Consiglio, presentate le linee programmatiche. L’opposizione: sembra un programma elettorale, proposte aleatorie

11/08/2016 di
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primo-consiglio-comunale-coletta-latina-2Un altro tassello del percorso politico che sarà intrapreso nei prossimi cinque anni è stato posizionato dall’amministrazione Coletta.  Quasi al ridosso dei canonici 60 giorni, sono arrivate in Consiglio le linee programmatiche di mandato. La squadra di governo ha messo nero su bianco gli indirizzi e gli obiettivi incardinati nella gestione della cosa pubblica.

Un programma ad ampio spettro che guarda non solo da qui alla fine del mandato, ma si proietta in una visione organica di sviluppo che vedrà come checkpoint il 2032, anno in cui la città compirà il centesimo compleanno e in cui si potrà trarre una sorta di bilancio di fine secolo.

L’operato che Coletta e i suoi si baserà, come sottolineato dallo stesso sindaco, sul concetto delle “tre E”: equità, efficienza, efficacia. Un leitmotiv che si inserisce in una panoramica di gestione  che ricopre a 360 gradi tutti i vari settori di intervento.

“Avremmo potuto scrivere il libro dei sogni, sognare non costa nulla – ha esordito Damiano Coletta davanti ad un’Aula Consiliare pronta a valutare punto per punto le proposte di Lbc – Ma la nostra comunità è già stata ingannata da i sogni.” Lo spaccato generale che dà il Primo Cittadino è di una “città di diritto: diritto alla casa, al lavoro, al sostegno delle persone che vivono in un disagio economico sociale.” Hanno poi preso la parola gli assessori per esporre gli indirizzi dei singoli rami della giunta. 

La programmazione di mandato, dopo una lunga discussione che ha dilungato la seduta fino alle 17 (ben 7 ore), è stata approvata con 19 voti favorevoli e 6 contrari. Si sono astenuti dal voto il PD e Matteo Coluzzi, che sono usciti dall’aula, a seguito dell’istanza di Enrico Forte secondo la quale le linee di indirizzo non avrebbero dovuto essere sottoposte a votazione.

LINEE PROGRAMMATICHE: i singoli indirizzi e le accuse dell’opposizione

Trasparenza e Legalità: informatizzazione degli atti e maggior accessibilità da parte del cittadino. Il primo assessore a parlare è stato il vicesindaco con delega alla Trasparenza e Legalità Paola Briganti. Latina “città equa” è uno dei pilastri del documento: “Riscrivere un patto sociale che negli anni è andato perso. Bisogna tornare a sentirsi una comunità a cui bisogna contribuire, se si vuole crescere”, le parole del braccio destro di Coletta. L’assessorato da lei presieduto andrà in direzione di un potenziamento dei servizi informatici, in modo da dare concretezza all’obiettivo trasparenza.

Bilancio: riduzione del carico fiscale, controllo sociale e partecipazione. Una trasparenza che deve riguardare l’utilizzo delle risorse: “Proporremo di inserire nell’Albo Pretorio – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Giulio Capirci– non solo il bilancio previsto dalla normativa contabile, ma anche un documento che citi fonti ed utilizzo dei soldi pubblici”. Risorse che devono essere necessariamente ottimizzate; a livello contabile equivale a dire: maggiori entrate rapportate a spese inferiori. “Puntiamo sulla condivisione, sulla creazione di un bilancio partecipato, che potrà essere attuato solo quando riusciremo a creare una rete, appunto, di partecipazione reale volta a creare un canale di comunicazione con la cittadinanza.” Un contributo che si intravede anche nel programma di sponsorizzazioni denominato “Io&Latina” e istituito dallo stesso Capirci. Un’operazione parallela a quella della riduzione del carico fiscale, attuabile grazie ad un allargamento della base contributiva.

Personale amministrativo e affari istituzionali: la rivoluzione di Costanzo. Il quadro delineato dall’assessore Antonio Costanzo rasenta i contorni dell’immobilismo amministrativo: manca una vera e propria gestione documentale; non ci sono banche dati unificate; si opera con una Carta dei Servizi ferma al 95, nonostante i vari interventi spot di Nardone, Di Giorgi e Barbato; esiste, inoltre,un defecit di personale che ammonta a 350 unità. Emblematica la conclusione dell’intervento segnata dall’utilizzo di una citazione del presidente dell’Anac Raffaele Cantone:”Negli uffici pubblici le persone per bene ci sono, ma vengono marginalizzate”

Giovani e programmazione europea: opportunità e “protagonismo”. “Garantire pari opportunità, uguaglianza, occasioni e possibilità di scelta”, sono gli indirizzi posti da Cristina Leggio, delegata alle Politiche Giovanili e allo Sportello Europa. Il programma dell’assessore proveniente da  Lbc Giovani è diretto verso un’internalizzazione ed un’integrazione delle realtà culturali del territorio, al centro delle quali devono esserci necessariamente i giovani: “Concretizzare il concetto di ‘protagonismo giovanile’ che si traduce in un maggior conferimento sia di risorse che di responsabilità”. E su questo punto sarò fondamentale creare una rete di collaborazione che ruoti attorno all’Università.

Economia locale e sostenibile, agrofood e valorizzazione delle eccellenza: il maxi-progetto di Costanti. Non può che essere eterogenea e ad ampia scala la programmazione derivante dal macro-assessorato alle Attività produttive, Commercio, Agricoltura e Turismo. Ben 17 obiettivi che corrisponderanno a a 60 azioni di governo. Un calderone di tematiche legate da un unico filo: la valorizzazione del territorio: “Bisogna conservare le ricchezze del nostro Agro Pontino; far convivere le eccellenze locali e le economie di vicinato ed inserirli in un mercato internazionale. Il Comune deve essere il primo promoter dell’economia locale”. Potenziare la cosiddetta filiera corta, mettere insieme sensibilità all’ambiente con l’esigenza di fare reddito, gli obiettivi . Puntare sul settore agroalimentare risulterà fondamentale per la crescita di Latina, un aspetto che ricade anche sulla questione-turismo. Una sorta di vetrina espositiva delle bellezze pontine.

Urbanistica e governo del territorio: Latina capofila del centro-sud. “L’urbanistica è uno strumento di benessere – ha spiegato il super-assessore Gianfranco Buttarelli – Negli anni il concetto di governo del territorio si è dilatato da quello dell’urbanistica.” Ritrovare la giusta compattazione dei settori sarà il mezzo per poter eleggere Latina ad elemento trainante di quella vasta area compresa tra le Città Metropolitane di Napoli e Roma. Dieci gli obiettivi messi sul tavolo. E i dettami per portarli a compimento non arriveranno da Buttarelli: questa è la sua linea. “L’urbanistica non può essere ad appannaggio di un assessore – avverte – L’urbanistica è il sindaco: io metterò solo in pratica i suoi indirizzi”. Ma la notizia è forse quella dell’uitlizzo di varie collaborazioni con altri Comini, sia per quanto riguarda i rifiuti che il trasporto pubblico.

Ambiente: un volo pindarico fino al 2032. Trasformare le criticità in opportunità.  Che Roberto Lessio volesse intervenire in modo netto sulle varie tematiche in delega al suo assessorato si era capito sin dalla prima Commissione Ambiente. “Si è assistito ad un utilizzo indiscriminato delle nostre risorse – ha denunciato nel suo discorso – Diverse servitù hanno condizionato negli anni la gestione della cosa pubblica”. Preso atto di ciò, all’orizzonte c’è quello sbiadito traguardo del 65% di raccolta differenziata. Ma Lessio ne fa una questione più ampia, quantomeno a livello di programmazione: “Nel 2032 dovremo arrivare il più possibile vicino al 100% del differenziamento rifiuti”. Un’economia circolare è quel prospetto – per ora, purtroppo, pura astrazione – che darebbe davvero un senso al concetto di sostenibilità ambientale.

Scuola, Sport, Cultura: promozione e interventi di mappatura. Avere un quadro complessivo delle risorse è forse il problema più grande che si trova davanti l’assessore Antonella Di Muro. Censire i vari impianti sportivi e procedere con un’analisi capillare delle situazioni dei singoli plessi scolastici sarà il primo passo. Un intervento parallelo alla promozione culturale che non può prescindere dà un’attività di recupero del patrimonio e di gestione degli spazi.

Welfare: “I cittadini al centro dell’azione di governo”.  L’analisi del delegato al Welfare Patrizia Ciccarelli inizia dalle criticità per arrivare ai punti di forzi. Ma quali sono, appunto, questi punti di forza? “Una straordinaria fecondità sia al livello regionale che nazionale di strumenti normativi di cui l’amministrazione comunale può usufruire”. Ma anche una “cittadinanza attiva” che, secondo l’assessore, Latina può vantare.

L’offensiva dell’opposizione: “Più che un documento di linee programmatiche sembra un programma elettorale”. L’esposizione della squadra di Coletta appare impeccabile a livello “oratorio”: semplificazione abbinata ad un’elevata capacità comunicativa. Un elemento positivo se si considera l’aspetto della fruizione dei contenuti, Ma la questione che solleva unanime l’opposizione riguarda il merito. Nel senso, ottimi gli obiettivi ma rimangono alcuni quesiti: Come? Con quali tempi? Con quali risorse? 

Le risposte secondo la minoranza non sono state date nel documento di indirizzo. “Mi sarebbe piaciuto leggere cose più concrete”, ha esordito il consigliere PD Nicoletta Zuliani, dando inizio ad una polemica trasversale che ha attraversato tutti i banchi posizionanti nell’ala destra dell’aula consiliare.

“Non c’è alcuna visione del nostro territorio”, le dichiarazioni del collega di partito Massimiliano Carnevale. Fanno eco le parole di Matteo Coluzzi: “Quando ci è stato detto che ci volevano 60 giorni per portare le linee programmatiche in Consiglio, ci si aspettava di discutere su cose più approfondite.”

Più duro Nicola Calandrini, che ha sfidato la maggioranza a presentare le “carte”: “Non facciamo la politica del carciofo: una foglia alla volta. “. E si riferisce soprattutto alla questione rifiuti, quindi alla vicenda del bando per l’igiene urbana e al nodo della nuova società che gestirà il servizio: “C’è troppa schizofrenia sul tema dei rifiuti. Venite in Consiglio con un progetto industriale e con un piano economico finanziario. Non raccontateci favolette, ma dateci, la possibilità di vedere le carte.”

Ma la vera stoccata la sferra il forzista Giorgio Ialongo: “Si tratta più di un programma elettorale che un documento di indirizzo”.

La replica della maggioranza: i singoli punti verranno discussi nel DUP. Coletta: “Abbiamo delle posizioni nette su diverse questioni: anche questa è una visioni di città”. Il confronto, dunque, si è incentrato sul tema dell’approfondimento dei singoli punti. Le accuse di “aleatorietà” mosse dall’opposizione hanno trovato pronta replica attraverso le precisazioni arrivate da i consiglieri di maggioranza Massimiliano Colazingari e Francesco Giri. La trattazione delle singole proposte avverrà nel Documento Unico di Programmazione e successivamente nel Piano Economico di Gestione. Secondo Lbc dunque questa non era le sede adatta per addentrarsi nei vari aspetti degli obiettivi di governo.

Ma spetta a Coletta il compito di controbattere punto per punto, provando anche a sottolineare la paralisi amministrativa che  ha connotato le passate gestioni, una situazione che sicuramente non si può sbloccare in 60 giorni. “Se abbiamo parlato di città di diritti, vuol dire che questi diritti fino ad ora non sono stati rispettati”, ha puntualizzato il Primo Cittadino. ” Noi abbiamo dimostrato di avere una posizione netta su diverse questioni. Anche questa è una visione di città. Dare a questa città un’identità che non ha mai avuto”. E non perde occasione di lanciare un monito alle opposizioni:”Vorrei che i rapporti si ammorbidissero. Probabilmente ci sono ancora le scorie delle ‘tensioni agonistiche’ ereditate dalla campagna elettorale”.

Gli indirizzi sono stati dati. Ora la città si aspetta dei programmi concreti che sappiano dare continuità ai buoni propositi che hanno fruttato a Lbc un consenso plebiscitario. Il prossimo esame, in questo senso, sarà il fantomatico DUP.

 

 

 

 

  1. Mai io mi domando come mai “soggetti” che hanno rovinato Latina fino ad oggi si mettano pure a parlare? Loro in 20 anni che hanno fatto oltre a far mangiare i loro amici del cemento?
    Per cortesia, questa non è opposizione, è ostruzionismo!