Cambiano i gestori dei chioschi al Lido di Latina, vince un’impresa sarda

29/04/2016 di
chiosco-latina-lido-mare

chiosco-latina-lido-mareMentre i chioschi al lido, sul lato di Foceverde, restano sotto sequestro sono state assegnate le otto aree per i chioschi tra Capoportiere e Rio Martino.

Prima classificata un’impresa sarda, la Pellicola Digitale srl, seguita da altre aziende pontine tra le quali Cometa, Renzini, Speedy Break, Missile e la cooperativa Il Gabbiano. Le concessioni hanno una durata di 6 anni e saranno assegnate in ordine di graduatoria.

Le offerte sono state molto “fantasiose” anche perché venivano valutati anche i servizi aggiuntivi, visto che i chioschi da realizzare saranno adibiti – come prevede il bando – anche ad “attività e servizi integrativi di carattere sociale e culturale, attività che incentivino il turismo sul litorale, attività virtuose di sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente e per il contrasto della criminalità”. Vedremo come ciò sarà concretizzato.

Il Comune, intanto, annuncia che entro il 15 giugno saranno installate tutte le torrette di vigilanza al lido, anche nell’altro tratto verso Foceverde. In mancanza degli stabilimenti (sotto sequestro) arriveranno bagni chimici nei tratti di spiaggia libera. Garantito anche il servizio di pulizia della spiaggia da Latina Ambiente.

  1. mi pare giusto che i posti disponibili siano assegnati con criteri diversi,
    non si può privilegiare una società fornendogli sempre lo stesso posto (magari il più redditizio), tutti hanno diritto alla prima fila se rispondono ai requisiti richiesti e magari offrono caratteristiche superiori.
    Spero però che nel bando la componente “impresa locale” sia stata una caratteristica per aumentare il punteggio.

    • Io invece spero che il punteggio non sia stato aumentato dalle classiche “bustarelle”…

  2. Già che è sarda di locale ha ben poco … possono avere pure il primo chiosco ma non saranno mai. Il TOPO BEACH

    • cara Francesca, se il tuo dentista si trasferisce di 2 km lo abbandoni?
      penso proprio di no…quindi, il posto, in questo caso, non fa la ricchezza di una gestione, tutt’alpiù è perchè sono bravi loro, avrebbero successo anche con un chiosco ambulante.
      Il topo beach sarà 1 km più avanti.
      Di certo il primo chiosco è un posto di privilegio, ma dato che non è di loro proprietà, è giusto che sia a rotazione.
      Ah, per tua informazione, le bustarelle ci sono sempre state. Tutti gli stabilimenti di Latina hanno una quota a nome di un ex consigliere. Vai a verificare.

  3. Vabbe, però onestamente se il loro progetto/offerta è più valido è giusto che siano gli aggiudicatari.
    Vedremo quello che fanno e giudicheremo.
    Da altre parti ho letto di aumenti, in sede di offerta, fino al 500% ( proprio cinquecento ) ma non veniva specificato a chi si riferiva.

  4. Speriamo che facciano una gara anche per i depuratori che non funzionano perchè l’acqua del mare è sporca alla faccia nostra che paghiamo il parcheggio e della bandiera blu: canale di Rio martino, foce sotto la terrazza di Capoportiere e Foceverde !

    • Latina non ha un depuratore perchè non ha scarichi di fogna al mare. Gli scarichi fognari sono dietro i campeggi al confine del canale. Non si faccia confusione con l’idrovora di Capoportiere.

        • E’ un impianto delle acque reflue di uso domestico, come quello della via del mare di Latina (pista ciclabile). Le fognature di acqua chiara e scura, non scaricano a mare.

          • Sarà pure così, però a vedere le acque del canale di Rio Martino e Capoportiere sembra ci scarichi mezza Italia……….

  5. Belli i chioschi bello tener pulita la spiaggia. Ma la cosa che non mi convincie è;
    perchè non rifanno la strada; puliscono le dune che l’hanno fatta scomparire, cosi i chioschi e i parcheggi avranno un senso, spero non unico comè nel tratto opposto che hanno ristretto .
    Basta prendere esempio dal lungo mare a Sabaudia li si passa, poi non so. Anche le strade sono importanti.

  6. Hai ragione Pasquino, per fortuna non si scarica a mare, questo è comunque un dato di fatto. Capisco che i canali emanino odori che lasciano un po’ a desiderare. Meglio sentire odori di canali con acque stagnanti, che sostanze pericolose, ad esempio la centrali nucleari e petrolio riverso in mare, mi riferisco a Genova. Genova sta messa davvero male, è l’ennesima volta che si trovano di fronte a fatti simili, immagino i poveri cittadini che non possono farsi il bagno tanto sicuri. E poveri gli habitat che vivono in fondo al mare.

    • Guarda che l acqua del canale di Rio Martino, maleodorante e carica di non si sa cosa, scarica in mare.
      Io personalmente, negli anni, ho visto ” transitare ” verso il mare schiume, rifiuti vari, acque colorate etc.
      Che poi a Genova esca petrolio, beh mi dispiace ma non mi consola.

      • La colpa è di chi insozza i canali. E’ chiamato apposta “acque alte”. Ci dovrebbe pensare il consorzio di bonifica, atto a ripulirli e denunciare il fatto alla Procura.

  7. Appena consegnate le buste parlavano di soli 3 ammessi magicamente hanno fatto rientrare anche altri. Nonostante sul bando specificava che senza requisiti c’era la pena di esclusione anche a rischio di non dare licenza a nessun chiosco…

    • Giusto, anche qui si tratta di capire se le esclusioni erano lecite o “volute”.
      Io, di quello che è stato fatto in passato non mi fido proprio.

  8. ma quindi quest’estate apriranno??o bandiera blu sarà solo per meduse e pesci serra??