauna, con la moria di mufloni, nonché con ingentissimi danni al patrimonio archeologico e al patrimonio pubblico comunale» si legge nella delibera approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, con tanto di corredo fotografico. «Prima che entrasse a far parte del Parco del Circeo, il piano regolatore aveva destinato Zannone a riserva naturale, è vietato aumentare le cubature quindi – assicura Piero Vigorelli – nessun rischio di abusi, bensì progetti di rilancio turistico». «Vanno recuperati i sentieri naturalistici, ristrutturata la villa di proprietà del Comune».

Gli ingredienti ci sono tutti: paesaggi incantevoli, fondali cristallini, la vicinanza di perle quali Ponza e Palmarola. Persino il richiamo a episodi di cronaca nera della Roma degli anni 70: la villa di caccia ospitò infatti i festini proibiti, a porte chiuse, del marchese Casati Stampa e della moglie Anna Fallarino, protagonisti del famoso delitto di via Puccini, quando il marchese uccise la moglie, l’amante e poi si tolse la vita.