VIDEO Mazzetta al funzionario del Fisco, arrestato un commercialista di Formia

10/05/2016 di

I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara hanno eseguito un’ordinanza cautelare ai domiciliari nei confronti di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, Giovanni Imparato, e un commercialista di Formia, Paolo La Valle, emessa dal gip del Tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella. Le indagini, coordinate dal pm David Mancini della Procura della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila, hanno fatto emergere un episodio di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio a carico del capo ufficio legale dell’Agenzia delle Entrate-Direzione Provinciale di Pescara e di un commercialista.

«L’attività investigativa, svolta anche attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche – spiega la Guardia di Finanza in una nota – ha interessato l’operato del funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Pescara nei riguardi di una società con sede legale a Pescara, ma con attività fuori dalla regione Abruzzo, gravata da un pesante contenzioso tributario (valore della controversia circa 38.000.000,00 di euro) peraltro già giudicato in primo grado dalla Commissione Tributaria Provinciale di Pescara in senso favorevole all’Erario».

pescara-arresto-formia«In particolare, nella mattinata del 19 aprile scorso, le Fiamme Gialle pescaresi, che monitoravano le attività degli indagati, avevano filmato in Roma un incontro tra i due indagati ed avevano assistito alla consegna al pubblico funzionario da parte del professionista di una busta contenente 15.000 euro, che veniva sequestrata immediatamente». Sulla base degli elementi raccolti, la somma, consegnata dal commercialista nella sua qualità di consulente tributario della predetta società, è ritenuta dagli investigatori «il prezzo del reato di corruzione del pubblico ufficiale per pilotare a favore del contribuente il contenzioso tributario pendente presso la Commissione Tributaria Regionale Abruzzo, ovvero per adottare una strategia processuale più favorevole allo stesso contribuente, nonché per remunerare altri ‘favorì resi dal funzionario, tra cui il recente ‘provvedimento di sospensione amministrativà emesso dall’Agenzia delle Entrate di Pescara, su iniziativa dello stesso capo dell’ufficio legale, finalizzata ad interrompere l’azione di pignoramento, già intrapresa da Equitalia sui beni della società».

Secondo le indagini, infatti, il funzionario «oltre ad aver suggerito al commercialista ed alla società coinvolta le più opportune strategie difensive, avrebbe egli stesso provveduto
a scrivere parti delle memorie difensive o comunque atti nell’interesse del contribuente».

L’INTERCETTAZIONE. «Un milione a me mi spetta. Io semino sempre poi raccolgo quando si raccoglie». È una delle frasi carpite dalla Guardia di Finanza in una intercettazione ambientale a Giovanni Imparato, capo del settore legale e di fatto il numero due dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, arrestato oggi per corruzione per atti contrari a doveri d’ufficio. Imparato al telefono racconta quanto può fare per la società sotto indagine da parte del fisco. Si tratta della Cross Città Mercato, azienda che ha realizzato un centro commerciale a Formia (Latina), finita sotto inchiesta da parte della Finanza per presunte controversie fiscali. «Sai quanto vale questo scritto che ho fatto io? – prosegue l’intercettazione ambientale negli uffici pescaresi – sono 38 milioni, un milione spetta a me». L’inchiesta è arrivata a Pescara in quanto uno dei rappresentanti legali della società è domiciliato nella città adriatica. A seguito di una verifica da parte delle Fiamme Gialle era poi partito il contenzioso. Imparato era stato intanto già sospeso dai vertici dell’Agenzia a metà aprile dopo una perquisizione avvenuta negli uffici pescaresi. Nel video realizzato dalla Gdf a Roma che testimonia l’incontro tra il funzionario dell’Agenzia e il commercialista della società a Roma si coglie il momento del passaggio della busta bianca con i 15 mila euro dentro, provento della corruzione, tutti in tre mazzette da 50 euro legati con degli elastici.