Ecco il piano dei rifiuti: Nessun termovalorizzatore e una gestione provinciale pubblica

23/03/2016 di
eleonora-della-penna

eleonora-della-pennaInizia la discussione, in Consiglio provinciale, sul piano dei rifiuti da presentare in Regione. Le ipotesi emerse escludono la realizzazione di un termovalorizzatore. Nella sala Cambellotti è iniziata ieri la discussione del documento che sarà portato all’attenzione dei sindaci della provincia. Il presidente Eleonora Della Penna, in collaborazione con il delegato all’ambiente, il consigliere Sandro Bartolomeo, l’ufficio guidato dalla dottoressa Nicoletta Valle e i consiglieri di maggioranza, ha presentato una prima proposta.

“Obiettivo principale – ha affermato il presidente Della Penna – è ovviamente quello di incentivare notevolmente la raccolta differenziata che oggi è leggermente sotto la media regionale e sicuramente sotto i parametri europei. Non ce lo chiede più la Regione Lazio, ce lo impone l’Europa e non possiamo essere da meno. I Comuni devono fare la loro parte ma è giusto che la Provincia, per quanto di sua competenza, metta loro a disposizione e soprattutto della Regione Lazio a cui spetta ogni decisione finale, un piano che tenga conto delle esigenze di tutto il nostro territorio. Vogliamo assumerci la responsabilità di decidere e dire la nostra, puntando sul confronto con i consiglieri e con i sindaci e vogliamo farlo perché è giunto il momento che questo argomento venga trattato una volta per tutte con proposte concrete e disinteressate, sul piano politico, che giungono dalla nostra provincia”.

La proposta avanzata dalla maggioranza che sarà oggetto di una nuova riunione della Commissione ambiente, di un nuovo Consiglio e successivamente di una Conferenza dei sindaci, consiste nell’istituzione di un sub-Ato provinciale per i rifiuti con i soli comuni della provincia di Latina (sub-ato provinciale rispetto all’Ato che è invece regionale) e nella costituzione di tre bacini (nord, centro e sud) dove realizzare tre stazioni di trasferenza, trattamento e recupero dei rifiuti che verranno successivamente trasferiti, smaltiti e recuperati secondo le linee guida regionali.

“Finalmente – ha affermato nel suo intervento il delegato all’ambiente, Sandro Bartolomeo – la Provincia si prende il ruolo che le spetta e lo fa accantonando la questione della termovalorizzazione puntando invece, come giusto che sia, sulla differenziata e sull’esigenza, non più rinviabile, di evitare che i rifiuti prodotti viaggino in lungo e in largo in tutta la provincia di Latina”.

Da qui l’ipotesi che la gestione dell’Ato per i rifiuti sia totalmente pubblica: “Una svolta epocale – ha affermato Bartolomeo – che di fatto ci consentirebbe di marginalizzare l’intervento di privati che oggi dettano le regole in un settore dove la presenza e la gestione del pubblico è senza dubbio auspicabile ed elemento di garanzia per tutti “Il sub ambito provinciale e le stazioni di trasferenza consentirebbero lo spostamento dei rifiuti con un minor numero di mezzi e quindi ridurrebbero notevolmente l’impatto ambientale che oggi viene causato dai camion della nettezza urbana che viaggiano da Minturno ad Aprilia su tutto il territorio. Un aspetto tutt’altro che secondario, così come non è secondaria l’esigenza di effettuare maggiori e più meticolosi controlli su tutto il ciclo”.

Una posizione, questa, condivisa anche dai consiglieri Bernasconi, Tombolillo e Giovannini che hanno ribadito a più riprese l’esigenza di mettere un punto fermo alla questione rifiuti proprio attraverso questo piano condiviso. Il Consiglio all’unanimità e anche su proposta del consigliere De Meo, ha dunque deciso di riportare il dibattito avviato oggi nella sede della Commissione Ambiente con l’obiettivo di tornare in aula con una proposta condivisa da portare all’attenzione dei sindaci del territorio.

  1. Quando lo dicevano quelli del centrodestra della raccolta differenziata che lo chiedeva anche l’Europa, sparavate a zero che non avrebbe funzionato. Invece adesso lo dite voi, allora va tutto ok.

    • forse ti sfugge che al governo della citta’ c’era il centrodestra, che quindi ha deciso modalita’ del processo dall’inizio ad oggi…se non ha funzionato di chi e’ la colpa?

      • la colpa è sempre di chi ripropone le stesse, e si congiunge sempre con quelli che, in passato hanno sbagliato!

  2. ancora con questo ca@@o di “ce lo chiede l’europa”!!!! Ma se decide tutto l’europa, tutti questi ca@@o di politici nostrani che ci stanno a fare????? Consiglio provinciale??? Ma le province non erano state abolite????