Stazione inadeguata per Latina, interrogazione di Vacciano in Senato

10/02/2016 di
latina-stazione-treno-ferrovia-4

stazione-treni-latina-ferroviaUna stazione inadeguata a un bacino di utenza che comprende un capoluogo di provincia – che supera i 120 mila abitanti -, diversi paesi collinari e, da qualche anno, anche la zona di Ponte Nuovo, dove sono approdati molti nuovi residenti vista la posizione strategica della fermata ferroviaria sull’asse Roma – Napoli.

Il senatore Giuseppe Vacciano ha depositato una interrogazione con la quale, oltre a segnalare le considerevoli carenze che la struttura presenta, si fonda su quanto previsto dal Contratto di Programma stipulato tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – proprietario e responsabile degli impianti e stabili ferroviari, e RFI SpA – gestore. Il MIT, con l’avallo di RFI SpA, prevede che gli interventi prioritari non debbano rappresentare un mero arricchimento della dotazione de territorio, ma “un misurabile rapporto tra esigenze reali della domanda di mobilità e la rivisitazione dell’impianto economico del Paese, che pone con chiarezza la centralità dei nodi di intersezione delle reti e la loro qualità tecnologica, organizzativa e gestionale”. Insomma, ipse dixit.

vacciano-m5s-latina-24ore-5689621“Purtroppo – spiega Vacciano – è da constatare che alla crescita urbanistica dell’area servita dalla stazione non sia seguito un aggiornamento della struttura soprattutto in termini di mobilità interna (raggiungimento del secondo binario e utilizzo delle toilettes), cioè l’abbattimento delle barriere architettoniche che ostacolano la piena ed autonoma fruibilità del servizio ferroviario dei cittadini portatori di handicap. Al Ministro Delrio sono state segnalate anche altre insufficienze che la struttura presenta: mancanza di pensiline sulle banchine che fiancheggiano i tre binari, in alcuni tratti parziale, in un caso totale; servizi igenici ridotti all’essenziale, non a norma, spesso inagibili o chiusi al pubblico; tabelloni luminosi per le comunicazioni al pubblico spesso fuori servizio; sala d’attesa inaccessibile”.

Vacciano, oltre ai doveri del Ministro elencati nel Contratto di servizio 2012 – 2016 stipulato con RFI SpA – gruppo Ferrovie dello Stato Italiane SpA, fa appello anche all’intervento dell’Autorità di regolazione dei trasporti la quale provvede a garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie “alla mobilità dei passeggeri e delle merci in ambito nazionale, locale e urbano anche collegata a stazioni, aeroporti e porti”.

Da ultimo, si fa menzione anche della imminente privatizzazione delle Ferrovie dello Stato per il 40% del totale delle azioni fin ora detenute dallo Stato, ossia la cessione di parte delle quote a privati che non ha altro scopo che la necessità di “fare cassa” poiché, come noto, gli incassi ottenuti dalla privatizzazione saranno destinati all’abbattimento del debito pubblico, senza alcuna garanzia di miglioramento delle infrastrutture e servizi del settore ferroviario nazionale e ancor meno di quello regionale.

Link interrogazione: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=964503

  1. Stazione da Far West, strade piene di buche e servizi pubblici da terzo mondo!
    Adesso i nostri politici hanno il coraggio di ripresentarsi alle elezioni e fare solo le solite bla bla bla del passato senza risultati concreti per noi poveri imbecilli che li votiamo!

  2. meno male che a suo tempo ci ha pensato il Duce. Teniamocela stretta. Per migliorarla vietiamo l’accesso a quelli che vengono dai lepini.

  3. E’ vero per una città grande come Latina la stazione dei treni è veramente ridotta al minimo, mancano pensiline, illuminazione quasi inesistente, manca l’accesso ai binari oltre che per i disabili anche per le persone anziane con ridotte capacità motorie e/o per le mamme con bambini piccoli (passeggini ecc ecc).
    Speriamo che al più presto venga presa in considerazione la possibilità di rimodernarla