Latina Ambiente è fallita, il tribunale boccia il concordato

07/12/2016 di
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latina-ambiente-sedeNiente concordato per Latina Ambiente che è stata dichiarata fallita dal tribunale di Latina. Il concordato è dunque “inammissibile” e per la società mista non c’è altra via che il fallimento, dichiarato oggi dal giudice Cina. Troppi i debiti della società, poche le garanzie sul futuro, tanto che il Tribunale ha respinto la proposta di concordato che rappresentava l’ultima speranza di sopravvivenza.

Ieri erano state respinte dalla società le dimissioni del liquidatore, Bernardino Quattrociocchi. Ora si dovrà attendere una nuova gara per la gestione dei rifiuti a Latina, ma intanto il rischio è di un nuovo blocco dei servizi di pulizia.

I SINDACATI. Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto un tavolo di incontro con il sindaco Damiano Coletta e i curatori Pierro e Palmerini, dal momento che con la dichiarazione di fallimento sono stati azzerati i vertici aziendali. Il Segretario Generale della CISL di Latina Roberto Cecere spiega: “In questo momento particolare non faremo mancare il sostegno ai lavoratori, confidiamo nel loro senso di responsabilità e soprattutto ci auguriamo che non ci siano le solite influenze negative sulle maestranze per condizionare un percorso che già di per se si annuncia tortuoso. L’ incontro con il sindaco e i curatori servirà ad intraprendere subito un percorso che porti alla salvaguardia dei livelli occupazionali e soprattutto al mantenimento della qualità del servizio” .

IL COMUNE TRANQUILLIZZA. “Il fallimento della Latina Ambiente – scrive il Comune in una nota – decretato oggi dal Tribunale di Latina, non comprometterà la continuazione del servizio né le spettanze economiche che sono dovute alle maestranze. Il servizio proseguirà senza soluzione di continuità”.

Commenta il sindaco di Latina Damiano Coletta: «Si tratta di un fallimento con esercizio provvisorio. In sostanza non cambierà nulla perché i lavoratori continueranno a svolgere un servizio che verrà regolarmente retribuito. I curatori fallimentari si sostituiranno alla figura del liquidatore. La questione riguarderà invece chi ha gestito in passato la Latina Ambiente, con tutte le conseguenze del caso. Nemmeno in merito al progetto della nuova società “in house” dovrebbero esserci ricadute, perché la cosiddetta riforma “Madia madre” (legge 124/2015) nelle settimane scorse è stata dichiarata illegittima in alcune parti importanti dalla Corte Costituzionale».

Dunque il servizio dovrebbe continuare fino a quando ci sarà il subentro della nuova società, con le conseguenti clausole di salvaguardia dei livelli occupazionali. Il Sindaco precisa che il condizionale è d’obbligo perché sarà necessario un accurato approfondimento legale alla luce dei cambiamenti legislativi intercorsi negli ultimi mesi.

  1. Allora tutti quelli che avevano debiti con Latina ambiente non devono pagare più, oppure gli fanno una liquidazione tipo saldo a stralcio, o peggio ancora si troveranno un debito quintuplicato (stile equitalia, per capirci). Secondo me stanno studiando un sisteme tipo il canone rai in bolletta, così chi paga il gas, siccome cucina e utilizza la spazzatura, se lo troverà da pagare in bolletta gas