Ucciso in strada da un ubriaco, i figli: Colpevole deve restare in carcere

25/01/2016 di
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Genova - incidente mortale a Rivarolo - ubriaco alla guida, uccide un pedone sul marciapiede

Genova – incidente mortale a Rivarolo – ubriaco alla guida, uccide un pedone sul marciapiede

Scoppia la protesta a Genova dopo la morte di Giuseppe Buttaro ex finanziere di Gaeta in pensione, falciato e ucciso dall’auto condotta da un uomo ubriaco e drogato. Buttaro aspettava aspettava l’autobus alla fermata a Certosa, rione della Valpolcevera, per andare a pranzo dalla figlia e dai nipotini.

Jorge Wilson Cevallos Valverde operaio ecuadoriano di 35 anni è al volante di una Fiat Stilo, perde il controllo dell’auto e finisce contro la fermata. Due persone in attesa fanno un gran salto e la evitano, mentre Buttaro non ha scampo.

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«Quell’uomo ha spezzato la vita di un padre di famiglia, di un nonno che tornava a casa con la spesa per il pranzo della domenica. Deve restare anni in galera. Sennò, lo dico subito, ci pensiamo noi» dicono i figli secondo quanto riportato dal Secolo XIX. Sara e Matteo sono distrutti dal dolore, impegnati a contattare i numerosi parenti a Gaeta, la loro città di origine.

giuseppe-buttaro-gaeta-genova«Stava venendo da me e dai suoi nipoti, a casa per il pranzo – racconta Sara (33 anni) al quotidiano genovese – Mi aveva appena chiamato, lo faceva sempre, “Allora, cosa mi prepari di buono per pranzo?”. E poi invece portava tutto lui dal supermercato e si metteva a cucinare. La giustizia deve muoversi, noi vogliamo sapere chi è stato, deve pagare per quello che ha fatto. Io lo dico sin da ora, se tra qualche mese dovessimo sapere che è di nuovo libero preparate le manette. Per me».

Il quartiere esplode di rabbia. La gente di Certosa poche ore dopo la tragedia scende in strada e blocca il traffico al punto esatto dell’incidente. «Non ne possiamo più, questo è solo l’ultimo episodio sintomatico di un degrado sempre più forte – spiega Gianluigi Bisio, uno degli animatori della manifestazione – siamo stanchi di locali che danno da bere a tutte le ore. Ci sono incidenti e risse ogni settimana».

COSA E’ ACCADUTO. Sono le 11 del mattino quando Jorge Wilson Cevallos Valverde sulla sua Fiat Stilo arriva sparato su via Canevari. È ubriaco: ha passato tutta la notte con i suoi amici alla ‘fiesta’ a base di birra e, probabilmente, di cocaina. Perde il controllo dell’auto ma accelera ancora. L’auto sbanda, finisce contro il marciapiede, si schianta contro la pensilina del bus dove Buttaro è fermo, in piedi, a aspettare la corriera. Un attimo, e l’ex finanziere è morto. La gente comincia a correre, a gridare, c’è chi chiama la polizia chi i vigili urbani chi l’ambulanza. I medici provano a rianimare Buttaro, ma non c’è più nulla che possano fare. Troppo gravi le ferite, l’urto l’ha ucciso. Cevallos Valverde perde i sensi e quando arriva la polizia municipale viene portato subito all’ospedale: proprio lì le analisi diranno che ha nel sangue il triplo di alcol previsto dalla legge, 180 contro 50, e tracce di cocaina. In poche parole è ubriaco e probabilmente drogato. Il magistrato di turno ne dispone l’arresto per omicidio colposo aggravato. Cevallos Valverde finisce nel carcere di Marassi.