VIDEO Sezze, il bilancio della Sagra del carciofo. Il sindaco: Un successo nonostante la pioggia

04/04/2017 di

Nonostante la giornata non fosse delle migliori a causa della pioggia, la 48° Sagra del Carciofo di Sezze si è svolta comunque, come da tradizione. Il 2 aprile il paese lepino ha accolto, anche quest’anno, migliaia di turisti e persone del luogo che hanno voluto godere di questo evento. La Sagra rappresenta ormai uno dei fiori all’occhiello di questa cittadina incastonata tra i Monti Lepini, che possiede un patrimonio culturale ed enogastronomico immenso.

Tuttavia, alla vigilia della festa, erano state mosse accuse all’amministrazione comunale a causa della data scelta, secondo alcuni troppo precoce per garantire la riuscita della Sagra e la vendita di prodotti squisitamente locali. Proprio sulla questione e sulla 48° Sagra ne abbiamo parlato col sindaco di Sezze, Andrea Campoli: «Il bilancio della Sagra, nonostante il tempo non idilliaco, è positivo. Anche quest’anno abbiamo accolto migliaia di persone che hanno scelto di trascorrere la giornata a Sezze per scoprire questa tradizione importante della nostra città. Negli ultimi anni, l’amministrazione comunale si è impegnata per far sì che l’evento crescesse e migliorasse, puntando ad una valorizzazione del carciofo ed alla partecipazione di enti ed aziende locali, facendo sì che la Sagra divenisse una vetrina per le cose migliori che il nostro territorio ha da offrire».

Sul fatto che la data non fosse d’aiuto agli agricoltori locali, il sindaco scuote la testa: «Non è una data così diversa dal 2016, quando la 47° edizione si svolse il 10 aprile. La polemica sul fatto che potessero esserci carciofi non setini non ha ragion d’essere, abbiamo fatto in modo che venissero venduti carciofi locali, grazie soprattutto ad un’iniziativa comunale importante che va a tutelare i prodotti nostrani, ossia il marchio De.C.O, “Denominazione comunale di origine”».

Cosa sia il De.C.O. e come l’amministrazione comunale sia attenta alla tutela dei prodotti agroalimentari locali ce l’ha spiegato dettagliatamente l’Assessore agli Affari generali e allo Sviluppo Locale, Antonio Di Prospero: «La Sagra del Carciofo è un evento importante non solo per il prestigio di Sezze, ma anche per l’economia del paese, visto che l’80% dell’economia locale si basa sulla produzione di prodotti agricoli. L’evento è fondamentale perché vengano conosciuti e venduti i nostri prodotti che sono un’eccellenza sul territorio. Per questo mi sono impegnato, nel 2015, perché si creasse il marchio De.C.O., in modo da preservare e tutelare la produzione agroalimentare setina. È stato approvato un regolamento disciplinare che permetta a determinati prodotti, per dirne alcuni i famosi broccoletti sezzesi, il già citato carciofo o dolci particolarmente conosciuti ed apprezzati, come la pastarella di visciola, le zippole e le ciambelle di vino, di affermarsi non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale e, perché no, anche all’estero. I nostri prodotti hanno un sapore particolare, grazie alla conformazione territoriale. Il “made in Sezze” viene elogiato ed apprezzato da chiunque abbia modo di accostarsi ai nostri prodotti. Per quelle imprese che produrranno in territorio setino determinati prodotti genuini e di qualità, restando ancorati alla tradizione, potrà esserci la tutela dell’etichetta comunale di origine controllata. È giusto procedere in questo modo, non solo per Sezze, ma per tutelare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano».

Anche l’assessore, come il sindaco, non è d’accordo sul fatto che la data possa aver danneggiato la vendita di carciofi della zona: «La scelta della data, a mio avviso, è stata azzeccata. Basta dare uno sguardo ai campi circostanti, i carciofi sono già stati tutti colti visto che adesso alcune colture vengono anticipate. Inizialmente avevamo scelto il 9 aprile, ma Sezze va incontro ad altri impegni, come la famosa Passione del Venerdì Santo, quest’anno ospitata anche a Lourdes. Ci siamo adeguati, ma non è stata una scelta sbagliata: i carciofi serviti a pranzo, durante la Sagra, erano ottimi e sono stati apprezzati. Inoltre, abbiamo fatto in modo che i visitatori prediligessero i prodotti con il marchio comunale. Molti venditori e ristoratori mi hanno detto che la scelta del 2 Aprile è stata perfetta».

Dunque, la 48° Sagra del Carciofo è stata un successo, ma Sezze è già pronta a replicare con la Passione di Cristo, rappresentata dai cittadini il 14 aprile, Venerdì Santo: «Gli ultimi 10 anni sono stati decisivi,» ha affermato il sindaco, «per il rilancio di una tradizione come la rappresentazione della Passione di Cristo, che precedentemente aveva conosciuto un periodo di crisi. La decisione fu di tutelare gli usi della nostra città ed aprirci alla condivisione con l’esterno, investendo in energie e risorse con l’Associazione della Passione. Non solo, credo che un importante successo sia riuscire a coinvolgere e a far partecipare moltissimi giovani. Il poter essere a Lourdes, il 25 Aprile, è il suggello di tanto impegno e dedizione».