Degrado a Zannone, il caso finisce in Parlamento con un’interrogazione della Lega

14/10/2016 di

Le vicende di Zannone arrivano in Parlamento, con una serie di interrogazioni urgenti al Ministro dell’Ambiente. Il senatore Gian Marco Centinaio, Presidente dei Senatori della Lega ed ex vicesindaco di Pavia, ha depositato il testo l’11 ottobre. Dopo aver ricordato i contenuti delle denunce penali del sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, nei confronti del Corpo Forestale e del Parco del Circeo, sulle discariche a cielo aperto rinvenute a Zannone e sui sacchi di veleno topicida incustodito, il senatore ricorda che dal 1979 Zannone è gestita dal CNR, dalla Forestale e dal Parco del Circeo.

“Forestale e Parco – si legge in una nota – avevano gli alloggi e gli uffici proprio nei pressi delle discariche a cielo aperto, dove sono accumulate brande da letto, sanitari, elettrodomestici, un piano cottura, la cappa di un camino, termosifoni elettrici, scaffalature di ferro, reti metalliche, inerti dell’edilizia e anche tubi in eternit. Si precisa “avevano” gli alloggi, perché risulta che da quasi otto anni il Parco non mette più piede a Zannone e gli uffici sono un cumulo di schifezze, mentre il presidio della Forestale è stato soppresso quasi tre anni fa. Ne consegue – afferma il Sen. Centinaio –  che “sull’isola di Zannone non esistono più iniziative alcune, sia di vigilanza che di promozione, che possano corrispondere ai doveri istituzionali del Corpo (Forestale) e ai doveri per i quali sia istituito un parco nazionale”.

senatore-gianmarco-centinaioIl senatore leghista accusa il presidente del Parco, Gaetano Benedetto, di aver “impedito una composizione dello scontro Ponza/Parco che dura ormai dal 2012”.

In conclusione dell’interrogazione, il senatore Centinaio chiede al Ministro dell’Ambiente se non sia più giusto commissariare il Parco del Circeo “viste le inadempienza riscontrate nell’isola di Zannone, ma anche in altre aree quali Fogliano e adottare tutte le iniziative di propria competenza per promuovere la restituzione dell’isola di Zannone al proprietario, il Comune di Ponza, con precisi vincoli di area naturale protetta a gestione comunale, per una vera valorizzazione delle risorse naturali e ambientali, nonché per una fruizione turistica regolata e rispettosa della straordinaria bellezza dell’isola”.

  1. restituire al Comune di Ponza significherebbe agevolare la speculazione edilizia, meglio il degrado, anzi, demolissero tutto e ripristinassero lo stato dei luoghi naturali come in origine, con il divieto assoluto di far mettere piede sull’isola agli esseri umani.