VIDEO Parlano i genitori dei bambini picchiati dalle maestre: Ecco cosa dicevano i nostri figli

18/03/2016 di
genitori-bambini-piazza-dante-2016Le mamme dei bambini maltrattati dalle maestre della scuola di Piazza Dante hanno incontrato il Dirigente Scolastico, Luigi Orefici. Hanno parlato, anzi, hanno alzato la voce. Indignate, arrabbiate e ancor più preoccupate per il futuro dei loro figli. Sono emersi particolari raccapriccianti che vanno a peggiorare una vicenda vergognosa per la nostra città, di quelle che faranno parlare a lungo. Bambini schiaffeggiati, sporchi delle loro feci ed emarginati fuori dall’aula. Ad aggravare la situazione la scoperta che una delle due maestre aveva già dei precedenti ed era stata allontanata da un’altra scuola.
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Fuori la scuola media Giovanni Cena, al termine dell’incontro, è sopratutto una mamma a parlare a nome di tutte, incalzata dai giornalisti: “Abbiamo avuto dei sospetti fin dall’inizio, ci sono state polemiche di alcune mamme e tutte ci siamo chieste cosa fare. Siamo quindi andate a parlare con le maestre le quali si sono giustificate dicendo che i bambini erano troppo vivaci ed irrequieti, tali da non riuscire a gestire la situazione. I bambini a casa raccontavano che le maestre davano schiaffi e ci siamo insospettite. Già l’anno scorso c’erano stati episodi simili anche se non eclatanti come ora”.

Questa mamma continua a raccontare senza peli sulla lingua, con al seguito tanti altri genitori uniti in un coro di rabbia ed indignazione. “Sapevamo che una delle maestre aveva già avuto dei precedenti simili – prosegue- ma il Dirigente ha negato di esserne a conoscenza e di aver saputo della vicenda tramite i giornali, nonostante le lamentele di alcune mamme. Ma oggi ha negato tutto. Quello che ci preme è avere un supporto psicologico per i nostri bambini che hanno bisogno, da qui a fine anno, di due insegnanti fissi. Noi questo sostegno psicologico lo pretendiamo perché la violenza psicologica è peggio di quella fisica. Non è accettabile che mia figlia durante i mesi di scuola fa la pipì a letto e durante l’estate no. Questi sono stati campanelli d’allarme che ci hanno spinto ad agire. Per mia figlia, come per gli altri bambini, il comportamento delle maestre è diventato la normalità, è questo il danno psicologico”.
Alcuni bambini, due per la precisione, sono stati trasferiti dai genitori in altri istituti quest’anno. “Non posso non credere a quanto c’è scritto sui giornali, ci sono i video e le registrazioni quindi come potrei credere alle negazioni delle maestre. Per quanto riguarda l’atto vandalico delle scritte sui muri si poteva evitare, fa male a tutti anche ai bambini che leggono”.
Quale sarebbe la pena giusta? “Non devono più fare questo lavoro” rispondono all’unisono i genitori. “Se le maestre sono stressate e non riescono a gestire la situazione devono cambiare lavoro” continua ad incalzare la mamma portavoce. Che poi prosegue: “Noi mamme abbiamo fatto una riunione il 19 novembre e abbiamo deciso di parlare con le maestre, preferendo risolvere tra noi la cosa senza coinvolgere il preside. Non ci pentiamo di questa scelta perché il Preside avrebbe fatto di tutto per difendere la scuola ed oggi non sarebbe emersa la verità. Se non avessimo agito in questo modo nessuno avrebbe saputo niente. Ora vogliamo vedere i video perché finora leggiamo solo le cose sui giornali”.
Termina poi con un appello a tutti i genitori, in tanti sicuramente preoccupati che quanto successo possa accadere anche ai propri figli: “Ascoltate sempre i vostri figli, date sempre importanza a qualsiasi parola o comportamento perchè possono essere tutti campanelli d’allarme”. E’ poi un’altra mamma ad intervenire: “Ho avuto modo di parlare col Preside a gennaio e gli ho fatto sapere degli atteggiamenti di una maestra che urlandomi in faccia con fare aggressivo, e davanti ai bambini, mi aveva intimato di dare dei tranquillanti a mio figlio. Ho detto al Preside che tutto questo non era normale ma lui mi ha risposto “non stiamo a guardare queste cose, non è niente”. Abbiamo dovuto soffrire per 4 mesi ma ne è valsa la pena perchè probabilmente abbiamo salvato altri bambini da queste maestre”.

L’ultima a parlare è quella che sembra la più arrabbiata tra le mamme presenti e racconta quelli che sono tra i particolari più scioccanti: “Mio figlio aveva problemi ad andare in bagno, una volta sono arrivata a scuola e l’ho trovato seduto su una sedia fuori dalla classe perchè se l’era fatta addosso. La maestra ha preferito tenerlo fuori dalla classe invece di impiegare 5 minuti per cambiarlo. Tante volte mio figlio è tornato a casa con le mani sporche di cacca perchè andava in bagno da solo e non riusciva a pulirsi. Tornava in classe con quelle stesse mani sporche e ci giocava. Una volta ho addirittura trovato la cacca nei pantaloni. Queste maestre non dovrebbero più insegnare”.

Ad ogni parola, ad ogni racconto di queste mamme sale la rabbia nei confronti di un sistema scolastico colpevole, mal gestito e assente nella figura del Preside che si dichiara estraneo ai fatti, di non esserne a conoscenza. Bambini innocenti, colpevoli solo di un’eccessiva vivacità, umiliati e maltrattati sotto lo sguardo dei loro coetanei. Nessun provvedimento giudiziario, che tutti speriamo serva ad accertare la verità, qualsiasi essa sia, restituirà a questi figli la dignità perduta in quell’aula.