Codacons: Comune di Latina sull’orlo del dissesto finanziario

01/08/2015 di
massimo-cusumano-latina24ore-5798141324787

Massimo Cusumano

Da notizie di stampa si apprende che il Commissario Straordinario al Comune di Latina avrebbe firmato gli atti per confermare sino al 2018 gli aumenti nella misura massima consentita dalla legge per i tributi e tasse locali già deliberati nel corso della consiliatura comunale appena conclusasi.

La notizia non può che destare la preoccupazione di questa Associazione di tutela dei diritti dei Consumatori sul duplice versante dell’aumento della tassazione direttamente imposta ai contribuenti e su quello degli aumenti applicati ad attività commerciali in particolare a quelli facenti capo alla filiera alimentare e della ristorazione.

Infatti gli aumenti di cui le attività dovranno farsi carico o continuare a farsi carico, ricadranno inevitabilmente sui cittadini nella loro qualità di consumatori di servizi, beni e delle merci vendute in particolare da quelle attività commerciali. Ne seguirà una ulteriore penalizzazione, vista la natura essenziale delle merci alimentari, per tutti i cittadini particolarmente onerosa per quelli meno abbienti, anche se sarebbero previste alcune agevolazioni molto limitate.

A questa previsione inquietante si aggiunge la nostra viva preoccupazione per quanto riguarda i tanti debiti fuori bilancio che il comune ha accumulato in passato.

Ci riferiamo in particolare a:

  • Terme di Fogliano. il liquidatore nel bilancio approvato il 30/03/2015 dichiara che la società Condotte spa ha vinto la causa in Appello contro la società Terme di Fogliano e non è stato proposto dal comune appello in Cassazione. Risultato: sentenza definitiva e terreni passati alle Condotte. Evidentemente del decreto ingiuntivo si erano perse le tracce per quasi due mesi nei meandri dei 50 metri che separano gli uffici dell’avvocatura comunale dalla sede dell’Ente.
  • L’Intermodale di Latina Scalo. La gara di vendita è andata deserta e, quindi, ulteriori danni per i cittadini per l’inevitabile diminuzione del prezzo a base d’asta a fronte dei debiti accumulati negli anni.
  • La Latina Ambiente. I debiti da ripianare ammontano a circa 14 milioni di euro che sembrano di fatto legittimati dal comune con l’emissione del ruolo esattoriale, sulla cui validità questa Associazione nutre forti dubbi. Inoltre le dimissioni del CDA portano dritti verso una quasi certa procedura fallimentare.

  • Soc. Ipogeo. Un progetto di finanza “a costo zero” al momento con una citazione contro il comune per circa 13 milioni e 800 mila euro nonostante i vari regali e regalini gentilmente concessi dall’Amministrazione.

Tutto ciò porta legittimamente a ritenere che, una volta alzato il tappeto dove sino ad ora tutti questi debiti sono stati nascosti, si creino le condizioni per dichiarare il dissesto finanziario del comune, con ulteriore aggravio della tassazione a carico della cittadinanza chiamata come sempre a rifondere leggerezze altrui.

Nessuna colpa può naturalmente essere posta a carico del Commissario che ha trovato una situazione estremamente grave e spesso sconfinante nell’illegalità come varie inchieste giudiziarie dimostrano. Da parte nostra, e naturalmente da parte di tutte le associazioni dei consumatori, garantiamo ogni appoggio e aiuto al Commissario nello svolgimento dei compiti delicatissimi che lo attendono, compiti che saprà sicuramente affrontare con la competenza e serietà che lo contraddistingue.

Discorso diverso verso una classe politica e dirigenziale imperante da anni in comune che ha portato la città al degrado e alle difficoltà ben note a tutti fino a far definire Latina come “la città dei palazzinari”. Contro di loro la Magistratura ha aperto varie inchieste alla ricerca di eventuali responsabilità penali.

Ne consegue quindi che il Codacons annuncia sin d’ora che, a tutela dei cittadini di Latina, non esiterà a costituirsi parte civile qualora siano accertate responsabilità personali dirette o indirette dei pubblici amministratori, dirigenti e amministratori delle varie società partecipate o concessionarie di servizi pubblici, qualora abbiano contribuito dolosamente a produrre danni a carico dei cittadini.

Da ultimo, il Codacons chiede, al fine di limitare la tassazione a carico dei cittadini, la soppressione di tutte le addizionali ormai indebitamente richieste sia dal comune sia dalla provincia che dalla regione per servizi non più erogati.

Ci riferiamo, in particolare all’applicazione delle addizionali disposte da alcuni anni dall’amministrazione provinciale, per esempio sull’assicurazione dei veicoli circolanti. Infatti, per la cura dimagrante imposta dalla normativa a questo Ente, alcune tipologie di servizi non sono più di sua competenza, per cui anche le necessità economiche e finanziarie che a essi si attenevano devono essere riviste, nello spirito della legge che ha disposto che le Province siano enti non più di primo livello, bensì di secondo.

Massimo Cusumano

presidente provinciale Codacons Latina