Ladro sorpreso in casa a Latina, cade dalla finestra e viene arrestato. Ma niente carcere

02/05/2016 di
ladro-finestra-furto

ladro-finestra-furtoPizzica un ladro dentro casa, chiama il 113 e lo fa arrestare. Il padrone di casa, in via Casilina Sud a Latina, aveva sentito dei rumori dal piano superiore. Salendo ha trovato un uomo in camera da letto che è immediatamente fuggito dalla finestra. E’ però caduto nel giardino dell’abitazione, rimanendo a terra ferito. Poco dopo è stato ammanettato dalla polizia e sottoposto alle cure del 118 per qualche escoriazione non grave.

Si tratta di 25enne moldavo Veaceslav Matasaru. Il giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di firma, niente carcere né arresti domiciliari.

  1. Ci mancava solo che il SIGNOR GIUDICE incriminasse il padrone di casa per tentato omicidio volontario e lesioni volontarie gravi.

  2. Questi fatti mi spingono sempre di più ad apprezzare Salvini, pur essendo consapevole che è un demagogo.

    • Salvini fa parte della lega che è stato un partito di governo. Come tale ha accettato tutto quanto gli veniva imposto dalla UE anche in tema di libera circolazione delle persone. anche se Salvini andasse al governo, le cose rimarrebbero cosi’ come sono.

      • Mi spiego meglio, non volevo dire che apprezzo Salvini come persona, infatti ho detto che è un demagogo, ma che condivido le idee che lui sostiene.
        Ovvio che se lui sostiene queste idee lo appoggio.
        E poi finiamola di addossare al centrodestra, per quel poco che ha potuto governare, sempre sotto lo scacco del centrosinistra, tutti i mali dell’Italia.
        Non parliamo poi dei danni fatti (e che stanno facendo) dalle sinistre quando erano al potere.

        • Peccato che Salvini propone Fratelli d’Italia che negli anni hanno dimostrato “benevolenza” con i malavitosi rom stanziali. Altrimenti avrebbe avuto il mio appoggio e credo anche molti altri.

          • E chi avrebbe dato benevolenza ai rom stanziali. Vorrei capire chi sono i nominativi.

  3. Dovreste ringraziare il giudice che non ha condannato il padrone di casa per procurato allarme al nobile lavoro del ladro, e per danni fisici causati dal disturbo sul luogo del lavoro.

  4. Fatti del genere mi fanno sentire veramente tutelato dagli apparati dello stato ed in particolare dalla mangistratura.

  5. Sarei proprio curioso di sapere a quanto ammonta lo stipendio del giudice, in modo da sapere quanto lo Stato (quindi tutti noi con le tasse) spende per un così valido tutore dell’ordine e della giustizia.

  6. Pure sopposto alle cure del 118, con ulteriore spreco di denaro pubblico ovviamente, e magari quando è arrivato al pronto soccorso non gli hanno fatto fare neanche un secondo di attesa, nonostante non fosse certo in codice rosso.

  7. Le leggi i giudici le applicano non le scrivono come i politici che magari avete votato

  8. All’epoca del ventennio mio padre non era un sostenitore o fautore del regime, anzi ha avuto più di un problema per il suo disaccordo, però mi dice sempre che, almeno nel suo paese, potevi lasciare la porta di casa aperta ed eri più che sicuro che nessuno sarebbe entrato per rubare e che nelle fiere potevi tranquillamente girare con il denaro in vista, ma nessuno avrebbe osato toccartelo. Dopo la caduta del regime tutto è cambiato.

  9. la colpa e dello stato che non fa le leggi…..perche….. due piu 2 per lo stato……non e’ quattro ma e’ 6 …vergognaaaaaaaa../ ….

  10. è uno schifo!!! serve una legge efficace per tutelare chi si difende dalla violazione di domicilio… almeno se prende una randellata non rischiamo il carcere… la prossima volta secondo il giudice forse lo dovremmo pregare di uscire dalla porta… altrimenti rischiamo che il giudice condanna noi per istigazione al suicidio…!!! è vergognoso tutto questo…!!!

  11. il giudice applica le leggi che ci sono e che hanno fatto i politici….soprattutto quelli di destra all’epoca del nano (prescrizioni e dintorni…..).

    • Ancora con la demagogia sinistroide che tutti i mali d’Italia derivano dal nano.
      Ma siamo seri e realistici: il nano ha tante colpe e responsabilità, certo, ma tutti conoscono l’orientamento politico della magistratura (e proprio il nano ne ha subito le conseguenze, come a tutti palese).
      Poi non mi dite che il pinocchietto fiorentino che abbiamo adesso sia un tutore e garante dell’ordine e della legalità. Ma poi come lo può essere uno che governa senza essere passato per l’avallo delle urne: questa è dittatura, e neanche tanto nascosta.
      Non parliamo poi dei degni compari del pinocchietto, i cui nomi sono ben noti a tutti.
      Non parliamo poi dell’esimio ex presidente della repubblica, a cui va tutto il mio “rispetto” e “stima”.

      • L’ebetino non è stato eletto dai cittadini ma il fatto che ora sia il Presidente del Consiglio ha ben poco di dittatoriale né tantomeno di fascista.
        La Costituzione prevede che in caso di crisi di governo (in questo caso, Governo Letta), prima di andare direttamente alle urne, il Presidente della Repubblica faccia almeno un giro di consultazioni al fine di individuare, con l’ausilio dei presidenti delle camere, dei vari capogruppo ecc, una figura sulla quale ci sia la massima convergenza possibile. Se questa figura viene individuata (nel nostro caso Renzi, con il benestsare anche del centrodestra), le viene affidato l’incarico di formare un nuovo governo (previa accettazione con riserva) e di presentarsi alle camere per la fiducia. Se tutto va bene, questa persona sarà il nuovo presidente del consiglio. Altrimenti, altro giro di consultazioni… All’ennesimo tentativo fallito si va alle urne

        • quindi smettiamola con questa storia del colpo di stato. Neanche a me piace Renzi, ma in democrazia accade anche questo. E non dite che sono un servo del sistema perché accetto tutto questo…

          • Formalmente hai sicuramente ragione, però scusami, ma io sinceramente tutta questa democrazia non la vedo.
            Un piccolo appunto, non polemico, ma nell’ambito di una pacata disquisizione: non è che i dittatori siano solo di stampo fascista, quasi come tu volessi far intendere; ci sono anche quelli di sinistra o dichiaratamente comunisti, come la storia e anche l’attualità purtroppo ci insegnano.

          • MoltoPolemico, scusami per l’intromissione. Si può essere d’accordo o meno con il tuo ragionamento, ma andiamo per logica. Il sistema giustamente descritto in base a quello che ci dice la nostra Costituzione, ci siamo perfettamente. Dimentichi che c’è una maggioranza e una minoranza, che se la prima ha fallito tenta di far cadere il governo.. poi si avviano le consultazioni – però ricordati sempre della maggioranza – clamorosamente esce fuori un altro governo.. e fin qui tutto bene. Poi accade qualcos’altro, cade di nuovo il governo.. quindi altre consultazioni.. bla bla bla.. altro governo di maggioranza… Per concludere, poiché penso avrai capito, se c’è una maggioranza assicurata i legislatori hanno 100 voti in più, possono farlo eccome, ma solo quelli del centrosinistra hanno questo problema. Soltanto loro non piace andare ad elezioni anticipate, perché sanno perfettamente che predono una sonora sconfitta. Ecco perché non mollano. Se invece si ha una maggioranza risicata.. e come se si va al voto subito..

  12. La legge n. 128/2001 (c.d. “pacchetto sicurezza”), al fine di fronteggiare determinate e recrudescenti condotte criminose, ha introdotto nell’ordinamento penale italiano, l’art. 624-bis che disciplina specificamente le due particolari forme di “furto in abitazione” e di “furto con strappo”.

    Con l’introduzione di tale norma, le due fattispecie delittuose, precedentemente previste quali circostanze aggravanti di cui all’art. 625, 1° comma, nn. 1 e 4, c.p., sono assurte a figure autonome di reato, lesive, oltre che del patrimonio, anche della sfera personale della vittima.

    Al primo comma l’art. 624-bis c.p. prevede il delitto di “furto in abitazione” che ricorre quando “chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, mediante introduzione in un edificio o in un altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa”.

    Il quid pluris rispetto all’ipotesi di furto comune è in tale fattispecie il nesso finalistico tra l’introduzione nella privata dimora (o nelle pertinenze di essa) e l’impossessamento della cosa mobile altrui (Cass. n. 14868/2009), mentre il delitto non ricorre quando l’agente si sia introdotto con il consenso della vittima, a meno che non l’abbia carpito con l’inganno (Cass. n. 13582/2010).

    La nozione di privata dimora di cui all’art. 624-bis c.p. è molto più ampia di quella della generica abitazione, ricomprendendo non solo i luoghi in cui il soggetto conduce la propria vita domestica, ma anche “tutti quei luoghi nei quali le persone si trattengono per compiere, anche in modo transitorio e contingente, atti della loro vita privata” (cfr. da ultimo Cass. n. 2768/2015).

    Al comma n. 2 l’art. 624-bis c.p. disciplina, invece, il “furto con strappo” (c.d. “scippo”) che si concretizza nell’impossessarsi della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, “strappandola di mano o di dosso alla persona”.

    Il fatto materiale deve consistere cioè in un atto violento esercitato sulla cosa (strappata di dosso o di mano alla vittima) e non sulla persona (altrimenti si configurerebbe il diverso reato di rapina).

    Entrambe le ipotesi di reato sono punite con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 309 a 1.032 euro, fatte salve le aggravanti previste dall’art. 625, 1° comma, c.p. o una o più delle circostanze indicate dall’art. 61 c.p. in presenza delle quali la pena prevista è da tre a dieci anni di reclusione e della multa da 206 a 1.549 euro.

    Il dolo richiesto è quello specifico, ossia la coscienza e la volontà di introdursi in un luogo destinato ad altrui privata dimora o di strappare la cosa di mano o di dosso alla persona, con il fine di trarne profitto per sé o per altri.

    Ambedue le figure delittuose sono procedibili d’ufficio e la competenza è del tribunale monocratico.

    • Scusa, potresti tradurre in termini accessibili a tutti?
      Cosa vuoi dire: che il giudice si è sbagliato e non ha applicato alla lettera la norma, oppure che non ha condannato il ladro perché non si era impossessato ancora di nulla?
      Entrambe le ipotesi sono a dir poco gravissime:
      se non ha applicato la norma ha sbagliato, e questo da parte di un giudice è veramente grave, da lasciare interdetti, come un medico che fa diagnosi certa di appendicite acuta e la cura prescrivendo un’aspirina;
      se non lo ha punito perché ancora non si era impossessato di nulla vuol dire legalizzare il fatto che uno si può intanto introdurre in una casa impunemente (tanto questo non costituirebbe quasi reato), e poi se trova qualcosa di valore che gli aggrada e le condizioni sono favorevoli per la fuga, decidere di portarla via.

  13. La decisione del giudice sicuramente è legata alla valutazione del reato, che vista la dinamica sarà stato valutato come furto in abitazione tentato che prevede la riduzione della pena da uno a due terzi, ma potrebbe aver deciso di procedere per il reato di violazione di domicilio che se non è esercitata con violenza su cose e/o persone precede una pena da sei mesi a tre anni ed è a querela di parte, mentre se c’è violenza la pena è da uno a cinque anni e comunque nel decreto legislativo che attua la legge delega 67/2014 per il reato di violazione di domicilio e anche di furto, non è previsto il carcere. Resta il fatto che la legge italiana è troppo garantista e non protegge più dai reati contro il patrimonio e la persona, ma se volete capire e deprimervi di più leggete questo link http://www.leggioggi.it/2015/05/08/misure-cautelari-carcere-leccezione-in-vigore-nuova-legge/

  14. Piripò, non riesco a rispondere al tuo commento (non mi appare il pulsante “Reply”).
    Si, sicuramente, i dittatori non sono solo di stampo fasciata ma anche comunista (vedi Castro a Cuba e quel pazzo esaurito di Kim Jong Il in Corea del Nord, probabilmente il più pericoloso in circolazione, e forse anche più pericoloso di Hitler vista la sua “simpatia” per missili e armi atomiche). Ma qua in Italia ce l’abbiamo avuto fascista…

    • Scusami Molto Polemico, non per fare polemica, ma rimanendo in un contesto di discussione pacata, civile e rispettosa, però a questo punto mi viene spontanea una considerazione: tutte le volte che anche solo si ipotizza una normativa un pochino più severa per tentare di arginare la delinquenza, sia nostrana sia importata (in modo da non essere tacciato di discriminazione e razzismo), siccome noi abbiamo avuto il ventennio, subito si grida ai quattro venti che è un ritorno del fascismo!?
      Allo stesso modo molti giudici devono per forza essere “soft” nelle condanne, per evitare di essere additati di “fascismo”!?
      E finiamola una buona volta, lasciamoci alle spalle quell’epoca e facciamo delle leggi serie che garantiscono le pene e la sicurezza della pena per chi delinque ed i signori giudici le applichino!
      E sinceramente non mi sembra che per questa mia affermazione (la legittima richiesta di sicurezza) possa essere considerata fascista.

      • No, ma tranquillo/a.
        I sacrosanti diritti al rispetto delle regole, alla punizione dei reati e alla sicurezza in casa proria non sono né di destra né di sinistra. Io sono il primo ad essere inca**ato con certi individui che fanno come gli pare tanto quei fessi degli italiani sono cosi’ buoni che non puniscono nessuno…