Latina, sciopero della grande distribuzione

06/11/2015 di
sciopero-coop

Domani, sabato 7 novembre, avrà luogo uno sciopero nazionale per l’intera giornata in tutte le aziende della moderna distribuzione commerciale, a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da due anni. Ad astenersi dal lavoro saranno le lavoratrici e i lavoratori di Carrefour, Coop, Conforama, Emmezeta, Sma, Simply, Pam, Panorama, UPIM, Oviesse, Coin e H&M.

A Latina, oltre allo sciopero, ci sarà una manifestazione provinciale con presidio nel parco pubblico davanti al centro commerciale Latina Fiori, dalle 10 alle 12. Ad essere furiosi sono soprattutto i lavoratori della Coop, in particolare quelli della IperCoop di Aprilia, che si lamentano non solo della cattiva gestione, ma anche dei bilanci negativi che inevitabilmente ricadono sui dipendenti a cui non viene rinnovato il contratto. Rabbia ancor più accentuata dalla notizia di una riunione improvvisa avvenuta nei giorni scorsi nella Coop di Via Mascagni ad Aprilia, finalizzata ad arginare lo sciopero dichiarato per il 7 novembre.

In una nota,  Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil della provincia di Latina hanno spiegato che “Non tutto il settore sciopererà. Gli esercizi commerciali delle aziende aderenti a Confcommercio resteranno aperti perché il loro contratto è stato rinnovato nello scorso mese di marzo. A incrociare le braccia saranno solo i lavoratori della moderna distribuzione commerciale e della Cooperazione che, colpite in misura minore dalla crisi dei consumi, sfruttano la crisi per non rinnovare il contratto nazionale di lavoro, negando il giusto e meritato adeguamento salariale ai propri dipendenti e chiedendo addirittura una decurtazione!”. E avvisano quindi che, nel caso di un mancato esito positivo in seguito allo sciopero di domani, “Un altro sciopero è previsto per il 19 dicembre e se non ci saranno positive novità saranno indette altre iniziative“.

  1. Come per dire: “Non me ne frega nulla se chiudi il negozio per fallimento, basta che mi adegui lo stipendio”.
    No seriamente… ma i sindacati oltre a pensare alle tessere riescono ad usare il cervello? Se per adeguare lo stipendio il negozio chiude per fallimento poi che fate? Dopo per non accontentarvi di 99 arrivate a prendere 0 va bene?
    La rovina dell’Italia…