Consorzio di Bonifica, i dipendenti attaccano la Regione

25/10/2015 di
Consorzio Bonifica

Stavolta sono i dipendenti del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino a prendere la parola sulla grave crisi attraversata dall’ente. Nonostante le varie promesse ricevute, infatti, la Regione Lazio continua di fatto ad ignorare il problema.

Secondo quanto affermato dai lavoratori, la Regione da ben 5 anni non paga i servizi di pubblica manutenzione né quelli relativi alla gestione di opere di preminente interesse regionale. La situazione ormai è degenerata e non è più sostenibile. Il Consorzio è al collasso: i mezzi hanno bisogno di manutenzione, i fornitori non vengono pagati e molto stipendi non sono ancora stati erogati.

I dipendenti sottolineano che “Il Consorzio non riesce più ad eseguire la manutenzione dei canali né la gestione delle fasce frangivento, di competenza regionale, non ricevendo più finanziamenti. Di conseguenza, da cinque mesi l’Ente non riesce a garantirci gli stipendi.”

E concludono “Adesso, con i piedi asciutti, è facile non vedere il peggio, ma la bonifica è un’attività costante, soprattutto in un territorio come l’Agro Pontino che è sorto dall’acqua e che rischia di ritornarci. Quello che vogliamo ribadire è che l’assenza della Regione Lazio non nuoce solo a noi dipendenti per i mancati stipendi, ma a tutta la collettività per la mancanza dei servizi. Non è necessario aspettare un’alluvione perché un territorio fragile come l’Agro Pontino si allaghi. Per questo perseveriamo nella nostra protesta continuando con l’assemblea permanente fino allo sciopero del prossimo 3 novembre.”

  1. Ma sono anni che i canali sono pieni di erba e sono lasciati nella più totale incuria… Ora avete la scusa della regione, ma prima che scusa avevate oltre al non fare nulla?

  2. a pulire i canali della bonifica e non solo quelli mettiamoci i detenuti del carcere di via Aspromonte, così espieranno le loro colpe, saranno utili alla società civile risparmiando milioni di euro per il loro mantenimento.