I Finiani i organizzano a Roma, Latina, Viterbo e Rieti

28/10/2010 di
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«Dopo Napoli, Bari e Milano Gianfranco Fini fa tappa anche a Roma. Domenica alle 10 parlerà all’ex teatro Adriano». Poche parole per aprire un nuovo fronte tra Fli e Pdl stavolta nella Capitale, roccaforte degli ex colonnelli di An ma città dalla quale è partita l’ascesa politica di Fini con quella candidatura a sindaco appoggiata nel 1993 proprio da Silvio Berlusconi. Il ‘Secolo d’Italià titola in prima pagina: «E da Roma Fini lancia la sfida ai colonnelli».

Dà notizia della ‘tappà capitolina del tour del presidente della Camera per incontrare i promotori dei circoli di Fli e, soprattutto, spiega il valore politico dell’incontro pubblico di Fini in «una piazza storica e difficile allo stesso tempo». «Roma è una piazza difficile – scrive Annalisa Terranova – perchè proprio qui l’ex An possiede le sue fortezze inespugnabili controllate dai capicorrente Alemanno, Augello e Rampelli che hanno scelto di non seguire Fini nella sua avventura fuori dal Pdl». «Impossibile che Fini escludesse proprio Roma», scrive ‘Il Secolò che cita gli sforzi organizzativi nel Lazio di Giulio Buffo e Antonio Buonfiglio, coordinatore regionale del partito.

Proprio Buonfiglio ammette che «i tempi non sono ancora maturi per la costituzione di un gruppo autonomo a Roma ma entro fine anno sicuramente potrebbe nascere alla Regione. Fuori Roma – aggiunge – i gruppi comunali di Fli nasceranno a Latina, Viterbo e Rieti».

Per Terranova «il Pdl ha una immagine fragile e ferita» e l’incontro romano è «una scommessa decisivà perchè »gli ex An sono convinti che Fli sia una realtà nata in Parlamento e senza radicamento sul territorio«. Con il »discorso all’Adriano – conclude – Fli diventa concorrenziale nella Capitale con gli apparati correntizi dell’ex An«. Il ‘Secolò si spinge a ipotizzare »una ulteriore arma dialettica che Fini potrà utilizzare e che riguarda il rapporto con la Lega«. »È un punto che potrebbe rivelarsi dirompente all’indomani della sceneggiata in piazza Montecitorio in cui il sindaco di Roma è stato fotografato mente cucinava le tagliatelle per le camice verdi e in cui la Polverini imboccava con zelo da badante il capo del Carroccio che aveva qualificato come ‘porcì gli abitanti della Città eterna«. »Gli ex colonnelli – conclude – sono avvertiti…«.