VIDEO Esplode un pilastro, palazzo rischia di crollare a Latina
Terrore in via Caetani, una traversa di via Milazzo a Latina, dove un pilastro è esploso rischiando di far crollare l’intera palazzina di 4 piani. Una ventina di persone sono state evacuate rapidamente dall’edificio che è poi stato transennato dai vigili del fuoco.
Alla base dell’esplosione pare ci sia un grave errore di costruzione: il pilastro era infatti sprovvisto delle necessarie staffe di contenimento. Nel giro di pochi minuti sono scese in strada, con pochi oggetti personali, le persone che si trovavano all’interno degli appartamenti. Ora si dovrà provvedere con i lavori di messa in sicurezza. L’edificio è rimasto in piedi solo grazie ai muri portanti, altrimenti sarebbe stata una tragedia.
Scusate, ma non siete riusciti a risalire alla ditta costruttrice? O semplicemente non lo potete scrivere perché è una di quelle il cui dirigente siede in consiglio comunale?
Ma possibile che per questi banditi che vivono solo per il Dio Danaro non scattino mai le manette e la galera? è un paese schifoso..
E’ un paese che è stato votato… Fino a che si continuerà a votare partiti che altro non sono che clan mafiosi, andrà sempre peggio per gli onesti, e sempre meglio per i banditi.
Hai ragione… poi se pensiamo che l’ultimo governo non è nemmeno stato votato dai cittadini.. ecco la nostra democrazia..
Certo che i giornalisti ne scrivono di idiozie: pilastro che “esplode”, “muri portanti”, ma quante sciocchezze dicono?
La mattina del primo ottobre 2015, dalle condutture dell’acqua potabile usciva acqua limacciosa di colore marrone che ha messo in allarme tutta la famiglia per motivi igienico-sanitari. Il filtro in ingresso dell’acqua, da 510micron, risultava completamente intasato da sabbia argillosa. Il controllo al serbatoio dell’autoclave risultava con depositi marroni sul fondo. Per fonti traverse si viene a sapere, la sera, che era stato fatto un intervento sulla condotta idrica. La mia utenza è situata in prossimità dell’incrocio con la ss Appia. Io chiedo agli uffici competenti del comune:
1° – Non dovevano essere informati i cittadini dell’intervento in corso.
2° – Dalla sospensione dell’utilizzo dell’acqua per uso domestico.
3° – Per esserci degli inquinanti entro le tubazioni viene spontaneo chiedersi con quale modalità hanno fatto l’intervento di rimessa in funzione del sistema in pressione oppure in depressione. La conclusione è purtroppo una sola: ma i cittadini sono solo dei numeri superflui?