Assunzioni alla Asl di Latina, l’Ordine dei Medici minaccia una denuncia in Procura

15/01/2017 di

Sulle assunzioni alla Asl di Latina, l’Ordine dei Medici è pronto a denunciare tutto in Procura. Lo scrive chiaramente il presidente Giovanni Maria Righetti in un comunicato stampa: “Vista la situazione emersa anche grazie a notizie desunte da articoli di stampa, considerata l’assenza di notizie ufficiali dal parte della ASL Latina circa presunte anomale procedure di assunzione di personale al punto da presumere che molti operatori corrano il rischio di non poter usufruire di procedure concorsuali di stabilizzazione, persistendo l’assenza di chiarimenti sulle motivazioni delle procedure di assunzioni adottate nel corso degli ultimi anni, il Presidente dell’Ordine porrà la problematica all’attenzione del Consiglio Direttivo che si riunirà questo martedì, non escludendo l’ipotesi di proporre una denuncia alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità”.

L’INTERROGAZIONE. Il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Storace ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione a Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, per sapere come intende risolvere “la questione relativa alla stabilizzazione del personale medico e infermieristico precario della Asl di Latina per scongiurare il collasso della sanità pontina”. A sollecitare l’intervento del capogruppo de La Destra alla Pisana è stata l’associazione Noi siamo Latina, rappresentata da Angelo Tripodi, insieme alla segreteria provinciale del partito guidato da Davide Del Bono. “Dal dettaglio delle stabilizzazioni ai sensi del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 6 marzo 2015 si evince che i soggetti che ne beneficeranno presso la Asl di Latina ammontano a 91 unità, di cui 23 medici, 67 infermieri e un programmatore con la contestuale copertura finanziaria”, si legge nel testo presentato da Storace.

Tuttavia, prosegue il consigliere, “la Asl di Latina non figura tra i 16 enti del servizio sanitario regionale che godranno delle stabilizzazioni ai sensi della legge n. 208/2015, malgrado ammonterebbero a trecento unità, tra medici e infermieri impiegati presso l’ospedale “Santa Maria Goretti”, i soggetti da stabilizzare mediante i ‘bandi con riserva’”. “La Asl di Latina, dopo aver smentito la notizia che l’azienda sanitaria non avrebbe inviato alla Regione la lista dei soggetti aventi diritto alla stabilizzazione ai sensi della legge 208/2015, ha ribadito – sottolinea Storace nell’interrogazione – che ‘le posizioni individuali vanno valutate con metodo e trasparenza per giungere alla loro piena regolarizzazione rispetto a quanto previsto dalla normativa in materia’”.

Ma stando a un articolo apparso sulla cronaca di Latina de “Il Messaggero” dell’11 gennaio scorso, pur se la notizia non ha trovato una conferma ufficiale, “‘alcune assunzioni temporanee sarebbero viziate a monte e che in questi anni nulla sarebbe stato fatto per sanarle’ e che ‘alcuni contratti sarebbero stati prorogati pur in presenza di potenziali errori nell’assunzione originaria a tempo determinato’”, fa notare Storace, che ha ricordato: “In questi anni i precari, come sottolineato dalla Uil Fpl Latina, hanno, con il loro prezioso lavoro, evitato ‘il completo default dell’offerta dei servizi sanitari della provincia di Latina’ e ‘si rischia di demandare al Giudice del lavoro la redazione dell’organigramma aziendale’ a causa dei ricorsi che effettueranno in seguito alla loro mancata stabilizzazione”.