LETTERA Litigi nei Meetup del M5S, il caso Terracina

10/11/2015 di
bandiera-movimento-5stelle

bandiera-movimento-5stelleRiceviamo e pubblichiamo:

I Meetup, come confermato chiaramente ad Imola dalle parole di Beppe Grillo e Roberto Fico, ampiamente condivisibili e condivise in Rete, sono parte essenziale e fondante del M5S, pur non identificandosi in modo assoluto con esso ed hanno un ruolo che va oltre quello meramente politico della partecipazione alle tornate elettorali o comunque alla vita politica del paese.

Ogni singolo Meetup deve svolgere, infatti, un ruolo di coinvolgimento ed aggregazione dei cittadini teso soprattutto a realizzare una vera e propria rivoluzione sociale e culturale, con una competenza territoriale, soprattutto nei piccoli centri, estesa e limitata essenzialmente al singolo municipio, soprattutto se nelle sue finalità c’è anche la costituzione di una lista civica comunale che, per coerenza e per rispetto dei principi del M5S, non può che essere una e una soltanto per ogni città.
Troviamo, quindi, estremamente contraddittorio rispetto ai principi della partecipazione democratica nel Meetup ed estremamente dannoso per l’intero MoVimento da un lato l’espulsione di iscritti per motivi di diversità di opinioni personali, dall’altro lo “sbattere la porta” quando non si condividono le scelte prese dalla maggioranza degli iscritti votanti, con eventuale conseguente apertura di un altro o più Meetup cittadini. La prima cosa che dovremmo imparare come Italiani è proprio quella di saper essere “maggioranza” o “minoranza” e convivere reciprocamente.
Purtroppo, invece, spesso si innescano, nell’una e nell’altra parte in causa, protagonismi ed antagonismi a livello personale che nulla hanno a che fare con il M5S, che contribuiscono a minare una rispettosa e costruttiva convivenza.

Detto questo, laddove gli interessi e le opinioni divergano in maniera inconciliabile tanto da rendere necessaria e addirittura operativamente positiva la proliferazione di un nuovo Meetup crediamo che ognuno di essi, ai fini di una comune e costruttiva azione sul territorio, debba procedere nella strada scelta senza interferire, ostacolare o contrapporsi all’attività dell’altro o degli altri, privilegiando il dialogo e la collaborazione sui punti e le iniziative in comune. I pettegolezzi, le urla, le accuse e gli attacchi personali, le delazioni, le zuffe pre e post elettorali lasciamoli ai partiti.

Per quanto riguarda il recente caso che coinvolge gli Amici di Terracina, di cui si è avuta eco anche sulla stampa, in merito alla vicenda delle accuse personali rivolte a Gaia Pernarella, nei cui riguardi esprimiamo la nostra stima e gratitudine come portavoce del M5S in Regione Lazio, non avendo cognizione di causa riteniamo opportuno non formulare giudizi. Crediamo soltanto, in generale, che esprimere una “mozione di sfiducia” nei confronti di un portavoce da parte di alcuni attivisti ad un imprecisato “movimento nazionale” non possa rappresentare di per sé una prassi valida e sufficiente per mettere in discussione l’operato di un portavoce che è espressione di una intera comunità, in questo caso regionale.

Per quanto riguarda invece il tema più generale dei criteri di selezione dei candidati per le prossime elezioni, il fatto che il Non-Statuto non preveda espressamente altri requisiti oltre quelli minimi indicati per tutti i candidati del M5S o procedure ulteriori per la formazione delle liste oltre quelle codificate in rete, non significa che ciascun Meetup o organizzazione proponente le candidature non sia libero di adottare criteri più selettivi, visto che questi saranno comunque sottoposti insieme ai candidati di tutti i Meetup operanti su un determinato territorio alla valutazione, al giudizio ed alla scelta finale da parte di tutti gli iscritti al M5S. Anzi, vanno ricordati i recenti richiami, a livello di “movimento nazionale”, a scegliere i candidati tra gli attivisti di provata affidabilità e competenza, onde evitare arrivisti, fannulloni, incompetenti ed infiltrati dell’ultimo momento. Sarà molto più importante invece lavorare tutti insieme al programma della lista.
Questo sempre che si tenda ad un’unica lista scelta dai cittadini del M5S, perchè se l’obiettivo è invece quello di costituire due o più liste competitive ricordiamo che il rischio è che il M5S, come già accaduto in passato, sia costretto a non autorizzarne neanche una, a danno dell’intera cittadinanza!
Questa nostra analisi è chiaramente valida anche in tutti gli altri casi verificatisi in altri Meeup.
Invitiamo quindi tutti gli Amici di Beppe Grillo e del M5S a superare personalismi ed individualismi, a confrontarsi democraticamente e a rispettarsi reciprocamente, a “smussare gli angoli”, come ha detto Fico, e a costruire tutti insieme una realtà diversa da quella dei partiti. Solo così vinceremo. Ciò per il bene comune.

Staff Comunicazione  Meetup Formia 5 Stelle