Home Care Premium, contributo mensile fino a 1.000 euro per le famiglie con disabili

03/03/2017 di
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E’ pubblicato dal 28 febbraio sul sito dell’Inps e presto sarà consultabile anche sul sito del Comune il nuovo bando Home Care Premium 2017. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Ciccarelli ricordando che il Comune di Latina, capofila del Distretto Socio Sanitario n. 2, figura tra i comuni aderenti al progetto che propone l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali in favore dei dipendenti e pensionati pubblici e dei loro familiari non autosufficienti.

Il beneficio è finalizzato a fornire prestazioni e interventi, economici e di servizio, afferenti alla sfera socio-assistenziale in un’ottica di sostegno alle problematiche legate alla non autosufficienza. Gli interessati potranno presentare domanda online, sul sito dell’Inps, fino alle ore 12.00 di giovedì 30 marzo 2017.

Il programma «Home care premium» prevede un contributo economico mensile fino a 1.000 euro per pagare «l’assistente familiare» (il/la badante che si prende cura della persona in situazione di difficoltà). Il piano è stato presentato nei giorni scorsi dal presidente Inps, Tito Boeri, spiegando che al momento è limitato ai dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione che contribuiscono alla gestione con lo 0,35% sulle retribuzioni dei lavoratori in servizio e con lo 0,15% versato su base volontaria dei pensionati oltre che dagli interessi su prestiti e mutui concessi agli iscritti. Il programma partirà il 1 luglio 2017 e si concluderà alla fine del 2018 con l’obiettivo di coinvolgere circa 30.000 persone. L’aiuto – ha spiegato Boeri – è legato sia al grado di disabilità sia alla propria situazione economica. Il tetto massimo si ha in caso di disabilità gravissima (quella che prevede il diritto all’indennità di accompagnamento) e l’Isee socio sanitario fino a 8.000 euro. «Il problema della non autosufficienza – ha detto Boeri – è serio già oggi ma diventerà macroscopico in futuro. Il Paese è impreparato. Abbiamo tre milioni di persone afflitte da limiti funzionali seri, 2,5 milioni delle quali anziane. Gli over 85 passeranno da 1,7 milioni a 6 milioni nel 2060 e diminuiranno le persone che si potranno prendere cura. La spesa per il long term care passerà dal 2% al 3% del Pil. La cura non può pesare solo sulle persone interne alla famiglia. Ci vuole la presa in carico dall’assistenza pubblica». Al momento il programma presentato oggi si limita al personale della pubblica amministrazione ma in futuro potrà essere esteso ad altre categorie, naturalmente attraverso la contribuzione. Per quest’anno è previsto uno stanziamento di 220 milioni di euro (per l’esaurimento del vecchio piano e la partenza del nuovo) mentre per l’anno prossimo i fondi previsti arriveranno a 300 milioni. La valutazione sullo stato di bisogno sarà fatta guardando alle normali attività di vita quotidiana (igiene, alimentazione ecc), alla mobilità domiciliare e a quella extradomiciliare. La platea dei beneficiari si allarga e si punta all’accessibilità su tutto il territorio con una graduatoria nazionale e la priorità data ai disabili gravissimi (tra questi la priorità va all’Isee più basso). La domanda per il servizio potrà essere fatta da domani al 30 marzo 2017 mentre la graduatoria sarà pubblicata il 20 aprile. Le nuove domande potranno essere fatte dal 27 aprile 2017. L’erogazione dei servizi partirà il primo luglio.