Latina, il kit per lo screening del colon retto direttamente in farmacia

12/04/2017 di

Kit per lo screening del colon retto direttamente in farmacia. Il Commissario Straordinario della Asl di Latina Giorgio Casati ha stipulato un protocollo d’intesa individuando nella Federfarma e nell’Ordine dei Farmacisti, due partner del privato idonei a sviluppare iniziative di ampliamento dell’estensione e adesione al programma di Screening del colon-retto. Tale protocollo implementerà il servizio oggi esistente, garantendo una capillare e maggiore offerta oraria in grado di raggiungere più utenti.

Il protocollo sottoscritto oggi prevede azioni di consegna e ritiro dei Kit agli utenti del programma di screening del colon retto, avvalendosi delle farmacie provinciali aderenti al progetto anche grazie alla collaborazione di personale che sarà opportunamente formato con risorse della Asl.

Il programma prevede diverse azioni per l’implementazione e la verifica dell’andamento del progetto:

Gli inviti alla popolazione in fascia target (50-74 anni) per la partecipazione al percorso dello Screening del Colon-retto verranno recapitati con lettera d’invito presso l’indirizzo del cittadino; Nella lettera saranno indicate le farmacie del Comune aderenti al Progetto; Il Kit deve essere ritirato e consegnato dall’utenza nella stessa farmacia; La Asl Latina fornirà alle farmacie aderenti al Progetto i kit per i test e assicurerà il ritiro degli stessi , inviando propri operatori tre volte alla settimana, in modo da garantire la tempistica necessaria alla consegna al centro lettura, contestualmente il farmacista rilascerà l’elenco dei kit consegnati.

La popolazione interessata è costituita da residenti nella provincia di Latina, uomini e donne di età compresa tra i 50 ed i 74 anni, pari a oltre 175 mila cittadini che saranno invitati per la diagnosi precoce del carcinoma del colon retto. Attualmente il carcinoma del colon retto è la prima neoplasia per incidenza nella provincia di Latina per la totalità della popolazione (ovvero la somma di uomini e donne). Il protocollo ha lo scopo di aumentare l’adesione all’attuale programma di screening che oggi si attesa sul 26,5% contro il 45% richiesto dalle indicazioni regionali.