Urbanistica, Lbc davanti al bivio sui piani annullati. Buttarelli detta la linea: Addio cubatura zero?

04/11/2016 di

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Nel calderone degli obiettivi strategici di mandato presentati ieri in Consiglio Comunale si è parlato anche dei sei piani particolareggiati annullati da Giacomo Barbato durante la gestione commissariale. Strumenti attuativi i cui aggiornamenti – approvati dal 2012 e il 2014 dalla giunta Di Giorgi e redatti dall’ex n.1 del Servizio Urbanistica Rino Monti – sono stati bocciati dall’attuale dirigente al ramo Giovanni Delle Penna, in quanto viziati da un’irregolarità non da poco. Si andavano a ridurre, tramite degli ingegnosi escamotage, la volumetrie sui lotti esistenti e ad aumentare quelle destinate a nuove insediamenti, con conseguente incremento della pressione abitativa in termini di numero di abitanti – oltre 5.000 mila in più.

Tradotto: circa 700 mila mc di cemento spalmati nel tessuto urbano. Delle vere e proprie varianti al Piano Regolatore Generale che si è cercato di nascondere, procedendo con l’approvazione tramite delibere di giunta, senza sottoporre i piani prima al vaglio degli uffici tecnici dell’assessorato regionale e poi del Consiglio comunale. Il che si configura come una violazione, dunque, degli articoli 1 e 4 della legge regionale 36/87, irregolarità alla base della determina dirigenziale dello scorso maggio che andava a spazzare via le varianti firmate Di Rubbo.

La duplice via per riabilitare i piani. Urge dunque intervenire su tali strumenti con una delibera di indirizzi e lo si può fare percorrendo due strade. Approvare una delibera di giunta, annullando la componente che presenta delle variazioni allo strumento urbanistico generale; oppure coinvolgere l’assise e procedere in variante al PRG, quindi con modifiche sulla componente insediativa e sul numero di abitanti.

latina-panoramica-piazza-popoloButtarelli della la linea. L’opzione che predilige l’assessore Gianfranco Buttarelli è la seconda e lo ha annunciato ieri in aula consiliare – dove si stava discutendo il DUP – riferendo lo stato dell’arte sulle materie contenute nella maxi-delega affidatagli. “È l’ipotesi che io vorrei in qualche modo caldeggiare, senza pregiudizi, una scelta condivisa quanto più possibile”, le parole dell’ex dirigente del Comune di Cisterna.  La questione ruota tutta intorno alla direzione di queste varianti che il delegato all’Urbanistica vuole mettere nero su bianco.

La modifica del rapporto tra aree edificabili ed aree destinate a verde pubblico sarà verso una riduzione o un aumento della pressione insediativa nella pianificazione futura?

 Questo ancora non è dato saperlo, ma nel caso l’indirizzo fosse quello di un surplus di cemento e volumetrie, sarebbe un’operazione che andrebbe a schiantarsi frontalmente contro i continui richiami al concetto di “cubatura zero” cavalcato da Lbc in campagna elettorale –  in contrapposizione al trasversale sfregio edilizio subito dalla città e all’allegra gestione urbanistica – e che gli è valso una non trascurabile quantità di consensi.

  1. Caro Coletta, mi sa che stai andando in direzione opposta a quello che avevi promesso.

  2. Caro Coletta, leggo che Buttarelli parla anche del Cimitero, ma quante deleghe gli hai dato? Ma tu che fai? Pensi solo alle alle piste ciclabili e agli avvenimenti culturali?
    Non volevi riportare il Cimitero al Comune? A me invece, sembra che l’assessore tiri la volata a Damiani.