Nicola Calandrini si presenta e attacca Calvi: Forza Italia senza coraggio

01/03/2016 di
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politica-presentazione-calandrini-2016Nicola Calandrini correrà, come candidato sindaco per FdI, alle primarie del centrodestra che si terranno il prossimo 13 marzo. La sua candidatura è stata ufficializzata ieri, al “Teatro Moderno” di Latina, alla presenza del presidente nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Quest’ultima è accorsa per dare il suo sostegno a Calandrini che, in seno alle primarie volute da FdI e NcD, dovrà confrontarsi con Enrico Tiero, l’altro candidato per il centrodestra ad oggi. Forza Italia, come annunciato già da qualche tempo, non parteciperà alle primarie. Presenti alla serata anche l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi e quel Vincenzo Bianchi promotore del tavolo di pace tra FI, FdI e Ncd poi risoltosi con un nulla di fatto per il voltafaccia del partito di Alessandro Calvi (FI).

Proprio nei confronti di Alessandro Calvi e Forza Italia non sono mancate critiche e attacchi da parte di Calandrini, visibilmente contrariato dalla decisione del partito di Brlusconi.

E’ intervenuto anche il portavoce regionale di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio, il quale ha tenuto a sottolineare: “Di Giorgi ha subito una vera e propria coltellata alle spalle da chi avrebbe dovuto pensare al bene della città”. Parole condivise da Nicola Calandrini, molto attento poi nel suo discorso a sottolineare le politiche fondamentali che dovranno essere attuate per la città.

“Questo è il coronamento di un percorso che mi porterà alla sfida con un amico, Enrico Tiero. Ma l’aspetto per noi più importante è la mobilitazione di questa città, dobbiamo dimostrare di essere un’offerta maggioritaria” ha esordito Calandrini. Dure poi le parole nei confronti di Calvi: “Forza Italia ha inizialmente aderito alle primarie con la presentazione di un candidato che poi si è magicamente ritirato. Ha avuto paura di contarsi, non ha avuto il coraggio di affrontare questa sfida elettorale”. Poi continua:” Latina deve tornare ad essere una città sicura, c’è bisogno d’investire sulla videosorveglianza e sulla sicurezza stradale nel rispetto del bilancio comunale. Non è più tempo di occupare nuovi spazi urbani ma di riqualificare quelli esistenti. Il centro storico deve ritrovare le sue funzioni e va ripopolato. Sarà necessario investire sulla ristrutturazione del mercato coperto e, ad esempio, si potrebbe pensare di portare il conservatorio in centro. Per la cultura andrà rilanciato il nostro teatro, e basta con le sagre paesane in Piazza del Popolo. Agricoltura: poco è stato fatto per questo tema e bisogna investire per rilanciarla. La Marina poi dovrà svolgere fino in fondo la sua funzione turistica”. Calandrini conclude dicendo: “Queste sono idee guida, noi per Latina abbiamo un progetto politico e abbiamo la forza per sostenerlo a differenza di chi ha preferito giochi di palazzo” (altra stoccata a Calvi e FI).

Ospite principale della serata, Giorgia Meloni ha espresso il suo sostegno nei confronti di Calandrini e della decisione di passare attraverso le primarie: “Crediamo nello strumento delle primarie a differenza di chi le usa a macchia di leopardo e a convenienza. Noi invece le utilizziamo per avvicinarci al popolo perchè quando si hanno dei dubbi è giusto chiedere ai cittadini. Latina è una città che ci sta molto a cuore, per noi è sempre stato un laboratorio. E’ una città che fa storia a sè e le decisioni non verranno prese dai tavoli romani”. Prosegue poi il presidente nazionale di FdI: “Nicola non ha bisogno di presentazioni, ha sempre messo la faccia per questa città ed è stato sempre molto suffragato. I suoi programmi sono molto concreti e puntuali e merita il nostro sostegno”.

Insomma, nulla di nuovo almeno nelle parole. Neanche negli attacchi, ripetuti, a Forza Italia e ad Alessandro Calvi reo di essersi ritirato dalla sfida delle primarie dopo aver inizialmente aderito. La cosa suona alquanto bizzarra perchè, a prescindere da chi sarà il candidato sindaco, il centrodestra avrà bisogno di presentarsi in coalizione se non vorrà andare incontro a sconfitta certa. Calandrini o Tiero difficilmente basteranno, e Forza Italia ancor meno potrebbe pensare di concorrere in solitaria. La realtà sembra una: Calvi non avrebbe mai avuto i numeri per insidiare Calandrini e Tiero (elettoralmente hanno un bacino assai più ampio) e per Forza Italia a livello nazionale è più comodo non appoggiare lo strumento delle primarie. Meglio, quindi, defilarsi momentaneamente per poi intavolare l’ennesima pace dopo il 13 marzo. Nel frattempo gli attacchi di Calandrini sembrano, piuttosto, proiettili caricati a salve.