Minacciò un volontario alla Caritas di Latina, espulso un tunisino

19/01/2017 di

Espulso un tunisino che viveva a Latina, per motivi di sicurezza. Lo fa sapere il Viminale, spiegando che «a seguito di attente e approfondite attività investigative, oggi è stato espulso dal territorio nazionale, per motivi di sicurezza dello Stato, con un volo partito dall’aeroporto di Palermo, un cittadino tunisino, 53enne , pluripregiudicato per reati comuni, in posizione irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora».

Con il rimpatrio di oggi, «il quinto del 2017, salgono a 137 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento in frontiera dal gennaio 2015 ad oggi», annota il ministero dell’Interno. In particolare, il tunisino, spiega ancora la nota, «era all’attenzione degli investigatori perché il 28 dicembre 2016, nella mensa della Caritas di Latina, durante la distribuzione dei pasti, urlava ‘io non mangio questa m…‘ e minacciava un volontario intervenuto per calmarlo, dicendogli: “Io esco fuori, ti aspetto. Occhio per occhio dente per dente, perché i tuoi fratelli hanno ammazzato un mio fratello a Milano“, riferendosi al conflitto a fuoco in cui il 23 dicembre 2016 aveva perso la vita il terrorista Anis Amri.

«Allontanatosi dalla mensa della Caritas, il tunisino – ragguaglia ancora la nota – veniva rintracciato poco dopo da personale della Questura di Latina che lo ha tratto in arresto per reati di violenza privata aggravata dalla finalità di terrorismo e istigazione a delinquere. Il 29 dicembre 2016, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e il cittadino tunisino è stato trasferito presso il Cie di Caltanissetta, per essere rimpatriato oggi dalla frontiera aerea di Palermo verso Tunisi».