FOTO Chiesuola invasa dai rifiuti, chiesto un incontro con il sindaco Coletta

29/06/2016 di
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L’emergenza rifiuti è ormai una criticità con cui i latinensi devono convivere quotidianamente. Oltre ai disservizi – che si traducono in cumuli di rifiuti ai lati dei cassonetti – causati da una discarica, quella di Borgo Montello, a corto di volumi e praticamente bloccata, dalla vicenda Latina Ambiente salvata in extremis dal fallimento e dallo slittamento di un mese per il termine ultimo per la presentazione delle offerte per la gara pubblica per l’affidamento del servizio di igiene urbana, c’è un altro aspetto che si aggiunge al già preoccupante quadro d’insieme. Quello delle mini-discariche a cielo aperto.

La denuncia arriva dall’associazione Borghi Latina tramite le parole del presidente dell’associazione, nonché responsabile del vincenzo-valletta-associazione-borghi-latinaComitato Chiesuola, Vincenzo Valletta.  Davanti all’Isola Ecologica della frazione Chiesuola, impianto chiuso lo scorso dicembre, si assiste oramai da cinque messi ad un indecoroso spettacolo. Cumuli di rifiuti di ogni genere, anche molti scarti di lavorazioni aziendali:  scampoli di tessuti, barattoli di vernice vuoti, polistiroli, plastiche di ogni genere, componenti di auto ecc. Un indizio del fatto che tale costume non riguarda solo gli abitanti della zona. Sembra, infatti,  che anche tra le aziende c’è chi prova a  conferisce rifiuti illecitamente evitando così di sostenere i costi di smaltimento derivanti da un procedura complementare alla normativa in materia.

“Non possiamo assistere impassibili a questo scempio “, spiega Valletta, che alle scorse amministrative ha corso con la lista Noi Con Salvini e che sarebbe entrato in Consiglio in caso di vittoria di Nicola Calandrini. “La struttura va riaperta al più presto per evitare che faccia la fine di quella di Latina Scalo divenuta ormai una discarica a cielo aperto nel bel mezzo di campi coltivati ad ortaggi.”

Eppure delle soluzioni, peraltro semplici e di facile attuazione, ci sarebbero anche. Basterebbe installare al più presto sistemi di videosorveglianza ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003 che consentono di individuare, sanzionare e denunciare nei casi più gravi, chi commette illeciti ambientali abbandonando rifiuti ingombranti o speciali sul territorio. Un’arma per poter sanzionare i trasgressori, con multe che vanno dai 50 a da 50 a 600 euro per le utenze domestiche e fino a oltre 20mila euro per le utenze non domestiche.

“I sistemi di contrasto ai reati ambientali sono già stati adottati con successo da molti Comuni italiani – continua Valletta – non bisogna andare tanto lontano per verificare l’efficacia dello strumento. Basta vedere cosa stanno facendo i Comuni di Aprilia o di Pomezia dove, in quest’ultimo, da quando sono stati installati gli impianti di videosorveglianza, in soli cinque mesi sono stati identificate e multate 160 persone per un importo di circa 30 mila euro”.

L’auspicio del presidente del Comitato Chiesuola rimanda ad una riapertura dell’Isola Ecologica, un impianto che è rimasto in funzione per ben sette anni: “Ci auguriamo che l’amministrazione comunale si adoperi prontamente per riattivare un servizio che, grazie agli operatori della Latina Ambiente, ha funzionato in maniera eccellente fin dal 2008 (anno della sua messa in funzione) al 23 dicembre 2015 data di chiusura dell’impianto.”

Lasciare la situazione allo stato attuale comporterebbe anche il rischio di incendi dolosi e non, fenomeno che si amplifica inevitabilmente con l’avanzare della stagione estiva. Episodi del genere sono già accaduti a Latina Scalo.

“Vanno subito effettuati i lavori di manutenzione necessari alla riapertura del sito Comunale di Chiesuola e per questo chiediamo un incontro urgente con il Sindaco Damiano Coletta facendo appello alla sua sensibilità certi della Sua disponibilità dimostrata a tutti i cittadini di Latina”, conclude Valletta. Aldilà di un nuovo progetto per la riapertura, vanno immediatamente rimossi i rifiuti da un’area il cui degrado è diventato insostenibile.

  1. I rifiuti ogni tanto li rimuovono. Ma poi gli imbecilli tornano e lasciano ogni genere di porcheria. La soluzione della telecamere è giusta per dissuadere i malintenzionati : anche perché in caso di incendio accanto c’è il canile comunale e povere bestie, manca solo il fuoco…Intervenite al più presto!

  2. Avete voluto Coletta con le sue belle parole vi ha incantati e ora ve lo tenete, senza esperienza ora voglio vedere come farà Latina, almeno Calandrini dava tanti posti di lavoro in più si impegnava per risollevare la città quindi due cose positive

    • scommetto che tu sei uno di quelli a cui l’aveva promesso il posto di lavoro!
      comunque quando incontro il sindaco gli dico di tirare fuori la bacchetta magica (oltre che qualche soldo) e risolvere il problema, tranquillo!!

    • Ma quanto vi rode????
      Scommetto che se fosse diventato Sindaco Calandrini gli idioti che buttano l’immondizia senza scrupolo sarebbero scomparsi vero?
      Oppure Calandrini avrebbe usato l’ “elitropia” per risolvere tutte le questioni annose che gravitano da anni sulla nostra città.
      Non siete stati capaci di adoperare il senso civico durante i confronti in piazza, offendendo a dismisura una persona che parlava dei propri progetti ed ancora oggi usate l’inciviltà per accusare Coletta di non fare nulla….ma mi faccia il piacere.

    • Ma Rubaldini oltre ai posti di lavoro in più quanti buoni benzina a distribuito a voi disonesti per raccogliere voti? Dai aggiornaci su quel collega dei costruttori selvaggi. O forse hai già dimenticato Malvaso? A già… anche lui ti aveva promesso qualcosa?
      Comunque, a quanto ammontavano i buoni benzina con cui si comprava i voti Rubaldini?

  3. il tuo post è la testimonianza che dopo una certa ora non andrebbero serviti gli alcolici nei locali pubblici.

  4. Vergognoso, chiari voti di scambio confermati da gente senza un briciolo di dignità!!! Forza Coletta crediamo in te!!!