Elezioni, al voto 1.351 comuni. Data probabile il 5 giugno

28/02/2016 di
elezioni-latina-elettrice-9348yd7w5d

elezioni-latina-scrutinio-576922Oltre 13 milioni di italiani saranno chiamati a rinnovare i consigli comunali e a scegliere i sindaci di 1.351 comuni, di cui 1.158 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 193 a regioni a statuto speciale.

L’appuntamento è previsto in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, ma le voci dicono che le date probabili sarebbero quelle del 5 o del 12 giugno (in entrambi i casi con i ballottaggi due settimane dopo, il 19 e il 26 giugno).

I comuni sono chiamati alle urne per scadenza naturale del mandato degli organi eletti nel 2011 oppure in seguito ad elezioni anticipate perché commissariati o per motivi diversi. Le regioni a statuto speciale hanno facoltà di decidere se accorpare le elezioni a quelle nazionali o scegliere date diverse. A primavera si voterà anche in 27 nuovi comuni istituiti nel 2016 mediante fusioni amministrative di territorio.

Tra gli oltre 1.300 comuni al voto, 25 sono i capoluoghi: Novara, Torino, Milano, Varese, Bolzano, Trieste, Pordenone, Savona, Bologna, Ravenna, Rimini, Grosseto, Latina, Roma, Isernia, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Cosenza, Crotone, Carbonia, Vilacridro, Cagliari, Olbia.

Il comune più piccolo alle elezioni è Morterone (LC), che conta soltanto 38 abitanti al 31 dicembre 2014, data dell’ultimo bilancio demografico Istat. È stato il leader de La Destra, Francesco Storace, nei giorni scorsi a margine di una visita presso la comunità di Capodarco, a dire di aver chiesto al Prefetto Gabrielli indicazioni sulla data del voto a Roma e che questi «ha risposto con nettezza il 5 giugno. Hanno discusso anche della settimana successiva e di quella precedente, ma anche a Palazzo Chigi sono orientati su questa data del 5 giugno».

Un anticipo dunque rispetto alla data che era stata ipotizzata inizialmente, quella del 12 giugno e che avrebbe previsto eventuali ballottaggi, in tutta Italia, praticamente in piena estate, il 26 giugno, data troppo vicina alla stagione balneare.

L’anticipo però avrebbe anche un’altra causa: dall’11 al 13 giugno ricorre un’importante festività ebraica, la Shavu’òt, che ricorda il dono della Torà sul monte Sinai. Una festività che rende ‘impraticabile’ per la comunità ebraica la data del 12 giugno. Sarà il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, a stabilire la data della consultazione elettorale.