Bellini (Lbc): “Mozione sulla Roma-Latina? Un trappolone. A Latina 5 anni di buon governo”

23/07/2016 di
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dario-bellini-latina24oreDalle parti di Piazza del Popolo si inizia finalmente a fare sul serio. Le tensioni che hanno accompagnato alcuni tratti della campagna elettorale sono riaffiorate  in queste prime fasi di governo. Concitati sono stati i passaggi che hanno scandito l’ultimo Consiglio Comunale e il dibattito scaturito tra le parti. Da un lato le forze di opposizione, che in maniera congiunta montano una serie di polemiche volte a puntare il dito sull’inesperienza, sulla presunta inadeguatezza politica della compagine di maggioranza; dall’altro Coletta e la sua Lbc che si trovano costretti a dover fronteggiare un’offensiva quasi trasversale.

Ci pensa dunque il capogruppo di Latina Bene Comune in Consiglio, Dario Bellini – in un’intervista rilasciata a Latina24ore.it –  a mettere i cosiddetti “puntini sulle i”, rispondendo punto per punto alle ultime accuse mosse dalle controparti politiche.

Bellini, un giudizio su queste primissime fasi di mandato: ritiene che i tasselli mossi fino ad ora siano sufficienti a far capire ai cittadini la linea che ha adottato e che adotterà LBC?

Io penso che stia effettivamente iniziando un processo di metamorfosi. A partire da quello che sta succedendo attorno ad Acqualatina e Latina Ambiente: sono dei segnali chiarissimi di un’inversione di tendenza rispetto a certe logiche che hanno mosso le decisioni di quei partiti che hanno governato la città fino all’altro ierii; delle logiche spesso e volentieri distanti da quella che è la tutela degli interessi dei cittadini. La pressione che sta facendo il sindaco in sede di assemblea dei soci dell’Ato4 per cercare di creare un blocco indirizzato a far sì che anche a Latina l’acqua diventi pubblica, la dice lunga sulla mole di lavoro che stiamo affrontando. Un lavoro per rendere Latina una città normale, con al centro il cittadino e non gli interessi personali di certi soggetti.

Le critiche riguardo l’inesperienza e la presunta incompetenza del blocco Lbc in Consiglio sono arrivate da più fronti. Le ritiene fondate?

Si sa, in politica quello che si fa non basta mai: si potrebbe e si dovrebbe fare sempre di più. Noi certamente stiamo pagando lo scotto iniziale dovuto all’inesperienza, ma questo non ce lo devono certo dire i signori dell’opposizione né tantomeno tanti bravi commentatori più o meno di parte. Sfido  chiunque a sedere per la prima volta negli scranni del Consiglio, tra regolamenti e cavilli, e non affrontare le questioni con un certo “timore reverenziale” di poter commettere degli errori. Qualche mancanza ci potrà anche essere, per carità, ma sempre i buona fede ed eventualmente in merito a “tecnicismi”. Potrà succedere che si verificheranno degli abbassamenti della soglia di attenzione come nella fase finale dell’ultimo Consiglio. Sono, appunto, errori che, una volta pagati, proprio perché subiti sulla propria pelle, non si ripeteranno. Fa parte anche questo della crescita di un movimento politico emergente come LBC.primo-consiglio-comunale-coletta-latina-1

Pensa che ci sia in atto un processo di strumentalizzazione atto a destabilizzare la maggioranza?

E’ nel gioco delle parti, non è questo che ci spaventa. Io rispetto la democrazia e le sue dinamiche. In aula consiliare ho chiesto tuttavia all’opposizione, per il bene di questa città, di non cavalcare l’onda di facili strumentalizzazioni, di non giocare a fare i professori; in Consiglio così come nelle commissioni o nelle conferenze dei capigruppo. Questo atteggiamento non ci porta certo a lavorare meglio, vale per noi ma anche per loro.  Noi ci siamo comportanti correttamente fino a adesso. Lo abbiamo dimostrato anche in queste ultime fasi evitando di lanciare una polemica contro Calandrini, il quale nella conferenza dei capogruppo affermava che il numero delle Commissioni Consiliari si potesse cambiare solo in Commissione Affari Istituzionali, cosa non vera. Avete sentito qualche esponente di LBC approfittare di tale mancanza per attaccare il segretario provinciale di Fratelli d’Italia? Ecco la differenza, a noi piace discutere su cose concrete, su problemi reali. Abbiamo davanti a noi cinque anni di mandato e saranno cinque anni di buon governo, possono stare sicuri di questo. Per noi la bussola è impostata sulla ricerca del bene comune.

Un chiarimento sulla vicenda scoppiata in Consiglio riguardo la mozione sulla bretella Roma-Latina.

Noi abbiamo chiesto che l’argomento si potesse analizzare ed approfondire, ed è per questo che non ci siamo espressi ed uniti in una posizione. Quel punto all’ordine del giorno, aggiunto all’ultimo momento non era altro che un trappolone creato ad hoc per mettere in difficoltà la maggioranza e nello stesso tempo non approfondire il tema. Sicuramente non siamo stati scaltri. La nostra intenzione era ed è quella di analizzare capillarmente la questione in Commissione. Non c’erano le basi di discussione per poter votare un ordine del giorno che avrebbe richiesto un attento studio delle carte, proprio per non affossare la dialettica in merito.

Il quesito posto in Conisiglio dalla minoranza chiedeva se siete più vicini alla posizione di Virginia Raggi, che si è detta contraria, o a quella di Zingaretti, che invece ritiene questo progetto un tassello fondamentale per il sistema dei trasporti laziale. Quali sono al momento le vostre riflessioni?

Latina ha bisogno di un collegamento integrato con Roma. La Pontina è un’infrastruttura non più adatta alla mole del traffico veicolare a cui è soggetta quotidianamente. È lapalissiano tutto questo. Ma da qui a volerci colpevolizzare del fatto che non abbiamo voluto “decidere” su un intervento per il quale, tra l’altro, è stato già aggiudicato il bando di gara sull’affidamento dei lavori, mi sembra eccessivo. Il punto è che non c’è nulla da decidere, si tratta solo di voler ricamar sopra dei commenti. Tuttavia per noi era fondamentale -anche se ripeto che si trattava solo ed esclusivamente di un commento perché non potevano decidere nulla –  discuterne nella sede opportuna dopo aver approfondito la questione.

Quanto ancora devono “studiare”, secondo lei, i neo consiglieri LBC per addentrarsi al meglio nei tecnicismi della macchina amministrativa e giocare alla pari con alcuni navigati membri dell’opposizione?

Stiamo studiando, ci stiamo applicando. E a dire la verità non mi preoccuperei neanche di questo. Centrare una discussione su questo argomento vuol dire parlare di aria fritta. Gli aspetti importanti sono altri, sono ad esempio i controlli che noi andiamo ad apportare ogni giorno all’interno degli Uffici, perché la politica da gli indirizzi, ma sono i dirigenti ed i funzionari che lavorano all’interno del Comune ad esplicare le linee dettate, andando ad incidere sulla trasformazione di una città.  Nondimeno, per non cadere in tranelli che possono celarsi in certe esasperazioni dei tecnicismi, ogni argomento che passerà per quegli scranni verrà esaminato, verrà chiesta una pausa ed eventualmente un rimando della mozione.  Fossero questi i problemi della città …

consiglio-comunale-latina-coletta-9Per concludere, ci può dare delle indiscrezioni sulle linee di indirizzo che presenterete in merito alla programmazione di mandato?

Per ora posso solamente suggerire, a chi ha lanciato la polemica, di andarsi a leggere il nostro programma, con il quale abbiamo ottenuto la fiducia della città e sul quale baseremo la nostra azione di governo. Il sindaco ci sta lavorando da diverso tempo, la legge gli consente i canonici 60 giorni per presentarle in Consiglio. In alcune consiliature questo passaggio è stato discusso alla seconda seduta, in altre nel terzo o nel quarto. Stiamo parlando ancora una volta di facili strumentalizzazioni, e questo non è quello di cui ha bisogno la città per ripartire.

 

  1. Mamma mia, Bellini, quante chiacchiere!

    Sulla Roma-Latina, devo dire che purtroppo per me devo e ho dovuto fare nel recente passato sia io che i miei famigliari, un sacco di volte la strada per Roma per visite, accertamenti e ricoveri.
    L’attuale Pontina è un inferno anche senza i roghi di questa giorni.
    Forse altri non la usano o vanno a Roma raramente e per svago, ma la nuova superstrada è una necessità.
    Chiedete ai pendolari di zone non servite da mezzi pubblici o con orari non coperti!
    Poi, se qualcuno vuole andare a Roma in bicicletta, buon per lui; chieda le piste ciclabili nella nuova strada e in sella!