FOTO. Latina, il Comune sempre più inefficiente. Quartieri Connessi: “Latina sta diventando la città delle toppe”

03/06/2016 di
parete-vandalizzata

parete-vandalizzataNon è passato molto tempo da quando, il presidente dell’Associazione di volontariato Quartieri Connessi di Latina, Ferdinando Cedrone, si è visto rispondere dal Comune, dopo aver chiesto l’intervento dell’autorità competenti per la ricollocazione di un cartello stradale, che non c’erano i fondi necessari per intervenire.  Pochi giorni fa l’Associazione ha dovuto svolgere l’ennesima attività di volontariato per l’assenza, o meglio la non corretta, attività dei dipendenti del Comune.

I volontari sono dovuti intervenire non per ripulire i danni provocati dai soliti vandali, ma per ripulire quelli provocati dal Comune di Latina che, tramite alcuni operatori non meglio identificati ha ricoperto alcune scritte nazifasciste presenti sulla parete del chiosco bar di via Cherubini nel quartiere Q4 di Latina, segnalate dall’Associazione Quartieri Connessi  allo sportello del cittadino, con un colore molto diverso da quello della parete vandalizzata, costringendo di fatto i volontari di Quartieri Connessi ad intervenire nuovamente, con un colore stavolta più simile a quello originale, ma con maggiore dispendio di tempo e di vernice, in quanto si è dovuto ricoprire anche le “toppe comunali”.

Ma quanto accaduto per il chiosco di via Cherubini non è di certo un caso isolato. Basta vedere come sono stati recentemente ripuliti, dagli stessi operatori del Comune di Latina (o chi per loro) i muri del sottopasso all’incrocio di viale Le Corbusier con la SR Pontina, e ci rendiamo conto di essere di fronte ad un “modus vivendi”, un modo di concepire il bene pubblico ed il decoro urbanistico/ambientale, come un dettaglio del tutto trascurabile. Non sono poi da tralasciare le numerose “toppe sulle strade”, ossia l’asfalto millimetrico utilizzato per dare l’illusione di aver riparato le buche stradali.

Tutto ciò determina, ovviamente, costi maggiori di riparazione poiché si deve intervenire su un qualcosa che in realtà aveva già avuto una risoluzione completamente errata.  A questo punto ci chiediamo se è necessario spendere i soldi del Comune con interventi errati, su cui si deve successivamente re-intervenire, e non avere poi i fondi necessari per sistemare un cartello stradale.