Latina Bene Comune: Ztl, trasporti e mobilità. Tutti i progetti in cantiere

28/10/2016 di

consiglio-comunale-latina-coletta-7Una rielaborazione ragionata della Ztl, ma anche un’analisi del sistema dei trasporti. Il presidente della Commissione Viabilità Francesco Giri ha illustrato la situazione durante la consueta assemblea del martedì nella sede di Latina Bene Comune.

Trasporto pubblico locale, il nuovo piano. Il nuovo piano mira a ridisegnare il trasporto pubblico locale cercando di ottimizzarlo. Si cercherà di rispettare ciò contestualmente al concessionario che termina la proroga il 31 ottobre. L’idea del Comune è quella di continuare a prorogare il servizio in carico alla vecchia società di sei mesi in sei mesi, e nel frattempo,trovato un piano già impostato dalla passata amministrazione, sulla base di quest’ultimo datato 2013 e giudicato valido da esperti del settore urbanistico, sviluppare un piano specifico che implementi strumenti innovativi per la città, andando poi a gara. Il Trasporto pubblico locale sfrutta“corridoi preferenziali” chiamati ad alta velocità cioè a media e lunga percorrenza, ovvero che collegano i vari quartieri “periferici” al centro e quelli che legano Latina Scalo al Centro. Sarà presa in esame la possibilità di ridurre fermate che, da uno studio condotto, si ritengono meno utili di altre. A ciò si aggiungerà la mobilità da ultimo miglio, ovvero l’accesso dei cittadini a reti di trasporto veloci: car sharing, la condivisione di viaggi in auto tra più soggetti, car pooling, ciclabilità, le navette elettriche. Dunque si punterà sulla mobilità sostenibile perché realizzata con mezzi meno inquinanti che renda più efficace la viabilità e il legame tra periferie e nucleo centrale: fiore all’occhiello del tutto sarà potenziare l’anello centrale che coincide con la circonvallazione interconnettendole linee veloci che provengono dalla periferia della città con il nucleo centrale della stessa.

Come immaginare la nuova città? Molti gli elementi focali analizzati: il concetto di mobilità in chiave moderna prevede che il cittadino debba spostarsi sempre meno all’interno del nucleo urbano perché ogni quartiere dovrebbe essere autosufficiente e fornito delle esigenze di base. E’ basilare sfruttare appieno i servizi inseriti negli spazi limitrofi: scuole,  sportelli posta, ecc… Dunque immaginando che i cittadini si spostino sempre meno, diventerà centrale la funzione dell’anello della circonvallazione che fungerà da nodo di scambio integrata con la mobilità da ultimo miglio. Mezzi più piccoli, meno inquinanti e facendo meno fermate coordineranno il traffico per il trasporto pubblico.

Metropolitana. La posizione dell’amministrazione è quella già espressa in campagna elettorale, un “no” fermo alla realizzazione della così detta “metropolitana leggera”. La dirigenza comunale dovrà studiare un piano per uscire, con il danno minore possibile per la cittadinanza,dal contenzioso economico di ben 30 milioni di euro chiesti dalla società che ha preso in gestione la metro leggera. Per un ente comunale come Latina, portare a compimento tale opera significherebbe il dissesto finanziario.

Ztl. La Ztl, zona a traffico limitato non deve essere una cattedrale nel deserto, ma un punto di partenza per una rivisitazione strutturata di tutto quello che è il centro urbano. Latina ha una pianificazione urbana che si adatta perfettamente alla mobilità ed in particolare a quella sostenibile. Il progetto ereditato dalla passata amministrazione, aveva in oggetto l’ultimo punto ovvero la pavimentazione, ora tale zona deve essere correttamente gestita, organizzata e strutturata secondo provvedimenti lungimiranti, nel medio e lungo periodo che incontrino richieste dei cittadini ed esigenze dei commercianti.

  1. Fate pagare la metro leggera a ”Zaccheo dai 50 appartamenti” (che l’ha inaugurata 10 anni fa a Natale), fate le vere piste ciclabili e chiudete il traffico per alle auto private entro la vecchia circonvallazione.

  2. non un politico in Italia abbia mai pagato realmente per i danni causati, MAI NESSUNO, qualche lieve condanna pecuniaria pochi spiccioli o con la reclusione preventiva per pochi giorni per essere scarcerato o mandato agli arresti domiciliari, in ville e palazzi.

    Il 4 dicembre votate NO alla riforma costituzionale per fare in modo che questi non rinascano di nuovo ancora più forti.