Disavventura per un pontino su un aereo, un testimone lo accusa di aver inviato un messaggio con una bomba

23/11/2015 di
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polizia-aeroporto-controlliUn testimone sostiene di averlo visto mentre inviava un messaggio con l’immagine di una bomba mentre era bordo dell’aereo. Disavventura da “psicosi attentato” per un pontino in viaggio da Stoccolma a Roma. Dopo circa un’ora dal decollo una hostess si è avvicinata al professionista, che lavora per una multinazionale, chiedendogli di seguirla.

«A quel punto mi hanno detto – racconta l’uomo al Messaggero – che una persona mi aveva “segnalato” sostenendo di avermi notato mentre inviavo un messaggio con l’immagine di una bomba. Io non riuscivo a capire cosa volessero da me. Così ho spiegato di aver usato il cellulare e il tablet, inviando messaggi, mail, accedendo anche a Facebook ma di certo senza inviare immagini di questo genere».

Sull’aereo era infatti possibile navigare tramite wifi. Dopo una lunga conversazione e una richiesta di chiarimenti dal personale di bordo, il professionista è stato fatto riaccomodare al suo posto. Subito dopo internet è stato bloccato. L’hostess ha poi invitato il passeggero a restare al suo posto dopo l’atterraggio. Una volta a Fiumicino sono intervenuti 3 poliziotti, già allertati, che hanno ascoltato il viaggiatore di Latina il quale ha di nuovo spiegato di aver utilizzato il web, ma senza inviare immagini di bombe. Dopo una serie di verifiche e l’identificazione, il professionista è stato finalmente congedato. Forse il testimone aveva confuso un’icona di Whatsapp con una bomba, segno che il clima resta molto teso ovunque.