Omicidio di Terracina, arrestata una coppia. Vittima sequestrata per soldi

11/04/2017 di

 

Fabrizio Faiola e Georgeta Vaceanu

Due arresti per l’omicidio di Umberto Esposito, romano di 82 anni, trovato a Terracina, in località La Fiora, legato mani e piedi ed incappucciato. I fermati sono un 35enne di Fondi, Fabrizio Faiola, e la sua compagna, Georgeta Vaceanu, una 24enne romena.

Secondo la prima ricostruzione i due avrebbero sequestrato l’anziano il 14 marzo utilizzando dei sedativi. Poi avrebbero portato via i due bancomat della vittima e il libretto degli assegni, effettuando dei prelievi in uno sportello automatico a Latina nei giorni 14 e 15 marzo e usando le carte anche in un centro commerciale di Formia.

Questa, probabilmente, la traccia che ha consentito ai carabinieri di arrivare ai due presunti responsabili del delitto. I due avrebbero anche tentato di versare dei soldi in una banca di Fondi, si parla di una cifra di circa 50.000 euro, falsificando la firma della vittima e i documenti. Ma la banca avrebbe evidenziato delle irregolarità, bloccando l’operazione. A quel punto, il 22 marzo, avendo realizzato che non avrebbero potuto ottenere altro denaro, i due hanno deciso di abbandonare il cadavere nelle campagne di Terracina, dopo aver provocato la morte per asfissia.

Alla coppia finita in manette vengono al momento contestati i reati di omicidio volontario in concorso, sequestro di persona, rapina aggravata e falsificazione di titoli di credito per l’uso dei bancomat e degli assegni. Diverse perquisizioni sono in corso per raccogliere elementi a carico dei due, ora rinchiusi nel carcere di Latina e a Roma Rebibbia. L’indagine è in mano al sostituto procuratore Cristina Pigozzo.

Le indagini erano cominciate il 15 marzo scorso, quando la scomparsa dell’uomo, allontanatosi da casa il giorno prima per recarsi a Latina, era stata denunciata dai suoi familiari. Il suo cadavere era stato poi ritrovato la sera del 24 marzo in un campo a Terracina. I primi accertamenti hanno consentito di raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti dei due indagati e di ricostruire così le varie fasi del delitto. I carabinieri del comando provinciale di Latina hanno accertato che Umberto Esposito aveva un appuntamento, il 14 marzo, con la donna rumena e il suo compagno. Quel giorno iniziò il sequestro culminato nel delitto.