Crolla il prezzo della case a Latina, in 10 anni -45%: ecco tutti i dati

31/03/2017 di

Prezzi delle case in caduta libera a Latina, con picchi del -45% negli ultimi 10 anni. Il Lazio resta il secondo mercato immobiliare italiano per dimensione (dopo la Lombardia) ma è quello in cui la crisi degli ultimi anni ha fatto meno danni e le previsioni sono leggermente più positive che per il resto del Paese. I dati emergono dal Rapporto 2017 sul mercato immobiliare residenziale del Lazio, presentato a Roma da Scenari Immobiliari e realizzato in collaborazione con Casa.it.

[ad id=”108857″] Latina nel 2016 si è mantenuta stabile nelle compravendite e fatturato, mentre è diminuita l’offerta. Le transazioni hanno segnato una ripresa nel 2014, proseguendo su questa scia negli anni a seguire, oltrepassando le mille unità nel 2016. Il trend si mostra stabile per il 2017, con circa 1.130 transazioni residenziali stimate. L’offerta si è attestata attorno a 1.600 unità nel 2016, con una domanda rivolta soprattutto al prodotto nuovo o di classe energetica elevata. Rilevante nella provincia il mercato della seconda casa da mettere a reddito nei mesi estivi. Il fatturato è tornato a superare i 120 milioni di euro e nel 2017 dovrebbe registrare poco meno di 130 milioni. La percentuale di assorbimento ha superato il 65 per cento nel 2016, facendo stimare un valore del 68 per cento nel 2017, complice una diminuzione dell’offerta.

Ancora in perdita i prezzi medi nominali di Latina, che in dieci anni ha perso in media circa il 39 per cento del valore dei prezzi dal 2007. Anche nei quartieri che hanno reagito meglio alla crisi, si rimane in campo negativo, con una flessione che va dal trenta per cento in meno del centro al 45 per cento in meno dei valori della periferia. Il 2017 dovrebbe segnare un ritorno in campo positivo dei prezzi medi di centro e periferia, mentre rimarrà in calo la periferia, in linea con gli altri capoluoghi della regione.

Nelle sette zone individuate che registrano una tenuta migliore, la variazione dei prezzi in un anno si attesta al meno 4,6 per cento in meno, con una tenuta migliore del semicentro nella zona di Milano-Agorà che mostra una contrazione del 2,9 per cento in un confronto tra marzo 2017 e lo stesso periodo dell’anno precedente. Una contrazione annuale intorno al tre per cento in meno è registrata sempre nei quartieri del semicentro (La Felce e Kennedy) e nel centro storico a marzo 2017. Si scende attorno al meno sei per cento per la periferia nuova e a Latina scalo.

 

Il Lazio ha segnato un incremento del 16,7% nel 2016, in linea con l’andamento italiano del 16,9% nello stesso anno. Prima tra le regioni del Centro, si è passati in un anno da 48mila a 56mila compravendite, superando la Toscana. Per il 2017 è attesa una prosecuzione del trend di crescita, che dovrebbe far registrare in regione 61mila compravendite residenziali, cioè il 9% in più rispetto al 2016, e l’11% delle 560mila transazioni nazionali previste per il 2017. Dal 2018 le compravendite della regione dovrebbero crescere mediamente del 6% all’anno, arrivando a 73mila transazioni nel 2020, raggiungendo così i valori pre-crisi di dieci anni fa.
Sul versante dei prezzi medi delle case, la regione mostra un andamento migliore della media nazionale. Durante la crisi le quotazioni medie italiane sono scese del sedici per cento e solo dell’otto per cento nel Lazio. Anche se ci sono divaricazioni tra le diverse città, meglio Roma e peggio Frosinone.

Roma. Sul territorio romano circa la metà della domanda del mercato si rivolge per la prima volta all’acquisto di una casa, mentre il 30% per cento ha intenzione di sostituire l’immobile dove risiede. Leggermente in diminuzione gli acquirenti italiani o stranieri in cerca di una seconda casa, ma è sempre la capitale a concentrare i due terzi della domanda proveniente dalle famiglie straniere nel Lazio. Tiene bene l’investimento a reddito in città.

Il Rapporto presenta anche lo scenario del mercato regionale al 2020, con un andamento previsto migliore della media nazionale, sia per quanto riguarda le compravendite che le quotazioni, in ripresa.

“Roma ha un grande potenziale per attrarre capitali nazionali ed internazionali nel mercato immobiliare, nonostante le evidenti difficoltà causate dalla crisi economica e la mancanza di una governance strategica che sappia investire nel futuro del territorio” ha dichiarato Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari. “La mancata candidatura alle Olimpiadi è solo la punta dell’iceberg di una città ferma. Mentre le altre città europee sono in movimento per attrarre capitali e aziende per il post Brexit”.

“Il mercato immobiliare residenziale del Lazio sta attraversando una fase positiva, soprattutto in termini di compravendite” afferma Luca Rossetto, Amministratore Delegato di Casa.it. “Nella capitale la domanda delle famiglie, registrata attraverso le richieste che provengono sul nostro portale, è aumentata del 34% rispetto all’anno scorso e, a supporto di tale crescita, registriamo anche più di 1,9 milioni di visualizzazioni effettuate nel solo mese di febbraio di quest’anno (+29% rispetto al 2016). Questi trend di crescita a due cifre confermano che il mercato residenziale romano e della regione tutta si sono lasciati alle spalle i peggiori momenti della crisi degli anni scorsi”.

Scarica il rapporto completo (pdf)