LA LETTERA Il Lido è sotto sequestro, dove andrò al mare con mio figlio?

11/05/2016 di
sequestro-chiosco-latina-lido

sequestro-chiosco-tortuga-latina-lidoCara Latina24ore, scrivo queste poche righe piena di rabbia. Mi rivolgo al Comune, al commissario, a tutti i candidati, ai titolari degli stabilimenti, a tutti i funzionari comunali che governano questa nostra martoriata città.

Vi domando: come è possibile “chiudere” un’intera spiaggia come quella di Latina? Come è possibile non trovare altre soluzioni nel rispetto della legge? Io non sono una esperta di diritto, ma forse con un pizzico di buonsenso in più si potevano trovare altre strade per risolvere le irregolarità alla marina di Latina. Oppure non è così? Era davvero inevitabile sequestrate tutto e ora demolire tutto?

Mi domando dove potrò andare al mare quest’anno con un bambino piccolo, senza un posto dove poter usare i bagni, le docce, il bar, i servizi. Dove poter avere un ombrellone, pagando.

Se ci sono state violazioni della legge vanno sicuramente perseguite e condannate, ma forse in altro modo, con delle multe, con delle ordinanze di altro tipo. Magari con l’obbligo di curare il litorale a proprie spese. Non so, una soluzione diversa poteva essere trovata.

Questa, invece, è senz’altro la soluzione peggiore.

Vanessa

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  1. Basta che vai a sinistra nel tratto capoportiere rio martino, troverai 8 chioschi con tutti i servizi spiaggia. A destra ho sentito che il comune attrezzerà comunque dei bagni chimici e la pulizia della spiaggia ed un presidio di assistenza ai bagnanti (bagnini). I titolari degli stabilimenti chiusi lo sapevano bene che dovevano smontare le strutture a fine stagione.Guarda caso le regole si rispettano solo in casi straordinari come in presenza del commissario e non dei soliti politici che si vendono per il consenso elettorale..a Latina come in tanti altri luoghi del nostro paese siamo purtroppo affetti da un clientelismo atavico.

    • Rispondo solo per un tratto del tuo commento. Non è il primo commissario che arriva a Latina, e non mi sembra che Nardone abbia fatto polemiche in tal senso. I titolari degli stabilimenti in questione sono anni che espongono i loro problemi, non è per una questione di legalità e quant’altro, è il fatto che suddette persone che hanno speso per rendere un lungomare più vivo, pagando le tasse dei rifiuti, l’acqua che alle attività balneari sono superiori rispetto ad un privato che ha un’abitazione. Hanno sempre pagato le concessioni demaniali e non sono mai venuti meno al pagamento dell’immondizia. Non è assolutamente vero che soltanto con il commissario c’è stata legalità, anche con le ex amministrazioni c’è stato un dialogo, talvolta anche più duro. Gli stabilimenti hanno una concessione demaniale di 6 anni più altri 6, che al momento dello smontaggio sono sempre stati puntuali lasciando l’area con la pedana autorizzata dagli enti preposti, anche dallo stesso comune. Se non hanno smontato è solo che la regione lazio ha fatto una legge, e che quindi il comune pare non volerne sapere. Eppure i mezzi tra enti, uno comunale, l’altro sovra-comunale, e a quanto sembra non vi è stato neanche un approccio di indirizzo tecnico. Questo è il fatto che la gente di Latina vuole sapere. Come mai questo accanimento se mancano ancora due o tre anni alla fine delle concessioni?

      • Minerva,quindi se la regione ha fatto una legge che il comune non ha recepito, è perchè non era di competenza o per altri motivi? e se negli anni passati i gestori degli stabilimenti hanno sempre correttamente smontato le loro strutture, come mai quest’anno non lo hanno fatto? pensavano che con la legge regionale sarebbero stati autorizzati?

        • Mi documento come posso:

          1) l’adeguamento del regolamento regionale del 2009, attualmente in vigore, sull’uso delle aree demaniali marittime per finalità ricreative (regolamento regionale 15 luglio 2009 n. II sulla disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione demaniali marittime per finalità turistico ricreative e classificazione degli stabilimenti balneari). (adeguamento da compiere entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge).
          2) l’approvazione del PUA regionale (entro 30 giorni dalla notifica del regolamento).
          3) I comuni infine dovranno adottare, o adeguare i PUA già adottati, secondo le linee guida approvate con il PUA regionale entro 180 giorni , decorsi i quali la regione eserciterà i poteri sostitutivi.
          In ragione di tale disposizione, per la prima volta nel Lazio si pongono le basi per una pianificazione unitaria dell’utilizzo delle spiagge. Nelle more dell’adozione del PUA regionale continuano ad applicarsi i PUA già vigenti e proseguono le procedure di adozione/approvazione di nuovi PUA.

          • gentilmente cara redazione, può pubblicare il mio commento in base al regolamento regionale e in riposta ai commentatori, dopo l’applicazione della legge della destagionalizzazione? grazie

      • Giusto due righe per ricordarti che il bando parlava chiaro, prevedeva lo smontaggio…….
        Ora, per tua informazione, diversi imprenditori , leggendo il bando e facendosi due conti, hanno ritenuto QUEL BANDO non remunerativo.
        Altri, pensando di essere più furbacchioni, hanno pensato di metterci un piedino dentro, poi, magari con la complicità di qualche mangiavoti, qualcosa si fara’.
        Caso volle che il Commissario non e’ a caccia di voti, glinstabilimenti vanno smontati e se il Comune non recepisce la legge Regionale, ci sara’ un motivo.
        Aggiungo che ,eventualmente, con le nuove regole, la gara andrebbe pure rifatta, essendo cambiate le condizioni e qualche imprenditore, potrebbe ritenere l’impresa ORA remunerativa.
        Sorvolo sulla precisazione che sino ad ora sono state pagate tutte le tasse previste perché dovrebbe essere la normalità……anche se per qualcuno rappresenta una novità.

  2. Cara Vanessa.. tu vorresti semplicemente vivere in un paese civile… mi spiace ma non è L’Italia quel paese..

  3. La signora addirittura non trova un lido organizzato per portare al mare i figli? Mi sembra un pò un’esagerazione questa cosa e piuttosto che predicare “buonsenso all’italiana” per tenere aperte delle non strutture non autorizzate avrei sottolineato come ogni tanto la legge venga fatta rispettare.
    O è colpa del comune se gli stabilimenti non sono stati smontati nei termini previsti?

  4. Fate tutti schifo dite che non volete sviluppare il lido di latina

  5. spiaggia libera per tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ecco dove si va…e dove si è sempre andati per anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Carissimi amici di Latina contrari agli stabilimenti balneari e convinti che gli imprenditori in questione siano tutti dei criminali, vorrei darvi qualche spunto di riflessione. Premesso che saper cambiare idea è sempre sintomo d’intelligenza, vorrei farvi notare per esempio che vale molto di più una casa sul lungomare di Riccione piuttosto che una sul nostro lungomare, perché ? Forse perché degli imprenditori in stretta collaborazione con la politica e gli organi amministrativi locali hanno investito sulle proprie risorse ? Credo proprio di sì.
      Sappiate, cari amici contrari allo sviluppo economico della vostra città, che sono i proprietari degli stabilimenti che pagano i bagnini( anche quelli della spiaggia libera ) , che pagano per la pulizia di tutta la spiaggia, che pagano e puliscono i bagni a disposizione di tutti anche di coloro che non sono clienti, che contribuiscono insomma a rendere il lungomare fruibile ed accogliente ( sappiamo che c’è molto da migliorare naturalmente, ma avremmo bisogno della collaborazione delle istituzioni, non certo della loro ostilità ).
      Scagliarsi contro di noi significa fare, voglio credere involontariamente, il gioco perverso della politica che si vende le nostre risorse per tornaconto personale e che finge, da anni, di non sapere che una città sul mare deve fondare la propria economia su di esso, come fanno tutte le città sul mare del mondo. Per concludere vorrei farvi notare che nessuno di noi è stato indagato per infiltrazioni mafiose, per riciclaggio o cose del genere realmente gravi, ma perché in virtù di una nuova legge regionale ( la 52 del 2015) Ammesso pure che abbiamo torto (ma il tar per il monento ha sospeso la decadenza per discutere il merito a dicembre )Vi sembra un reato così grave da meritare la distruzione delle nostre attività e quindi,senza esagerazione, delle nostre vite ? A voi la risposta, maturata seriamente spero.

    • Cara Rachel a Ostia hanno fatto ciò che tu chiedi , spiaggia libera per tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Adesso quella zona è diventata u a discarica. È questo che ti piacerebbe, andare in spiaggia in mezzo alla monnezza?

  6. ma l’importante è che ora facciano in fretta a togliere di mezzo tutto e a liberare la spiaggia, che non arrivino a giugno così!

  7. disinformati, e pure incattiviti.
    mi dispiace per la signora che nn sà dove portare il proprio figlio, ma sono contento che gli abitanti di latina abbiano un deserto di litorale come quello di latina…..ve lo meritate !!!!
    aggiungo che vi meritate pure l’incompetenza del commissario e del dirigente dell’ambiente !!!!
    Auguri a voi, io me ne vado.

  8. trovo ignobili tutte le persone che gioiscono di un problema come questo. mi domando:perchè tutto questo astio e questo voler sindacare problemi che non conoscono direttamente.che cosa è stato toltol loroe che cosa gli da tutta questa soddisfazione per le disgrazie degli altri….non sarà stata solo l invidia accumulata per qualcosa che loro non sono stati capaci di fare?….mo siete diventati tutti avvocati?

  9. L.R. 26 Giugno 2015, n. 8

    (Pubblicata nel BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LAZIO n° 52 del 30 Giugno 2015)
    Disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative. Modifiche alle legge regionale 6 agosto 2007, n. 13, concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale, e successive modifiche

    IL CONSIGLIO REGIONALE
    ha approvato
    IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
    p r o m u l g a
    la seguente legge:
    Art. 1
    (Modifica all’articolo 46 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 13,
    concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale)
    1. Al comma 2 dell’articolo 46 della l.r. 13/2007 la parola: “adottato” è sostituita dalle seguenti: “approvato con deliberazione”.
    Art. 2
    (Modifiche all’articolo 47 della l.r. 13/2007)
    1. All’articolo 47 della l.r. 13/2007 sono apportate le seguenti modifiche:
    a) al comma 1 le parole: “al rinnovo,” sono soppresse;
    b) il comma 3 è sostituito dal seguente:

    “3. La durata delle concessioni demaniali marittime per finalità turistiche e ricreative è stabilita in conformità alla normativa statale vigente in materia.”.
    Art. 3
    (Modifiche all’articolo 52 e inserimento dell’articolo 52 bis nella l.r. 13/2007)
    1. Al comma 1 dell’articolo 52 della l.r. 13/2007 sono apportate le seguenti modifiche:
    a) la lettera b) è sostituita dalla seguente:

    “b) spiagge libere con servizi;”;
    b) la lettera c) è sostituita dalla seguente:

    “c) spiagge libere;”.
    2. Dopo l’articolo 52 della l.r. 13/2007 è inserito il seguente:
    “Art. 52 bis
    (Periodo di apertura delle attività)
    1. Al fine di promuovere la destagionalizzazione dell’offerta turistica e lo svolgimento di attività collaterali alla balneazione sulle aree del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, l’utilizzazione delle suddette aree ai sensi dell’articolo 52, comma 1, può avere durata annuale, fatto salvo quanto previsto dall’atto di concessione.
    2. In attuazione del comma 1, le strutture di facile rimozione utilizzate per finalità turistiche e ricreative, eventualmente presenti sull’area demaniale marittima assentita in concessione, possono essere autorizzate dal comune, su istanza del concessionario, a rimanere allocate sull’area demaniale marittima assentita in concessione per tutto il periodo di durata della stessa, ove in possesso dei titoli abilitativi, delle autorizzazioni, dei pareri e degli altri atti di assenso comunque denominati previsti dalla normativa vigente in materia.”.
    Art. 4
    (Sostituzione dell’articolo 53 della l.r. 13/2007)
    1. L’articolo 53 della l.r. 13/2007 è sostituito dal seguente:
    “Art. 53
    (Esercizio delle attività oggetto di concessione)
    1. Lo svolgimento delle attività oggetto della concessione è subordinato alla presentazione della SCIA al SUAP, ove attivato, ovvero alla competente struttura, del comune concedente.
    2. La SCIA contiene, in particolare, indicazioni sull’ubicazione della struttura e sul periodo di apertura ed è corredata dalle dichiarazioni sostitutive comprovanti il possesso, da parte del titolare, dei requisiti prescritti ai sensi della normativa vigente, ivi compresi quelli inerenti la somministrazione di alimenti e bevande.
    3. E’ fatto obbligo di esporre in modo ben visibile al pubblico una tabella con i prezzi aggiornati e di dotarsi di un proprio spazio web dedicato, sul quale pubblicare il listino prezzi aggiornato alla stagione in corso e la documentazione relativa alla SCIA presentata.”.
    Art. 5
    (Inserimento dell’articolo 53 bis nella l.r. 13/2007)
    1. Dopo l’articolo 53 della l.r. 13/2007 è inserito il seguente:
    “Art. 53 bis
    (Trasparenza delle concessioni)
    1. I comuni sono tenuti a pubblicare, sui propri siti istituzionali, le informazioni identificative relative alle concessioni demaniali marittime per finalità turistiche e ricreative di propria competenza nonché i canoni concessori e l’imposta regionale dovuta. In particolare, sono pubblicati i dati relativi alla località, al titolare della concessione, alla tipologia concessoria e la relativa planimetria, compresi i dati oggetto di pubblicazione nell’albo regionale di cui all’articolo 75, comma 1, lettera m), della l.r. 14/1999 e successive modifiche, istituito con deliberazione della Giunta regionale 23 aprile 2014, n. 205.
    2. La mancata pubblicazione da parte del comune dei dati di cui al comma 1 preclude l’accesso alle agevolazioni finanziarie regionali destinate ai comuni del litorale.
    3. I comuni sono tenuti ad attivare procedure di evidenza pubblica ai fini del rilascio di nuove concessioni, nonché nei casi di affidamento ad altri soggetti delle attività oggetto della concessione e di subingresso ai sensi, rispettivamente, degli articoli 45 bis e 46 del codice della navigazione e successive modifiche.”.
    Art. 6
    (Modifiche all’articolo 55 della l.r. 13/2007)
    1. All’articolo 55 della l.r. 13/2007 sono apportate le seguenti modifiche:

    a) al comma 1 le parole: “senza la previa dichiarazione d’inizio di attività” sono sostituite dalle seguenti: “senza la presentazione della SCIA”;
    b) i commi 2 e 3 sono abrogati;
    c) al comma 4 le parole: “da 500 a 1.000 euro” sono sostituite dalle seguenti: “da 2.000 a 4.000 euro”;
    d) al comma 6 le parole: “di cui ai commi 1, 2, 3 e 4” sono sostituite dalle seguenti: “di cui ai commi 1 e 4”.
    Art. 7
    (Disposizioni transitorie e finali)
    1. La Giunta regionale provvede, previo parere delle commissioni consiliari competenti per materia, all’adeguamento del regolamento regionale 15 luglio 2009, n. 11 (Disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative e classificazione degli stabilimenti balneari) all’articolo 52, comma 1, della l.r. 13/2007, come modificato dall’articolo 3 della presente legge, entro e non oltre sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della stessa.
    2. Nelle more dell’adeguamento del regolamento di cui al comma 1, per le definizioni di spiagge libere con servizi e spiagge libere, si rinvia ai vigenti articoli 4 e 5 del medesimo regolamento.
    3. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore dell’adeguamento del regolamento di cui al comma 1, la Regione provvede all’adozione del piano regionale di utilizzo delle aree del demanio marittimo, di cui all’articolo 46 della l.r. 13/2007 e successive modifiche, di seguito denominato PUA regionale, seguendo la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) durante la fase preparatoria ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche.

    4. I comuni sono tenuti ad adottare i piani di utilizzazione degli arenili (PUA) in conformità alle disposizioni contenute nel PUA regionale ovvero ad adeguare, ove necessario, i PUA già approvati alle suddette disposizioni, entro centottanta giorni dalla relativa pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. Decorso inutilmente il suddetto termine, la Regione esercita i poteri sostitutivi ai sensi dell’articolo 7, comma 2, della l.r. 13/2007.
    5. I comuni sono tenuti a riservare alla pubblica fruizione una quota pari ad almeno il 50 per cento dell’arenile di propria competenza. In caso di mancato rispetto di tale quota, il comune non può rilasciare nuove concessioni demaniali marittime e stabilisce, nell’ambito del PUA, le modalità ed i criteri attraverso i quali raggiunge la quota suddetta. In mancanza di tali presupposti, la Regione rinvia ad ulteriori accertamenti l’approvazione del PUA comunale. Sulle spiagge libere e sulle spiagge libere con servizi è vietato il preposizionamento di attrezzature balneari e l’organizzazione dei servizi alla balneazione non può, in nessun caso, precludere la libera fruizione dell’arenile.
    6. I comuni nella pianificazione della quota prevista al comma 5, sono tenuti a garantire, lungo l’arenile di propria competenza, un’equilibrata presenza di spiagge libere e di spiagge libere con servizi. A tal fine, individuano ambiti omogenei nei quali devono essere previste quote di spiagge libere e spiagge libere con servizi pari almeno al 20 per cento in ciascun ambito omogeneo, fermo restando il rispetto della quota di cui al comma 5.
    Art. 8
    (Entrata in vigore)
    1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

    La presente legge regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Lazio.
    Roma, lì 26 Giugno 2015
    Il Presidente
    Nicola Zingaretti

    • Cara redazione, chiedo ancora una volta che il mio commento venga pubblicato in riposta ai commentatori che non conoscono il testo e laddove esiste una legge regionale approvata e firmata e legiferata da Nicola Zingaretti. grazie

  10. brava Minerva , vorrei adesso i commenti di tutti questi professoroni che si abbeverano di chiacchere di cortile

    • Ho pubblicato il testo proprio perché da quello che leggo della legge, il Comune di Latina ha praticamente toppato, mi riferisco alla parte tecnica, cioè al dirigente del settore, che non ha ottemperato alla legge regionale dei 180 giorni previsti. Leggo anche che la legge è valida anche per chi non risponde alla lettera della medesima, quindi i Comuni della costa laziale, in pratica anche se non si ottempera la legge stessa è comunque valida e licenziata dal governo regionale atto a rispondere per il demanio marittimo. Chi pagherà le spese processuali ove il Comune di Latina riconoscerà di avere torto? Questo è un altro problema che purtroppo, ricade nei pantaloni della città, cioè chi la vive.

  11. Purtroppo l’ignoranza regna sovrana. Basta dire tutti corrotti. Latina oggi docet. Non ci si rende neanche conto dell’impatto sull’economia locale. A nessuno interessa l’abbandono, basta dire spiagge libere…ma abbandonate. È’ una risorsa importante per tutta la popolazione, oltre Cher gli imprenditori del settore.

  12. Non facciamo drammi, Scusate, ma i nostri nonni come facevano senza stabilimenti? Senz’altro sono sopravvissuti e quindi potremmo fare altrettanto noi. E comunque è una situazione temporanea e qualcunaltro prenderà il loro posto. L’economia deve girare alla pari per tutti.

    • La gara è fra due anni circa.. e non è solo una questione di Latina, in tutta Italia finiscono le concessioni.

  13. Minerva, io non sono un avvocato o esperto in questioni giuridiche, però ciò che tu hai riportato, è ovviamente nelle disponibilità del Commissario.
    A parte che non credo che il Commissario abbia un motivo specifico per prendersela con la marina di latina, devo pensare però che in comune, ” qualcuno ” che conosca la materia ci sia, ed anche se ci trovassimo in una ” terra di mezzo” ( interpretazioni), quale potrebbe/dovrebbe essere il motivo di tale atto?
    Termino dicendo che se fosse come dici tu, sarebbe in netto contrasto con le sue mansioni, quindi perché lo farebbe?

    • Pasquino, nemmeno io ho mansioni nel merito, ma so leggere e scrivere ed interpreto quello che le interpretazioni dicono e sono atti pubblici che, qualsiasi cittadino può osservare e farsene una ragione. Qualsiasi personaggio, da Sindaco, da Commissario, da Dirigente devono essere interpretate ed osservate chiaramente come legge da adottare attraverso un PUA. Esiste o no un PUA a Latina? La risposta è si. Quindi il dubbio è che il Commissario alias “pro tempore Sindaco”, quindi sindacabile, possa aver male interpretato la situazione, oppure gli è sfuggito qualcosa, ma io, come tanti altri, dalle labbra di Barbato non una parola in tal senso. Mi riferisco al tuo pensiero che dici: a parte che non credo che il Commissario abbia un motivo specifico… quale potrebbe/dovrebbe essere il motivo di tale atto?
      E’ quello che non si riesce a capire, se il motivo fosse aver trovato illecito da qualche parte.. ma non si evince dal pensiero del Commissario. Vorrei che il Commissario sentisse di persona i proprietari degli stabilimenti, per capire se le ragioni di simile situazione, sia del tutto normale. Ripeto come detto prima: non è stata applicata la legge regionale, quindi laddove un comune non ottempera, ci pensa il legislatore naturale che ha licenziato una legge.

  14. In tutto il mondo le spiagge sono libere E’UN DIRITTO, senza scomodare l` Universo basta guardareSbaudia, lido di Latina tra Capo Portiere e Rio Martino, Castel Porziano a Roma. Naturalmente si puo` salvaguardare attivita’ commerciali posibilita’ di casotti in LEGNO dispensatrici di bar, ristorantino, un paio di docce a pagamento, alcuni spogliatoi a pagamento e affitto di ombrelloni e sdraio da METTERE CON ASSOLUTA LIBERTA’, no in maniera da stabilimento, no a muri, no a reti, no a campi di concentramento. Scusate se e’ poco quello che si offre ai vincitori dei bandi dei casotti, se per loro e’ poco molti giovani accetterebbero di partecipare alle gare per avere la possibilita’ di lavorare con casotti che gli permetterebbe di guadagnare con il bar, ristorante, docce, spgliatoi, letini e ombrelloni, ma la spiaggia libera, aperta, protetta dal wwff. Badate questo viene richiesto ormai dai cittadini elettori, dagli ambientalisti e dalla legge EUROPEA BOLKESTAIN. P.s. Le spigge pulite da chi vincera’ il bando e’ il minimo visto gl’introiti solo di un bar

    • Insomma, lei propone le vecchie maniere. E quando cresce sta città con il turismo.. per fare turismo ci vogliono i servizi, gli stabilimenti che sono aperti d’estate e a fine stagione chiudono e torna spiaggia libera. Protezione del wwf?? Infatti entrata in azione la legge europea bolkestain si smonta tutto e si va a nuovo bando, ma in tutta Italia..