Uccise il datore di lavoro, pena ridotta da 30 a 16 anni

20/01/2016 di
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omicidio-cisterna-casa--3-latina24oreConfessò di essere stato lui, nel novembre 2013 a Cisterna di Latina, a sferrare quelle decine di colpi d’accetta che non lasciarono scampo al suo datore di lavoro. Adesso, Emiliano Bollini, romano di 40 anni, è stato condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio volontario premeditato di Ruggero D’Amato.

La sentenza è stata emessa dalla I Corte d’assise d’appello di Roma, i cui giudici, presieduti da Giancarlo De Cataldo, hanno ridotto la condanna inflitta in primo grado.

Il gup di Latina, infatti, nel novembre 2014 aveva condannato Bollini a 30 anni di reclusione, dopo il processo col rito abbreviato. La riduzione della condanna è stata motivata dall’esclusione delle aggravanti della crudeltà e della minorata difesa, e dal ritenere le attenuanti generiche equivalenti all’aggravante della premeditazione contestata.

IL DELITTO. Era il 9 novembre 2013 quando la polizia trovò Bollini davanti la sua abitazione, con evidenti tracce di sangue sulle mani e sui vestiti. L’uomo disse da subito di aver ucciso Ruggero D’Amato (l’uomo fu trovato riverso a terra, vicino alla sua autovettura), perché non era riuscito più a resistere a pressanti e continue minacce che subiva da tempo. Secondo quanto si apprese, Bollini svolgeva l’attività di recupero crediti per conto della vittima; ben presto però – stando al suo racconto – si era reso conto che il suo datore di lavoro sarebbe stato un usuraio. E dopo aver comunicato a D’Amato la sua intenzione di non lavorare più per lui, sarebbero iniziate pressioni e minacce.

Il giorno del delitto Bollini afferrò un’accetta e colpì ripetutamente D’Amato (secondo l’accusa furono almeno 13 i colpi alla testa e al volto quando la vittima era ancora seduta in auto, e almeno 10 quando l’uomo era ormai riverso a terra gravemente ferito, esanime e privo di coscienza). Arrestato (poi ai domiciliari) e sottoposto a processo col rito abbreviato, Bollini fu condannato a 30 anni di reclusione; adesso, nei suoi confronti è intervenuta la riduzione a 16 anni della condanna inflitta.